Soddisfatti gli operatori, allarmati gli esperti sanitari
L'Austria ha riaperto le stazioni sportive invernali. Il blocco nazionale esclude dalle restrizioni gli sport ricreativi come lo snowboard e lo sci. Germania e Italia avevano chiesto la chiusura delle stazioni sciistiche in tutta Europa durante le feste. Oltre all'Austria, si è opposta anche la Svizzera.
Con le restrizioni di viaggio ancora in vigore, tuttavia, sulle piste si possono trovare più residenti locali che turisti venuti da lontano. Tutti si dicono contenti. Nonostante il contesto difficile in molte località si è registrato il tutto esaurito. In alcuni piccoli centri è stato necessario chiudere le strade d'accesso per evitare congestioni da traffico.
Le misure in vigore mantengono fermi i ristoranti e rendono obbligatorio indossare le mascherine sugli impianti . Per gli operatori turistici, come questo signore, il ricorso alle mascherine si rivela decisivo per non chiudere le attività. Una possibilità dovuta anche al senso di responsabilità di molti cittadini, che danno mostra di rispettare le consegne sanitarie. Inutile aggiungere che tutto ciò rende soddisfatti gli operatori economici, ma inquieta gli esperti sanitari.
Eccetto i siti sul ghiaccio o sulla neve, l'Austria è immersa in un nuovo lockdown, il terzo dall'inizio della pandemia, con scuole, uffici e alberghi chiusi. Johannes Pleschberger, giornalista di Euronews, ricorda ce dalla metâ di gennaio sono previsti test di massa a livello nazionale, dai cui ristultati dipenderanno le prossime scelte delle autorità.