Armi combattimento e uso illimitato forza fisica contro i manifestanti. Per le opposizioni è un altro duro attacco alla democrazia
D’ora in poi la polizia in Bielorussia avrà maggiori poteri da usare contro gli attivisti che da agosto protestano contro la rielezione di Aleksandr Lukashenko.
Il Presidente ha firmato il decreto che autorizza gli agenti ad usare "equipaggiamenti da combattimento". Inoltre gli organi di sicurezza avranno anche la possibilità di utilizzare attrezzature speciali nella repressione delle rivolte di massa.
I poliziotti non saranno perseguibili per danni provocati dall'impiego della "forza fisica" e potranno bandiere foto e video. Un attacco alla democrazia dicono i leader dell’opposizione, come Svetlana Tikhanovskaya l’ex candidata alle presidenziali, la vera vincitrice delle elezioni presidenziali.
Le proteste di massa
Dal 9 agosto sono state circa mille le persone arrestate e condannate per aver partecipato a proteste di piazza contro il presidente Alexander Lukashenko. La protesta scatenata dalla rielezione del capo dello stato, in carica da più di vent'anni.
Nella capitale Minsk e in altre città del paese sono state schierate le unità antisommossa, munite di cannoni ad acqua e lacrimogeni. Intanto Svetlana Tikhanovskaya, rappresentante dell'opposizione in esilio in Lituania promette che le proteste in Bielorussia dureranno "fino alla vittoria", ovvero fino all'uscita di scena di Lukashenko.