L'anno scorso Vienna e Londra hanno firmato un accordo per collaborare per modificare il sistema legale europeo e consentire così la deportazione dei migranti irregolari nei Paesi terzi considerati sicuri: "Pionieristico il Piano Ruanda"
Il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha elogiato il programma del Regno Unito per la deportazione dei migranti irregolari in Ruanda, definendo Londra "pioniera" nell'esternalizzazione dei migranti in luoghi extraeuropei.
Durante una visita a Vienna del primo ministro britannico Rishi Sunak, i due leader si sono impegnati ad "approfondire la nostra cooperazione per porre fine a questo ignobile commercio (l'immigrazione irregolare, ndr)".
L'anno scorso il Regno Unito e l'Austria hanno firmato un “accordo sulla migrazione e la sicurezza” per spingere insieme per modificare il sistema legale europeo e consentire cosìla deportazione dei migranti nei Paesi terzi considerati sicuri.
Anche l'Austria vuole un Piano Ruanda
L'Austria è tra i 15 Paesi dell'Ue che hanno firmato una lettera in cui si chiede alla Commissione europea di rafforzare la politica migratoria e di stringere maggiori accordi con i Paesi terzi. L'appello fa seguito all'approvazione da parte di Bruxelles di un'importante riforma del Patto sulla migrazione e l'asilo.
Secondo Nehammer avere procedure di asilo sicure in Paesi terzi potrebbe "salvare vite umane" sradicando le rotte del traffico di esseri umani, ed è "qualcosa che dobbiamo inserire nell'agenda dell'Ue".
“Ora con la partnership con il Regno Unito possiamo ottenere un cambiamento effettivo nel processo di discussione. Per questo l'Austria sosterrà pienamente la via britannica, laddove possibile”, ha commentato il cancelliere austriaco durante una conferenza stampa congiunta.
Sunak si è congratulato con il suo omologo austriaco per la sua leadership in materia di migrazione illegale “perché ha avuto ragione su questo tema per molto tempo e ha guidato la carica in Europa”.
“Il business as usual non risolverà questo problema. Dobbiamo pensare in modo creativo. Dobbiamo perseguire nuove idee, nuove soluzioni per la deterrenza, l'allontanamento in Paesi terzi sicuri, come il programma pionieristico del Regno Unito per il Ruanda. È sempre più chiaro che molti altri Paesi sono d'accordo nel ritenere che questo sia l'approccio necessario”, ha detto il primo ministro britannico.