Il primo ministro olandese uscente sarà a capo dell'Alleanza atlantica dopo la fine del mandato di Jens Stoltenberg. A spianare la strada a Rutte il ritiro della candidatura del presidente romeno
Mark Rutte sarà nominato capo della Nato, dopo che il presidente romeno Klaus Iohannis ha ritirato la sua candidatura, annunciando di appoggiare quella del primo ministro olandese uscente.
Rutte prenderà il ruolo più importante dell'Alleanza atlantica dopo la fine del mandato di Jens Stoltenberg a ottobre. Governerà in un periodo difficile in cui la Nato si trova ad affrontare l'aggressione russa in Ucraina e il sostegno potenzialmente vacillante degli Stati Uniti.
La sua nomina è stata confermata proprio in vista del vertice che si terrà a Washington dal 9 all'11 luglio, in occasione del 75esimo anniversario dell'alleanza.
Anche Iohannis si era proposto come Segretario generale, l'alto funzionario che coordina l'organizzazione con sede a Bruxelles, ma il suo governo ha ora offerto il suo sostegno a Rutte.
Stoltenberg è in carica dal 2014 e avrebbe dovuto dimettersi l'anno scorso, ma il suo mandato è stato prorogato di un anno fino al prossimo ottobre.
Le sfide della Nato e del prossimo Segretario generale Rutte in Ucraina
Mark Rutte avrà un mandato di almeno quattro anni. Per essere nominato ha dovuto affrontare l'opposizione dell'ungherese di Viktor Orbán, che non voleva essere costretto a sostenere l'Ucraina.
In qualità di capo della Nato Rutte dovrà affrontare un difficile gioco di equilibri, in particolare sostenere la resistenza Ucraina, senza provocare una più grave escalation russa.
Un ulteriore colpo di scena potrebbe arrivare con le elezioni presidenziali statunitensi di novembre, dato che il candidato repubblicano Donald Trump si è dimostrato tiepido nei confronti dell'alleanza, invitando addirittura la Russia a invadere i presunti alleati che non investono nelle loro forze armate.
La parabola politica di Mark Rutte
Rutte ha guidato i Paesi Bassi dal 2010, a capo di una serie di complicate coalizioni, ma si dimetterà il 2 luglio. Il partito liberale di Rutte, il Vvd, farà parte di una coalizione guidata dall'ex capo dello spionaggio Dick Schoof, dopo le elezioni di novembre che hanno visto un'impennata di consensi per il leader della destra Geert Wilders.
Lo scorso fine settimana, Rutte ha partecipato al vertice sull'Ucraina in Svizzera, dal quale ha promesso che i Paesi Bassi "continueranno a sostenere l'Ucraina in ogni modo possibile. Per tutto il tempo necessario e con tutto il sostegno necessario".