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Europa centrale e meridionale soffocata dal caldo torrido, il Nord Italia colpito dal maltempo

Un uomo fotografa la temperatura di 43 gradi C (109 gradi F) registrata al sole fuori da una farmacia nel centro di Roma, giovedì 11 luglio 2024.
Un uomo fotografa la temperatura di 43 gradi C (109 gradi F) registrata al sole fuori da una farmacia nel centro di Roma, giovedì 11 luglio 2024. Diritti d'autore AP Photo/Cecilia Fabiano/LaPresse via AP)
Diritti d'autore AP Photo/Cecilia Fabiano/LaPresse via AP)
Di Jovana Gec Agenzie:  AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Secondo gli esperti, questa potrebbe essere l'estate più calda di sempre per l'Europa, che sta attraversando un'ondata di calore che dura da 13 settimane. Italia spaccata in due: caldo torrido al Centro Sud, mentre il Nord sta facendo i conti con il maltempo

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Allarme meteo, incendi boschivi, scioglimento dei marciapiedi nelle città: un'ondata di caldo mortale ha fatto salire le temperature in alcune parti dell'Europa centrale e meridionale fino a 40 gradi.

Dall'Italia alla Romania, le autorità hanno avvertito le persone di essere prudenti, di bere molta acqua e di evitare di uscire nelle ore più calde della giornata.

Con le ondate di calore estive che iniziano sempre più presto e 13 mesi di fila di temperature record, alcuni esperti si sono chiesti se questa potrebbe essere l'estate più calda di sempre in Europa.

Italia spaccata tra caldo torrido e maltempo che colpisce il Nord

Giovedì le autorità italiane hanno dichiarato un'allerta meteo rossa in sette città. Campobasso, Frosinone, Latina, Perugia, Rieti, Roma e Trieste: queste le città in cui le temperature toccheranno i 40 gradi. Le condizioni di caldo sono aggravate dall'umidità e potrebbero colpire sia le persone sane che quelle con problemi di salute, hanno avvertito le autorità.

Il caldo rappresenta anche una delle cause che hanno scatenato la rivolta nel carcere Ernesto Mari di Trieste nella giornata di ieri. Le alte temperature e il sovraffollamento delle celle rendono insostenibili le condizioni di vita dei detenuti, i quali hanno appiccato il fuoco agli arredi in segno di protesta. Le fiamme sono state domate in pochi minuti dal personale del carcere e non si sono riscontrati gravi danni.

Si è trattato di una vera e propria rivolta alla quale hanno preso parte un centinaio dei 260 detenuti rinchiusi all'Ernesto Mari, numero ben più alto dei 150 che dovrebbe ospitare la struttura.

Complessivamente sono state portate al Pronto Soccorso quattro persone con malori, una con un'intossicazione dovuta alle esalazioni di fumo e due detenuti cardiopatici, trasferiti all'esterno del carcere per sicurezza. A riportarlo l'Asugi, l'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina. A causare le intossicazioni sarebbero stati i gas lacrimogeni, lanciati dalle forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa, e il fumo.

In seguito alla rivolta, l'Asugi si è mobilitata attivando il proprio piano interno per gestire le maxi emergenze. Sono state messe in campo dieci ambulanze e un'auto medica.

I detenuti hanno accettato una mediazione e l'emergenza, al momento, è rientrata.

Da stamattina un'ondata di maltempo si sta abbattendo nel Nord Italia, spaccando il Paese in due. Mentre al Centro Sud permangono il caldo torrido e temperature vicine ai 40 gradi, già dagli scorsi giorni la zona compresa tra Lombardia, Piemonte e Trentino Alto Adige è colpita da forti piogge e temporali.

Nel Novarese, a Fontaneto d'Agogna, il forte vento ha scoperchiato dei fabbricati e ci sono stati diversi danni ad abitazioni private, oltre ad aver sradicato degli alberi. La fornitura di energia elettrica è al momento interrotta in tutto il centro abitato. Nelle prossime ore il maltempo dovrebbe dirigersi verso est.

Alto rischio incendi spaventa l'Albania e la Grecia

Avvisi simili sono stati emessi nella vicina Croazia e nelle regioni più a est e a sud. La principale località turistica della Croazia, la città di Dubrovnik, nel sud del Mar Adriatico, ha registrato 28 gradi all'alba, segnalando che non ci sarà sollievo quando il sole tramonterà.

