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Virus del Nilo occidentale: crescente preoccupazione in Europa, 171 casi registrati in Italia

Virus del Nilo occidentale
Virus del Nilo occidentale Diritti d'autore Rick Bowmer/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Rick Bowmer/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Di Isidoro Patalano
Pubblicato il
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Il West Nile virus è in forte aumento in Europa. Presente attualmente in nove Paesi, tra cui l'Italia che ha registrato 171 casi. Il virus si trasmette tramite punture di insetti e può causare danni neurologici permanenti

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Cresce l'attenzione in Europa alla diffusione del virus del Nilo occidentaleche si trasmette tramite punture di zanzare infette. L'Italia insieme ad altri otto Paesi europei ha registrato infezioni. Dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) mostrano che al 21 agosto il virus, detto anche West Nile virus o febbre del Nilo, era anche presente in Austria, Spagna, Romania, Croazia, Francia, Ungheria, Grecia e Serbia.

Sei persone sono morte quest'anno a causa dell'infezione da West Nile Virus tutte provenienti dal nord Italia. Secondo dati dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), dall’inizio di maggio 2024 al 22 agosto (data dell'ultimo bollettino) sono stati registrati 171 casi. Di questi 101 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, 21 asintomatici identificati in donatori di sangue, il restante con sintomi lievi.

La diffusione, secondo gli ultimi dati, è maggiore nelle regioni settentrionali, ma alcuni casi sono stati riportati anche in Campania, Puglia e Calabria.

Molti comuni hanno predisposti controlli specifici sulle zanzare presenti sul territorio per capire se gli insetti siano portatori di virus per poi bonificare le aree affette per ridurre il rischio di diffusione.

Il 2024 non è il primo anno in cui è stata registrata la presenza del virus in Europa. Nel 2023 l'Ecdc ha registrato 728 casi, mentre nel 2022 sono state oltre mille le persone colpite dal West Nile virus.

Controlli su zanzare infette
Controlli su zanzare infetteLindsey Shuey/AP

Spagna

In diverse aree della Spagna è stata rilevata la presenza di zanzare portatrici del West Nile virus. La circolazione degli insetti è stata rilevata in aree lungo il fiume Guadalquivir, in Andalusia, e su tutto il versante sudoccidentale della Paese.

Sono stati segnalati due nuovi decessi lunedì causati dal virus, entrambi nella città di Coria del Río, dato che fa salire a cinque il numero di decessi direttamente collegati alla puntura di zanzare: uno era stato registrato sempre a Coria del Rio, città abitata da 30mila persone, e gli altri due in comuni limitrofi.

I primi due casi in Spagna erano stati registrati nella regione dell'Estremadura. I pazienti sono stati ricoverati in ospedale e al momento sarebbero stabili. Al momento i casi di pazienti infettati registrati in Andalusia supera i trenta.

I residenti andalusi sono preoccupati per la situazione e a inizio agosto hanno chiesto al governo misure efficaci per contrastare la diffusione della malattia.

Romania

Aumento della diffusione anche in Romania dove una persona è morta a causa del virus del Nilo occidentale. Il caso più recente si è verificato nel distretto nordorientale di Botosani, uomo di oltre 60 anni ricoverato nel reparto di malattie infettive con nevralgie, febbre e dolori muscolari.

Secondo l'ultimo rapporto pubblicato dal Centro nazionale romeno per la sorveglianza e il controllo delle malattie trasmissibili, al 22 agosto il totale di infezioni da inizio estate è di 22 casi in tutto il Paese.

Gli esperti sottolineano che gli anziani sono i soggetti più a rischio, soprattutto quelli che soffrono di altre patologie. Molte persone affermano di essere più attente e di aver adottato misure di protezione.

Trasmissione e diffusione del virus

Il virus del Nilo occidentale si trasmette tramite le punture di zanzare o, in casi rari, tramite contatto con uccelli infetti. La crescente preoccupazione in Europa riguarda la trasmissione tramite insetti.

Lo sviluppo della malattia si manifesta con sintomi anche gravi che, in alcuni casi, possono compromettere permanentemente il sistema nervoso o causare la morte.

Ma secondo dati dell'Organizzazione mondiale della Sanità è solo l'1 per cento delle persone infettate - circa una in 150 - a sviluppare sintomi gravi come febbre alta, mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Particolare attenzione devono fare le persone di età superiore ai 50 anni e i pazienti debilitati e immunodepressi.

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Tra i casi sintomatici, circa il 20 per cento presenta sintomi leggeri come febbre, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni fino a qualche settimana.

Ma l'Oms assicura che l'80 per cento delle persone è asintomatica e per loro il rischio di sviluppare una forma più grave della malattia è raro.

L'infezione presenta un periodo di incubazione che varia fra 2 e 14 giorni, ma per pazienti immunodepressi può arrivare fino a 21 giorni.

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