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Commissione europea: gli uomini dominano le nomine, nonostante la spinta di von der Leyen

Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La scadenza per le nomine è stata fissata al 30 agosto, ma il Belgio non ha ancora un nome. Solo un Paese ha proposto due nomi, gli altri governi hanno condiviso solo una preferenza, spesso di sesso maschile

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La rieletta presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen aveva chiesto due nomi a ogni Paese per la candidatura all'esecutivo dell'Unione, di un uomo e di una donna, ma tanti governi hanno proposto un solo nome. E la maggior parte di essi sono uomini.

La Bulgaria propone due nomi al fotofinish

L'ex ministro degli Esteri Ekaterina Zaharieva e l'ex ministro dell'Ecologia Julian Popov sono stati proposti venerdì (30 agosto) come i due candidati bulgari a commissario europeo.

Le candidature sarebbero state discusse nella tarda serata di venerdì tra il presidente bulgaro Rumen Radev e il primo ministro Dimitar Glavchev, e confermate in un post su X dalla rappresentanza bulgara presso l'Ue.

La Bulgaria è così l'unico Paese ad aver aderito alla richiesta della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di proporre candidati uomini e donne entro la scadenza del 30 agosto.

L'Italia propone Fitto senza troppe sorprese

Il nuovo commissario europeo annunciato dall'Italia, Raffaele Fitto, ha alle spalle una lunga carriera politica iniziata in Puglia.

Nato a Maglie, in provincia di Lecce, nel 1969, e laureato in Giurisprudenza, è stato eletto nel 1990 consigliere regionale con la Democrazia Cristiana (Dc), primo di una serie di incarichi che lo porteranno a Bruxelles prima come deputato (nel 1999, 2014 e 2019) e ora come commissario.

Dalla Danimarca il noto Jørgensen

La Danimarca ha proposto Dan Jørgensen per far parte della seconda squadra di commissari Ue di Ursula von der Leyen.

La nomina di Jørgensen, socialdemocratico, ampiamente prevista, fa parte di un più ampio rimpasto di governo annunciato dal primo ministro Mette Frederiksen.

Jørgensen non è nuovo a Bruxelles: ha iniziato la sua carriera politica nel 2004 come membro del Parlamento europeo, carica che ha ricoperto fino al 2013.

Belgio ancora senza nomina

Il Belgio non è ancora riuscito a eleggere un commissario in quanto il Paese si trova in una situazione di turbolenza politica.

È tra i Paesi che si prevede nomineranno un commissario uomo, nonostante von der Leyen abbia spinto per un equilibrio di genere. Finora sono stati nominati solo pochissimi candidati commissari europei di sesso femminile.

Spagna: uno dei due Paesi con i candidati donna

Il governo spagnolo ha presentato ufficialmente alla Commissione europea la nomina di Teresa Ribera a commissario nella nuova squadra di Ursula von der Leyen.

Ribera ricopre attualmente le cariche di terzo vicepresidente e ministro per la Transizione ecologica e la Sfida demografica in Spagna.

Il governo guidato da Pedro Sánchez del Partito Socialista ha inviato la proposta di Ribera con una lettera ufficiale. Ribera, che era in testa alla lista del Psoe alle ultime elezioni del Parlamento europeo ma non è mai entrata in carica, era considerata la candidata principale a rappresentare la Spagna. Nel suo attuale incarico, è responsabile per l'ambiente e l'energia.

Portogallo: la ministra delle Finanze verso Bruxelles

Il primo ministro Luís Montenegro ha proposto il nome di Maria Luís Albuquerque come rappresentante del Portogallo nel collegio dei commissari di Ursula von der Leyen.

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Maria Luís Albuquerque è stata Segretario di Stato al Tesoro (tra giugno 2011 e giugno 2013). Nel luglio 2013 è stata nominata ministro di Stato e delle Finanze, carica riconfermata nel secondo governo di Pedro Passos Coelho (PSD) e mantenuta fino all'ottobre 2015. Il suo nome è stato proposto a Bruxelles, ma deve ancora essere convalidato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

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