Questa settimana sono stati segnalati incendi boschivi in Albania, vicino al confine con la Grecia, così come in Bosnia e in Italia. Giovedì sono divampati diversi incendi nella zona meridionale della Grecia, a Corinto, e sull'isola di Lesbo, nel Mar Egeo orientale.

Giovedì sono stati emessi avvisi di allerta per la regione che circonda la capitale Atene e per altre parti della Grecia centrale, mentre venerdì è stato emesso un avviso simile per il nord-est del Paese.

Le autorità greche hanno dichiarato che quest'estate il Paese si troverà ad affrontare il rischio di incendi più alto degli ultimi vent'anni , dopo un inverno e una primavera miti e in gran parte privi di pioggia che hanno lasciato la vegetazione secca.

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Questo dopo che nel 2023 la Grecia ha vissuto una delle peggiori estati per quanto riguarda gli incendi, quando migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case con danni incalcolabili alla fauna e alla biodiversità.

L'ondata di calore colpisce anche i Balcani

"Ieri era impossibile respirare", ha dichiarato Antonela Spičanović, dalla capitale montenegrina Podgorica, dove le temperature hanno raggiunto i 39°C mercoledì. La città sembrava deserta e molti abitanti sono rimasti in casa o si sono diretti verso la costa del Mare Adriatico o le montagne.

"Passo le mie giornate in appartamento, sotto l'aria condizionata", ha detto Đorđe Stanišić, un ingegnere elettrico anche lui di Podgorica. "Fuori è un inferno".

Mendim Rugova, un meteorologo del vicino Kosovo, ha detto che le temperature nel Paese sono aumentate in media di 2,5 gradi dagli anni Ottanta. Ha detto che l'attuale ondata di calore potrebbe durare fino alla fine di luglio.

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"Nella regione potremmo vedere temperature superiori ai 40°C, in alcune parti dell'Albania, della Macedonia settentrionale, in Grecia e anche in alcune parti della Serbia", ha previsto.

Nella capitale della Repubblica Ceca, Praga, dove le temperature hanno raggiunto i 34°C mercoledì prima di scendere leggermente giovedì, lo zoo della città ha utilizzato dieci tonnellate di ghiaccio per dare il necessario sollievo agli animali.

Il ghiaccio è stato posizionato ieri in modo strategico intorno allo zoo, creando punti freschi in cui gli animali potessero trovare rifugio dalle temperature insolitamente alte.

Nella capitale rumena Bucarest, i termometri stradali hanno mostrato 42°C martedì e mercoledì, anche se le misurazioni ufficiali erano di qualche grado inferiori.

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La vicina Serbia ha registrato temperature record per quest'estate, con termostati a 35°C giovedì mattina nel nord del Paese.

Nella capitale Belgrado, i medici hanno riferito di aver curato persone che hanno avuto collassi, vertigini o mal di testa a causa del caldo.

Gli effetti devastanti del cambiamento climatico

L'Organizzazione meteorologica mondiale e il Copernicus dell'UE hanno già avvertito che l'Europa è il continente che si riscalda più rapidamente, con impatti devastanti sulla salute, dato che le temperature aumentano a circa il doppio della media globale.

Le autorità serbe hanno dichiarato che l'uso dell'aria condizionata ha comportato un enorme consumo di energia elettrica, simile ai livelli normalmente riscontrati in inverno, quando molti nel Paese balcanico utilizzano l'elettricità per il riscaldamento.

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Durante una precedente ondata di calore, il mese scorso, Montenegro, Bosnia, Croazia e Albania hanno dovuto affrontare una grave interruzione di corrente a causa del sovraccarico e del crollo di una linea di distribuzione regionale. All'inizio di questo mese, una potente tempesta ha spazzato la regione dopo giorni di caldo e ha ucciso due persone, danneggiando le case, abbattendo alberi e allagando le strade.

Gli esperti affermano che il cambiamento climatico indotto dall'uomo ha portato oscillazioni meteorologiche selvagge, tempeste e ondate di calore sempre più imprevedibili.

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