La Sicilia può diventare un hub energetico per l'Europa

L'installazione di nuovi pannelli solari in Sicilia
L'installazione di nuovi pannelli solari in Sicilia Diritti d'autore Comunità energetica Palermo Est
Di Euronews
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Il potenziale solare della Sicilia è gigantesco e, nonostante alcune dichiarazioni del governatore Schifani, il fotovoltaico è destinato a crescere

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Quando Salvatore Cerrito ha sentito il governatore siciliano Renato Schifani promettere di bloccare l'installazione di nuovi pannelli solari, è rimasto senza parole. "I nostri campi agricoli sono devastati dai pannelli, quindi stiamo paghiamo un prezzo. Questa attività produce opportunità di lavoro? No: una volta installati, vengono gestiti a distanza. Producono energia in loco? No, perché va allo Stato centrale", ha dichiarato il presidente della Regione all'agenzia di stampa Italpress.

Cerrito è responsabile della comunità energeticaPalermo Est sull'isola: un'associazione di cittadini, imprese private ed enti pubblici che producono energia rinnovabile. Nel suo famoso romanzo Il Gattopardo, lo scrittore italiano Giuseppe Tomasi di Lampedusa descrive una società in cui un sole onnipresente pesa sulle decisioni degli esseri umani: "Il sole si è dimostrato il vero sovrano della Sicilia".

Effettivamente, tre delle dieci città più soleggiate d'Europa si trovano sull'isola, con Palermo che gode di una media di 340 ore di sole al mese.

Quando la Von Der Leyen ha detto che la Sicilia può diventare un polo energetico pulito per l'Europa, non stava scherzando.

"È una grande opportunità. Ed è gratuita", spiega Cerrito a Euronews Green. "Quando la presidente della Commissione UE Von Der Leyen ha dichiarato che la Sicilia può diventare un hub per l'energia pulita per l'Europa, non stava scherzando". Dopo che, nel 2021, l'Italia ha reso possibile la condivisione e la vendita di energia elettrica attraverso la rete nazionale, Cerrito e il suo studio di ingegneria StarPower Health & Contract hanno deciso di creare una comunità energetica. Lanciando un invito a manifestare interesse per la costruzione di un parco solare alla periferia di Palermo.

A rispondere sono state centinaia di soggetti, soprattutto piccole imprese come bar, farmacie, alberghi e da un paio di musei pubblici afflitti da bollette elettriche abnormi. Con 500 membri, Palermo Est si appresta a diventare la più grande comunità energetica dell'isola. Il primo impianto solare da 850 KWh è stato costruito a Brancaccio, quartiere storico nel quadrante orientale di Palermo.

Comunità energetica Palermo Est
La comunità energetica Palermo Est ha suscitato grande entusiasmoComunità energetica Palermo Est

Cerrito non è stato l'unico a essere colto di sorpresa dalla dichiarazione di Schifani. I sindacati e le opposizioni hanno protestato a gran voce. A loro avviso, la tecnologia solare rappresenta un'opportunità per una regione afflitta da scarse opportunità economiche e che, appunto, potrebbe svolgere un ruolo chiave nella transizione energetica europea.Nonostante ciò, altri governatori regionali hanno seguito l'esempio e hanno affermato di condividere la posizione di Schifani.

Quale regione produce più energia solare in Italia?

Nel 2021, l'Italia ha annunciato l'obiettivo informale di produrre il 70% dell'elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo, il think tank Ember stima che il Paese debba raggiungere i 65-70 gigawatt (GW) di energia rinnovabile, soprattutto eolica e solare, nei prossimi anni.

Ma secondo l'associazione Solar Italy, nel 2022 la potenza fotovoltaica attualmente installata a livello nazionale è di soli 25 GW, in oltre 1,2 milioni di impianti. La maggior parte di questi sono impianti solari domestici di piccole dimensioni. L'anno scorso il Paese ha collegato 2,48 GW, con una crescita del 164% rispetto al 2021. Questa nuova capacità potrebbe alimentare fino a un milione di case all'anno. Tuttavia, l'Italia è ancora in ritardo rispetto al suo obiettivo.

Grazie all'abbondanza di luce solare, la Sicilia potrebbe rappresentare l'asso nella manica dell'Italia. Ma alla fine del 2022 aveva installato solo 1.742 megawatt (MW) di energia solare, meno di regioni settentrionali come la Lombardia (3.149), il Veneto (2.484) o l'Emilia Romagna (2.512).

Solar Italy (2022)
Il potenziale di energia solare in Sicilia è gigantescoSolar Italy (2022)

La corsa al sole della Sicilia

"Negli ultimi anni, la Sicilia ha colmato il divario con le altre regioni", afferma Vito Campanella, coordinatore locale di Solar Italy. "Ad oggi, abbiamo richieste di connessione alla rete fino a 70 GW". Considerando che l'intera rete ad alta tensione dell'isola sarà in grado di fornire fino a 10 GW entro il 2030, gli investimenti stanno crescendo più velocemente dell'attuale capacità di distribuzione.

Sebbene i numeri siano entusiasmanti, Campanella precisa che la maggior parte di tali richieste è ormai scaduta, e il potenziale solare della Sicilia è frenato da procedure troppo lente. "Per ottenere i permessi obbligatori ci vogliono dai tre ai cinque anni, poi altri due o tre anni per costruire effettivamente l'impianto. In questo lasso di tempo, le tecnologie potrebbero cambiare e le aziende possono fallire", spiega a Euronews Green.

