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Ue, vertice dei ministri della Giustizia a Budapest nel clima di tensione con la politica di Orbán

Bence Tuzson, ministro della giustizia ungherese
Bence Tuzson, ministro della giustizia ungherese Diritti d'autore Noemi Bruzak/MTI - Media Service Support and Asset Management Fund
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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È stata la competitività l'argomento principale dell'incontro tra i ministri della Giustizia dell'Unione europea a Budapest. Nella precedente riunione dei ministri dell'Interno, solo 10 su 27 hanno partecipato

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La competitività è stata il tema principale di una riunione informale dei ministri della Giustizia dell'Unione europea a Budapest.

Il ministro della Giustizia ungherese Bence Tuzson ha affermato che l'Ue deve cambiare non solo in termini economici ma anche giuridici. In tal senso, sostiene che le norme e il processo legislativo debbano essere resi più trasparenti.

Il ministro ha anche esaminato il potenziale uso dell'intelligenza artificiale nel campo del diritto, ad esempio per aiutare a orientarsi tra le spesso opache norme giuridiche dell'Ue. A tal fine, ha ricordato, è stato avviato un progetto in Ungheria.

"Se qualcuno, un avvocato o un cittadino, ha un problema legale, l'intelligenza artificiale può indicare quale legge applicare, qual è la giurisprudenza, quindi può essere di grande aiuto al mondo legale”, ha dichiarato Tuzson

La riunione si è tenuta in un clima di tensione tra l'Ungheria e il resto dell'Unione, a causa delle posizioni

Di recente, diversi Stati membri hanno espresso il loro malcontento circa la divergenza dell'ungheria dalla posizione comune dell'Ue sulla guerra in Ucraina.

La visita di Orban al presidente russo putin e a quello cinese xi jinping è stata considerata un oltraggio alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Che ha dichiarato che la riunione informale dei ministri degli Esteri si terrà a Bruxelles, anziché a Ungheria, come previsto dalla tradizione di ospitare questo tipo eventi nel Paese che ha la presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea.

Il boicottaggio degli Stati membri

Lunedì, solo 10 dei 27 ministri dell'Ue hanno partecipato alla riunione dei ministri degli Interni.

Alcuni dei politici presenti non hanno voluto commentare, mentre altri l'hanno definita una semplice espressione di opinione. “Penso che sia una reazione all'attività esterna dell'Ungheria, forse a volte non adeguata al quadro europeo. Alcuni Paesi hanno inviato politici di livello inferiore, altri hanno inviato ministri, non dico che sia un boicottaggio ma una sorta di espressione di un'opinione da parte degli Stati membri”, ha dichiarato il viceministro dell'Interno lituano Arnoldas Abramavičius.

"Non ho commenti da fare, sono la segretaria di Stato francese, rappresento il mio ministero, il signor Gérald Darmanin, sono qui solo perché siamo europei”, ha commentato invece Sabrina Agresti-Roubache.

Non è una novità che uno Stato membro sia rappresentato solo a livello di segreteria di Stato, ma se questa prassi dovesse diventare un fenomeno "di massa", minerà senza dubbio il prestigio della presidenza ungherese, che a novembre dovrebbe ospitare la riunione del Consiglio europeo a Budapest.

Il ministro degli Interni ungherese Sándor Pintér ha commentato il vertice e la scarsa partecipazione dicendosi comunque soddisfatto. "Il fatto è che ogni Stato membro ha partecipato all'incontro informale, tutti erano rappresentati. A volte come prima linea, a volte come seconda, ma anche il secondo gruppo di giocatori può giocare in maniera eccellente. Sono tutti esperti altamente qualificati, molto ben preparati per questo incontro, che è stato un incontro piuttosto costruttivo che ha contribuito alla sicurezza nell'Ue", ha detto Pintér.

Non è stata fornita una cifra esatta per la riunione dei ministri della Giustizia di martedì, ma poiché le due si sono tenute nell'ambito dello stesso evento, si presume che le proporzioni siano state simili.

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