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Roma vuole far pagare i turisti per visitare la Fontana di Trevi: ecco perché

La Fontana di Trevi uno dei luoghi più visitata a Roma e nel mondo
La Fontana di Trevi uno dei luoghi più visitata a Roma e nel mondo Diritti d'autore Gregorio Borgia/AP/File
Diritti d'autore Gregorio Borgia/AP/File
Di Saskia O'Donoghue
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La capitale italiana sta studiando un modo per frenare l'eccesso di turismo e la “mancanza di rispetto” per una delle destinazioni più famose della città

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La capitale d'Italia, una delle mete più visitate a livello globale, intende contenere gli eccessi del turismo e in particolare la “mancanza di rispetto” dei visitatori (tra monetine e desideri lanciati in acqua e i pediluvi estivi) nei confronti di uno dei simboli della città: la fontana di Trevi.

Roma potrebbe dunque introdurre a breve un biglietto per visitare l'iconica fontana settecentesca, con l'obiettivo di ridurre l'affollamento e promuovere un turismo più responsabile.

“Personalmente sarei favorevole a valutare una nuova forma di accesso, limitata e a tempo, alla Fontana di Trevi”, ha dichiarato al Corriere della Sera Alessandro Onorato, assessore al turismo del comune di Roma.

L'assessore ha spiegato che si tratterebbe di un "sistema di prenotazione del biglietto", gratuito per i romani e al costo simbolico di un euro per i turisti.

Per la città l'obiettivo della tassa non è quello di raccogliere denaro, ma di disciplinare i turisti impedendo loro di “mangiare gelato o pizza su un monumento che merita il giusto rispetto”, ha aggiunto Onorato. L'ipotesi della tassa è stata confermata anche dal sindaco Roberto Gualtieri. "È una ipotesi molto concreta che abbiamo deciso di studiare e approfondire", ha detto il primo cittadino.

Turisti si rinfrescano nella Fontana di Trevi a causa di temperature vicine ai 40 gradi nel luglio 2024
Turisti si rinfrescano nella Fontana di Trevi a causa di temperature vicine ai 40 gradi nel luglio 2024Gregorio Borgia/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.

Quanto è probabile che l'idea di un biglietto per la Fontana di Trevi vada avanti?

La fontana, opera dell'architetto Nicola Salvi, è una delle attrazioni più visitate in Italia e nel mondo. Ciò significa che spesso per poterla ammirare bisogna farsi largo tra la folla o sistermarsi sulla scalinata della vicina Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio.

È solo “un'idea iniziale, non c'è ancora nulla di concreto” ha dichiarato un portavoce del Comune all'agenzia France Presse. “Una questione delicata che prima o poi va affrontata”, ha aggiunto il portavoce.

Roma registra una media 35 milioni di visitatori all'anno e il numero è destinato a salire nel 2025 con il Giubileo, che per tutto l'anno attirerà altri milioni di persone tra il Vaticano e la città.

Venezia ha introdotto il biglietto per le visite in giornata

Se la Fontana di Trevi diventasse a pagamento, non sarebbe il primo tentativo in Italia di ridurre o comunque cotrollare il flusso turistico.

All'inizio del 2024, Venezia ha sperimentato un biglietto di 5 euro per i visitatori giornalieri che arrivavano nei periodi di punta, con l'obiettivo di incoraggiare le persone a recarsi in orari meno affollati.

La sperimentazione ha ricevuto reazioni contrastanti da parte delle autorità e dei residenti, ma è probabile che venga ripetuta nell'alta stagione del 2025.

Nei giorni scorsi è stato anche annunciato che il governo italiano sta valutando di aumentare la tassa di soggiorno per città come Roma e Firenze. Se ciò dovesse avvenire, i visitatori che pernotteranno in queste città dovranno pagare 25 euro a notte per persona.

La proposta non piace ad albergatori e ristoratori e ad altre associazioni del settore, che lamentano come la tassa maggiorata potrebbe disincentivare le visite e ridurre i guadagni.

Per l'assessore Onorato, si starebbe pensando anche di limitare le licenze per nuovi Bed and Breakfast e case vacanza in modo da ridurre la pressione sul centro storico di Roma. Ma va trovato il modo.

“Oggi possiamo limitare il numero di ristoranti o fast-food nel centro storico" ha dichiarato Onorato, ma non possiamo impedire l'apertura di strutture non alberghiere”.

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