La decisione spetterà ora al gup che dovrà fissare una udienza. La pena che Toti patteggia con la procura verrà sostituita con lavori socialmente utili per 1.500 ore. La regione al voto il prossimo 27-28 ottobre
Colpo di scena nell'inchiesta per corruzione che vede indagato l'ex presidente della regione Liguria Giovanni Toti, arrestato il 7 maggio scorso insieme all'imprenditore Aldo Spinelli e all'ex presidente dell'Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini.
Venerdì la notizia di un accordo raggiunto tra l'avvocato Stefano Savi, difensore dell'ex governatore ligure e la procura per patteggiare due anni e un mese di pena da convertire in 1.500 ore di lavori socialmente utili. La decisione spetterà al giudice per le indagini preliminari che dovrà fissare un'udienza.
Prevista anche l'interdizione temporanea dai pubblici uffici e l'incapacità di contrattare con le pubbliche amministrazioni per la durata della pena e la confisca di 84.100 euro. I reati patteggiati sono corruzione impropria e finanziamento illecito.
Giovanni Toti dopo il patteggiamento: sentimenti opposti
Commentando l'accordo raggiunto con la Procura per il patteggiamento nell'ambito dell'inchiesta per corruzione, Toti ha dichiarato che "come tutte le transazioni, anche questa suscita sentimenti opposti: da un lato, l'amarezza di non perseguire fino in fondo le nostre ragioni di innocenza, dall'altro, il sollievo di vederne riconoscere una buona parte".
"Per la pena andrò da qualche parte dove posso essere utile. Ne avrei fatte anche 30mila di ore per evitare quanto accaduto perchè questa regione pagherà per quanto accaduto, perchè la pubblicità non è stata certo positiva", ha detto Toti venerdì sera ospite a una trasmissione tv.
L'ex governatore ligure non ha escluso totalmente la possibilità di ricandidarsi in futuro: "con la politica ho pagato un contributo molto alto, poi mai dire mai", ha dichiarato.
Dopo le dimissioni di Toti travolto dalla vicenda giudiziaria, la regione Liguria andrà al voto il 27 e 28 ottobre.