Nell'ultima puntata di State of the Union si parla della crisi in corso in Sudan, una guerra dimenticata dalla comunità internazionale. Altro tema: la riflessione nei Paasi Bassi sulla schiavitù
Le elezioni in Francia e nel Regno Unito hanno catturato la maggior parte dell'attenzione questa settimana, a discapito di due guerre che continuano a fare morti e danni irreversibili in Ucraina e nella Striscia di Gaza.
Ma la puntata di State of the Union ha deciso di concentrarsi su un'altra guerra terribile e tuttora in corso, quella in Sudan.
Sudan, allarme per la crisi umanitaria in una guerra dimenticata
Da più di un anno, il violento conflitto tra l'esercito sudanese e le forze ribelli ha causato lo sfollamento di centinaia di migliaia di persone che non hanno praticamente nulla da mangiare.
Diverse agenzie delle Nazioni Unite e ong hanno lanciato un allarme urgente non solo per la catastrofe umanitaria nel Paese ma anche per il fallimento della diplomazia internazionale in merito.
Ospite della trasmissione e di Stefan Grobe, il direttore per il Sudan dell'International Rescue Committee, Eatizaz Yousif.
I Paesi Bassi riflettono sul passato coloniale
Altro tema della puntata, la riflessione collettiva che i Paesi Bassi hanno voluto dedicare alle ombre del proprio passato con l'Anno della Memoria degli schiavi.
Per oltre tre secoli, i mercanti olandesi hanno alimentato la tratta degli esseri umani fino all'abolizione ufficiale della schiavitù nel regno nel 1863.