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Sudan, almeno 104 morti nell'attacco delle Rsf al villaggio di Wad al-Noura

Khartoum
Khartoum Diritti d'autore AP/Copyright 2020 The AP. All rights reserved.
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Di Ilaria Cicinelli
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il gruppo armato che da un anno si scontra con l'esercito regolare ha sferrato un violento attacco con l'artiglieria pesante contro un villaggio nello stato di Gezira, uccidendo almeno 104 persone. Secondo i dati Onu nel Paese è in corso la peggiore crisi di sfollamento interno al mondo

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In Sudan almeno 104 persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise mercoledì da un violento attacco delle forze di supporto rapido (Rsf) contro il villaggio di Wad al-Noura nello stato di Gezira. Sarebbero decine i feriti. Il bilancio non è ancora definitivo e si teme che le vittime, tra morti e feriti, possano aumentare.

Le Rsf da aprile 2023 combattono contro l'esercito regolare. Il Comitato di Resistenza Madani ha dichiarato che l'attacco è avvenuto con l'artiglieria pesante, in due ondate. Ha poi condiviso un filmato che mostra quella che affermano essere una fossa comune.

In una dichiarazione sul suo canale Telegram il governo di transizione sudanese ha condannato gli attacchi e ha chiesto alla comunità internazionale di ritenere i ribelli responsabili. Sia l'esercito che le Rsf sono stati accusati di crimini di guerra, tra cui l'uccisione di civili, il bombardamento indiscriminato delle aree residenziali e i saccheggi.

Il Sudan devastato dalla guerra, Oim: "La peggiore crisi di sfollamento interno al mondo"

A dicembre 2023 le milizie hanno affermato di aver preso il controllo di Wad Madani, che si trova a circa cento chilometri a sudest della capitale del Sudan, Khartoum, ed è dove sono fuggite centinaia di migliaia di persone sfollate a causa dei combattimenti.

L'agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (Oim) ha avvertito oggi che gli spostamenti interni in Sudan potrebbero superare i dieci milioni entro pochi giorni. Già sette milioni di persone sono state sfollate dall'inizio della guerra. Erano già 2,8 milioni gli sfollati dai conflitti precedenti che hanno devastato il Paese di 48 milioni di abitanti. Un'emergenza che l'Oim ha definito "la peggiore crisi di sfollamento interno al mondo".

Gran parte della popolazione del Paese è sull'orlo della carestia. Secondo le Nazioni Unite 3,6 milioni di bambini sono gravemente malnutriti e circa 18 milioni di persone soffrono di fame acuta.

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