Un veloce decalogo delle scelte di distanziamento nell'Europa in preda alla seconda ondata di pandemia
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Quella che passa dal 2020 al 2021 è un'Europa delle limitazioni e delle restrizioni votate a frenare, per quanto possibile, la pandemia. Ecco un flash delle maggiori situazioni nazionali nei primi giorni del nuovo anno. Tutti tendono a limitare i lockdown ma i dati epidemiologici frenano le prospettive del liberi tutti. Resta per ora sconsigliato viaggiare se non per estrema necessità e quasi ovunque sono richiesti certificati che attestano per i viaggiatori il fatto di non essere contagiati o portatori del contagio.
Austria: il paese affronta il terzo lockdown dal 26 dicembre e la prospettiva, dopo i test di massa previsti il 16 e 17 gennaio, è di dare libertà di movimento solo a chi risulta negativo dal 18 di gennaio. Alla fine anche qui sono state chiuse le stazioni sciistiche.
Belgio: mappa con zone "arancioni" a maggior rischio e quarantena obbligatoria di 7 giorni per chi arriva dopo il 2 gennaio. Potranno essere esclusi sulla base del risultato di un'autocertificazione coloro che viaggiano per lavoro. Il paese è riuscito a frenare in parte il contagio dopo una fase piuttosto cupa.
Francia: dopo il coprifuoco rafforzato per il capodanno la Francia si riserva di modificare le disposizioni del confinamento delle ore 20:00 a secondo delle zone di maggiore intensità epidemiologica e non si esclude il terzo lockdown.
Germania: lockdown quasi totale fino al 10 gennaio con negozi chiusi, divieto di assembramenti, di consumo di alcol per strada (come in buona parte dei paesi europei). La Germania intanto è la nazione europea che sta riuscendo a vaccinare il maggior numero di persone.
Grecia: dal 14 dicembre 2020 vige il divieto di circolazione notturna, dalle 22.00 alle 05.00. Fino al 7 gennaio è previsto l’obbligo di rispettare un periodo di quarantena cautelare di tre giorni per chi viene da fuori o da zone ad alto tasso infettivo.
Italia: dal 31 dicembre il paese è in rosso, chiudono i negozi (anche se è lunga la lista delle deroghe) ma rimangono aperti supermercati, alimentari, farmacie, tabaccai. Sono vietati gli spostamenti, ma oltre alle «comprovate esigenze» per lavoro, salute e urgenza ci si può muovere per andare a fare visita ai parenti con forti limitazioni.
Portogallo: dopo quello di capodanno un ulteriore coprifuoco sarà in vigore dalle 13:00 del 1 °, 2 e 3 gennaio. Le misure si applicano a tutti i comuni del Portogallo continentale, indipendentemente dal livello di rischio in atto. Il divieto di circolazione tra i comuni fra le ore 12:00 del 31 dicembre e le ore 5 del 4 gennaio.
Paesi Bassi: lockdown di 5 settimane per l'Olanda e feste di fine anno nel segno della totale chiusura. Fino al 19 gennaio è previsto un blocco molto rigoroso di cinque settimane con una "tregua" natalizia di tre giorni. Niente scuola, dall'istruzione primaria all'università, fino al 18 gennaio.
Regno Unito: "Tier 4", cioè il livello più duro di lockdown, è vigente. Sconsigliato andare e venire dall'insieme dell'Inghilterra. Dopo la scoperta di una variante del Covid più aggressiva; la limitazione dei rapporti sociali è massima ma come in altri paesi ci si affida al buon senso.
Spagna: gli spostamenti tra le regioni saranno limitati in Spagna dal 23 dicembre al 6 gennaio: restano valide le eccezioni attualmente in vigore, come i motivi di lavoro, assistenza a invalidi e anziani e ritorno al luogo di residenza. Le riunioni sono limitate a un massimo di dieci persone.
Svezia: nonostante una situazione fallimentare nel contenimento del virus la Svezia non ha limitato gli incontri in casa tra familiari e amici. La politica del buon senso non ha funzionato; le autorità si sono limitate a pregare i cittadini di non organizzare o non partecipare a grandi eventi, feste, matrimoni, funerali. Nei bar e nei ristoranti si punta semplicemente al distanziamento.
Svizzera: un lockdown limitato non ha salvato la Confederazione elvetica dalla più recente ondata di infezione da Covid-19. Nuove restrizioni sono in vigore in tutto il territorio federale anche se i cantoni hanno margini di autonomia. Come in Germania e Spagna anche qui le cena di famiglia prevedono al massimo 10 persone.