Dopo la pandemia, anche le strozzature nel commercio internazionale hanno rappresentato un problema significativo per la creazione di nuovi impianti. Finora, queste richieste si sono trasformate in progetti pienamente funzionanti solamente per solo 1,2 GW. 

Con l'aumento della "febbre del sole", d'altra parte, sono aumentate anche le preoccupazioni di piccoli gruppi di residenti. Nel 2021, un migliaio di manifestanti si sono riuniti nella città di Canicattini Bagni, che conta 6mila abitanti, per protestare contro la costruzione di un impianto solare da 67 MW in un campo agricolo nelle vicinanze.

Perché alcuni siciliani protestano contro il solare?

Situato a 23 km da Siracusa, il borgo fa parte degli Iblei, il più grande parco nazionale della Sicilia che comprende riserve naturali e alcune zone speciali di conservazione. La località spera di poter godere della stessa fortuna turistica che ha reso il capoluogo famoso a livello internazionale.

REUTERS/Angelo Amante
Un parco solare a Centuripe, nell'agosto del 2021REUTERS/Angelo Amante

"Stiamo cercando di dare un nuovo ruolo a una comunità che affronta il pericolo concreto della desertificazione - afferma il sindaco Paolo Amenta a Euronews Green - e questo non può contemplare un parco fotovoltaico di queste dimensioni". 

Il primo cittadino era convinto che il progetto non fosse conforme alle regole. Così, lo ha impugnato dinanzi al tribunale amministrativo locale, vincendo. "Dobbiamo produrre energia rinnovabile nelle aree industriali, nelle miniere e nelle discariche abbandonate e poi nei campi incolti - sostiene -, ma solo rispettando il regolamento regionale".

La falsa idea che il solare deturpi il paesaggio rallenta la transizione ecologica

Tuttavia, la Fondazione italiana per lo sviluppo sostenibile ha stimato che i pannelli solari in Sicilia coprono una superficie equivalente solo allo 0,11% del terreno agricolo. "L'idea che il fotovoltaico deturpi il nostro paesaggio è un falso mito che ostacola la nostra transizione ecologica", afferma Andrea Barbabella, responsabile del settore Clima ed energia della fondazione stessa.

Restituire qualcosa alla Sicilia

Parte del problema è che legato al fatto che l'amministrazione siciliana deve ancora approvare una legge regionale che definisca le zone adatte all'installazione di nuovi impianti solari. L'assessore all'Energia e ai servizi pubblici Roberto Di Mauro ha dichiarato a Euronews Green che la normativa sarà presentata entro la metà di maggio. Gli investimenti solari saranno indirizzati principalmente verso aree dismesse, miniere, cave e terreni improduttivi.

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Comunità energetica Palermo Est
L'installazione di pannelli solari nella comunità energetica Palermo EstComunità energetica Palermo Est

Tuttavia, quando Schifani ha attaccato gli impianti solari, non aveva in mente solo tale parte del problema. Il governatore punta ad ottenere una fetta della torta energetica per la Sicilia. "La dichiarazione del presidente della Regione era piuttosto forte dal punto vista dell'impatto, ma il suo obiettivo era fare chiarezza sulla questione", osserva Di Mauro. Secondo il quale buona parte degliinvestimenti servirà soprattutto a fornire energia alle regioni più ricche del Nord Italia. Per questo la sua amministrazione vuole qualcosa in cambio, ad esempio un taglio delle bollette elettriche pagate dai residenti dell'isola. "Non lo chiediamo a beneficio del governo regionale, ma solo per i nostri cittadini", precisa.

Non chiediamo benefici per l'amministrazione regionale, ma solo per la popolazione

Secondo Solar Italy, l'elettricità in Sicilia è stata scambiata ad un prezzo vicino allo zero durante le ore diurne di marzo. Ma anche se il solare è più economico di altre fonti energetiche, le bollette sono sempre stimate su una media nazionale. Ciò significa che gli abitanti di Palermo pagano lo stesso prezzo di quelli di Milano. Per questo l'amministrazione regionale ritiene che i siciliani meritino una riduzione, basata su una stima locale, anziché nazionale. 

Finora, la scommessa di Schifani sta dando i suoi frutti. Il 21 aprile il governatore ha discusso con il ministro italiano dell'Ambiente e della Sicurezza energetica una strategia di compensazione per le regioni che ospitano campi fotovoltaici.

Non tutti però sono contenti della strategia. I piccoli impianti solari non necessitano di un'autorizzazione diretta da parte del governo regionale, per cui la dichiarazione di Schifani non ha avuto ripercussioni sull'attività delle piccole comunità energetiche come Palermo Est. Ma dopo l'annuncio pubblico, Cerrito ha ricevuto chiamate da investitori preoccupati. "Noi siciliani siamo sempre percepiti come inaffidabili, come quelli che continuano a cambiare le regole", afferma con tristezza. "Da Palermo a Catania, ci sono chilometri di campi assolati senza alcuna attività agricola. È umiliante, potremmo fare molto di più".

Questo articolo è promosso nell'ambito del progetto European Excellence Exchange in Journalism, gestito da Free Press Unlimited.

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