Covid-19, l'Italia è rossa: allerta massima per le feste di fine anno

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Di Euronews & Ansa
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Maglie strette per evitare assembramenti a Capodanno. Conte: "Provvedimenti da valutare sulla base dell'impatto delle varianti"

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Prima delle feste di Natale, l'allerta era stata a macchia di leopardo. Adesso, in Italia, anche per il passaggio al 2021, il colore sarà uno solo: il rosso in tutte le regioni per altri 6 giorni.

Capodanno blindato, dunque, con la parentesi arancione del 4 gennaio.

Le restrizioni di fine e inizio anno

Si replica, come sotto Natale, con il divieto di spostamento se non per andare a trovare amici o parenti, in massimo di due persone e una sola volta al giorno. E non si può uscire nelle ore del coprifuoco, cioè a partire dalle 22 sino alle 5, se non per comprovate esigenze di lavoro, di salute o di necessità e urgenza. La notte di san Silvestro il coprifuoco si estende sino alle 7 del mattino.

Le forze dell'ordine vigilano sul senso di responsabilità individuale: previsti controlli su strade e autostrade, ma anche in Rete per intercettare eventuali feste clandestine.

Le restrizioni di fine anno potrebbero però perdurare nel tempo. Anche se - come confermato dallo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte - il meccanismo delle fasce colorate resta in piedi, soprattutto per scongiurare una terza potenziale ondata di Covid.

L'impatto delle varianti

La nuova variabile, che potrebbe modificare l'approccio in relazione alla lotta alla pandemia, è legata alle mutazioni del virus: le varianti, come quella inglese, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, richiederanno o meno l'aggiornamento delle misure restrittive, ha specificato Conte.

In vista del 7 gennaio - nel solco di una riapertura prudente - sono diverse le attività che chiedono maggiore chiarezza e sostegno al governo.

Pandemia, a che punto siamo?

L'epidemia Covid in Italia è ancora "grave a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali".

È quanto emerge dalla bozza del monitoraggio Iss-ministero della Salute.

Tre Regioni (Veneto, Liguria, Calabria) hanno un Rt puntuale maggiore di 1, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2, altre 3 (Basilicata, Lombardia e Puglia) lo superano nel valore medio, e altre tre lo sfiorano (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche).

Nel periodo che va dall' 8 al 21 dicembre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,89 - 1.02) in lieve aumento nelle ultime tre settimane.

Si osserva una diminuzione generale dell'impatto della epidemia nei servizi assistenziali, con i tassi di occupazioni dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche sotto la soglia critica a livello nazionale per la prima volta dalla fine di ottobre. Ancora, in 10 Regioni, si registra un tasso di occupazione in terapia intensiva sopra la soglia critica.

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