Il governo di Atene ha disposto la chiusura di bar, ristoranti, alberghi e di tutte le altre attività "non essenziali" fino a dicembre. Per uscire di casa necessario un SMS alle autorità
Nel primo giorno di blocco disposto a livello nazionale dal governo greco, Atene è tornata ad assumere lo stesso aspetto surreale della primavera scorsa. Per tre settimane negozi, bar, ristoranti resteranno chiusi, e solo farmacie, alimentari e altri commerci di necessità continuano a operare. Intanto i numeri del covid-19 continuano ad aumentare: venerdi si sono contati quasi 2500 nuovi casi e 14 decessi, il che porta il totale dei casi confermati oltre 52.000 e le vittime a 715.
L'introduzione del regime di blocco divide i greci, con alcuni che lo giustificano con la necessità di contenere i contagi, ma con tutti che concordano sul grave danno economico che ne deriverà.
"Le nuove misure finiranno per distruggere del tutto il nostro lavoro. Non si vede nessuno che abbia bisogno del nostro servizio e la crisi resta gravissima. Penso che presto, tra un mese o un anno, vedremo crollare la gente per le strade, letteralmente", dice un tassista della capitale.
Il governo sta testando anche un sistema per tracciare gli spostamenti dei cittadini, richiedendo a chiunque debba uscire di casa una comunicazione via SMS alle autorità competenti. Il permesso per allontanarsi dal proprio domicilio è accordato solo per recarsi al lavoro, fare la spesa, andare dal medico o svolgere altre attività essenziali. In caso di controlli da parte delle forze di polizia sarà necessario dimostrare di essersi messi in regola.