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Convention dei democratici Usa, la serata di Tim Walz: il candidato della porta accanto

Il candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti Tim Walz sul palco della Convention nazionale democratica con i figli e la moglie, Chicago, 21 agosto 2024
Il candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti Tim Walz sul palco della Convention nazionale democratica con i figli e la moglie, Chicago, 21 agosto 2024 Diritti d'autore Brynn Anderson/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Brynn Anderson/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Michela Morsa
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Il compagno di corsa di Kamala Harris, apparso per la prima volta davanti al grande pubblico televisivo nazionale, si è presentato enfatizzando il suo essere un "americano medio". Ricca di vip il resto della terza serata, a segno i discorsi di Bill Clinton e Oprah Winfrey

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Accolto dalle note di Small town di John Mellencamp, celebre dedica a quelle cittadine di provincia americane che la campagna democratica lo ha chiamato a impersonare, Tim Walz ha fatto il suo ingresso sul palco dello United Center di Chicago, per accettare formalmente la candidatura alla vicepresidenza degli Stati Uniti nella terza serata della Convention nazionale democratica.

"È l'onore della mia vita", ha detto il governatore del Minnesota alla sua prima apparizione davanti al grande pubblico televisivo nazionale.

Il compagno di corsa di Kamala Harris alle elezioni presidenziali del 5 novembre ha usato il suo intervento, insolitamente breve, per presentare sé stesso, enfatizzando il suo essere un americano qualsiasi, una persona "normale": ex soldato, ex insegnante e allenatore di football al liceo, appasionato di caccia.

Introdotto dai suoi ex studenti, Walz ha raccontato molto della sua vita, della sua famiglia e della sua carriera politica, iniziata vincendo le elezioni in un collegio della Camera storicamente dominato dai Repubblicani.

Walz ha anche parlato della lotta della sua famiglia contro l'infertilità, un tema che lo aiuta a entrare in contatto con quella parte dell'elettorato preoccupata dalle politiche restrittive dei Repubblicani in tema di diritti riproduttivi. "Se non avete mai sperimentato l'infertilità, vi garantisco che ora conoscete qualcuno che l'ha sperimentata", ha detto il governatore alla folla tra cui sedevano commossi la moglie e i due figli.

Ha anche criticato Donald Trump e il suo candidato vicepresidente J.D. Vance, dedicando il passaggio centrale del suo discorso al tema della serata, la libertà: un concetto storicamente più associato ai valori dei repubblicani e di cui i democratici stanno cercando di appropriarsi in riferimento all'accesso all'aborto e altri diritti.

"Quando i repubblicani usano questa parola, intendono che il governo dovrebbe essere libero di invadere l’ufficio del vostro medico. Intendono che le aziende dovrebbero essere libere di inquinare l’aria e l’acqua. E le banche libere di approfittare dei propri clienti. Quando noi democratici parliamo di libertà, intendiamo la libertà di costruire una vita migliore per voi e per le persone che avete a cuore. La libertà di prendere le vostre decisioni sanitarie. E sì, la libertà dei vostri figli di andare a scuola senza aver paura che qualcuno li ammazzi in corridoio", ha detto Walz.

L'intervento a sorpresa di Oprah Winfrey

Anche gli altri speaker, molti i leader nazionali e locali del partito, hanno sostenuto che i democratici intendono difendere le libertà, mentre i repubblicani vogliono cancellarle. Due importanti spinte le hanno fornite l'ex presidente Bill Clinton e Oprah Winfrey, l'iconica conduttrice di talk show televisivi, attrice e scrittrice, comparsa a sorpresa sul palco dello United Center.

Clinton e Winfrey hanno descritto l'ex presidente Trump come un egoista concentrato solamente su sé stesso e Harris invece sulle esigenze degli americani comuni. "Mi sembra che abbiamo davanti una scelta abbastanza chiara. Kamala Harris è per la gente. E l'altro tizio che pensa solo a 'me, me stesso e me'", ha detto Bill Clinton. Winfrey ha offerto un appoggio totale a Harris: "In ballo in queste elezioni ci sono la decenza e il rispetto. Scegliamo il buon senso invece delle sciocchezze", ha detto.

La giornata di mercoledì è stata la più ricca di vip: Stevie Wonder e John Legend hanno suonato una canzone per uno, l’attrice Mindy Kaling ha introdotto gli ospiti, la poeta Amanda Gorman ha letto una poesia, il comico Kenan Thompson ha fatto un pezzo sul Project 2025.

Sul palco della Convention sono saliti anche Jon e Rachel Goldberg-Polin, genitori di Hersh, rapito da Hamas nell'attacco a Israele del 7 ottobre. Liberare gli ostaggi "non è una questione politica. È una questione umanitaria", ha detto Jon Goldberg-Polin, aggiungendo che "in una competizione di dolore non ci sono vincitori". E ancora, "bisogna liberare gli ostaggi e mettere fine alla guerra a Gaza e alle sofferenze dei palestinesi".

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