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Elezioni legislative in Francia: il dilemma degli elettori con il ritiro dei candidati

Manifesti della campagna elettorale del candidato LREM Gérald Darmanin e del candidato RN Bastien Verbrugghe nella decima circoscrizione elettorale del Nord, Tourcoing, il 3 luglio 2024.
Manifesti della campagna elettorale del candidato LREM Gérald Darmanin e del candidato RN Bastien Verbrugghe nella decima circoscrizione elettorale del Nord, Tourcoing, il 3 luglio 2024. Diritti d'autore Euronews
Diritti d'autore Euronews
Di Amandine HessMichela Morsa
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in francese

A Tourcoing il candidato del Nuovo fronte popolare si è ritirato dalla corsa per bloccare l'estrema destra. Al secondo turno gli elettori dovranno scegliere tra Gérald Darmanin e il candidato di Rassemblement national

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Mantenere la candidatura o ritirarsi per bloccare il cammino dell'estrema destra? Questo è il dilemma che si sono posti i candidati che sono arrivati terzi al primo turno delle elezioni legislative francesi e si sono qualificati per il ballottaggio. Molti hanno deciso di abbandonare la corsa per far convergere i voti sul candidato con maggiori possibilità di sconfiggere il rivale di Rassemblement national.

Nella decima circoscrizione del Nord, che comprende parte della città di Tourcoing, il candidato macronista e ministro dell'Interno Gérald Darmanin si è imposto per poco al primo turno con il 36 per cento dei voti. È seguito a stretto giro dal candidato del Rassemblement national, Bastien Verbrugghe, che ha ottenuto il 34 per cento dei voti.

Leslie Mortreux, il candidato del Nuovo fronte popolare (Nfp), è arrivato terzo con il 24 per cento dei voti. Ha superato la soglia del 12,5 per cento necessaria per qualificarsi al secondo turno ma ha deciso di ritirarsi per far catalizzare i voti su Darmanin e impedire la vittoria del Rassemblement national.

Blocco contro Rassemblement national

Il candidato di Révolution écologique pour le vivant (Rev) ha parlato di una scelta difficile. "Bisogna ammettere che Gérald Darmanin non è un macronista come gli altri. Nonostante ciò, non potevo guardare gli elettori negli occhi e dire loro che non avevo fatto tutto il possibile per evitare che Rassemblement national vincesse", ha dichiarato Mortreux a Euronews.

Una decisione accolta con favore dal responsabile della sezione di Tourcoing del Partito socialista. "È una decisione coerente, in linea con le raccomandazioni nazionali ma anche con le convinzioni dell'elettorato di sinistra, che nella sua storia ha sempre bloccato Rassemblement national", ha detto a Euronews Ali Laazaoui.

Elettori divisi

Gli elettori, però, hanno sentimenti contrastanti in merito alla strategia adottata. Alcuni sono favorevoli al ritiro dei candidati terzi classificati per sbarrare la strada all'estrema destra. "Se si candidano, è certo che Rassemblement national vincerà. Quindi è meglio cercare di dare il voto a Darmanin", ha detto un elettore di sinistra.

"Al primo turno ho votato a sinistra per fermare Rassemblement national, ma per il secondo turno sono indeciso se votare Darmanin", spiega Adam, 19 anni, lavoratore part-time presso Mister cook. Pur non volendo far passare l'estrema destra, vuole analizzare i programmi prima di mettere la scheda nell'urna.

"Penso che abbiano paura di Rassemblement national. Hanno paura e cercano di difendersi, ma in ogni caso non ci riusciranno", dice un elettore di 18 anni del partito di Le Pen, che è certo che iRn otterrà la maggioranza all'Assemblea nazionale.

Stanchi di sentirsi chiedere di votare "contro" Rn, piuttosto che "per" un candidato che condivida le loro convinzioni, altri elettori sono riluttanti a dare il loro voto a Gérald Darmanin, le cui posizioni potrebbero aver offeso gli elettori di sinistra.

"Abbiamo davvero l'impressione di essere in un gruppo politico in cui è un gioco tra loro e noi siamo fuori dal gioco. A chi è stato chiesto se questi accordi politici sono buoni? È sufficiente dire che siamo d'intralcio. Per quanto tempo ancora lo saremo?", ha detto l'attrice Saliame Khéloufi, visibilmente commossa.

89 triangolari su 306

Dopo la vittoria del Rassemblement national alle elezioni europee, il presidente Emmanuel Macron ha indetto elezioni legislative anticipate per rinnovare l'Assemblea nazionale.

Al primo turno delle elezioni legislative, Rn ha raggiunto il 33,20 per cento dei voti a livello nazionale. Il Nuovo fronte popolare è arrivato secondo con il 28,27 per cento dei voti, seguito dalla coalizione guidata dal partito di maggioranza presidenziale Ensemble con il 21,73 per cento.

L'alta affluenza al primo turno (66,7 per cento) ha aumentato matematicamente il numero dei possibili "triangolari", una configurazione in cui tre candidati con più del 12,5 per cento dei voti si qualificano per il secondo turno.

Di fronte allo storico risultato del Rn, il Nuovo fronte popolare ed Ensemble hanno lanciato un appello all'unione: per evitare una dispersione dei voti, ai candidati arrivati terzi è stato chiesto di ritirare la propria candidatura. Alla fine 224 candidati si sono ritirati. Di conseguenza, dei 306 possibili triangolari al secondo turno, solo 89 avranno effettivamente luogo.

Sarà sufficiente per impedire al Rassemblement national di ottenere la maggioranza all'Assemblea?

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