Il giorno dopo l'annuncio degli organizzatori di Tokyo 2020 che "i Giochi Olimpici si faranno", il Comitato Olimpico Internazionale presenta un vademecum "di sicurezza" per gli oltre 15.000 atleti che arriveranno in Giappone per Olimpiadi e Paralimpiadi. Ma i dubbi nell'opinione pubblica crescono.
Piove a Tokyo, a 170 giorni ai Giochi Olimpici, in programma dal 23 luglio.
Sarà un Olimpiade come mai nessun'altra prima, il più grande evento sportivo del mondo in scena nel bel mezzo di una pandemia.
Tutte le regole da rispettare
Gli organizzatori di Tokyo 2020 e il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), mercoledì hanno presentato il "Playbook" dei Giochi: un vademecum e un codice di condotta per avere Olimpiadi in sicurezza per i 15.400 atleti che entreranno e usciranno dal Giappone per le Olimpiadi e le Paralimpiadi.
Pierre Ducrey, Direttore operativo dei Giochi Olimpici:
"Con il Playbook stiamo documentando quello che sarà il tipico viaggio per le federazioni, gli atleti e i loro staff a partire dalle misure 14 giorni prima della partenza, includendo anche un test prima di lasciare il loro paese, un test al momento di entrare in Giappone, e quello che sarà l'insieme dei test da effettuare per ogni gruppo di atleti mentre sono in Giappone".
Il "Playbook" presentato è rivolto alle federazioni sportive internazionali e ai funzionari tecnici.
Guide per le emittenti tv, i media e, nello specifico, per ogni singolo atleta, verranno presentate nei prossimi giorni.
Molte delle informazioni sono ancora vaghe, con maggiori dettagli in arrivo negli aggiornamenti di aprile e giugno.
Il "Playbook" descrive un comportamento rigoroso da rispettare per quanto riguarda l'ingresso in Giappone e l'uscita dal paese.
La guida si occupa di igiene, test, immigrazione e contiene un codice "olimpico" di condotta che vieterà agli atleti, ad esempio, qualsiasi forma di turismo per le strade di Tokyo.
Dichiara Christophe Dubi, Direttore esecutivo dei Giochi Olimpici:
"Ci sono davvero tante domande che tutti noi ci poniamo su come si svolgeranno i Giochi. E quella di oggi è, infatti, una revisione preliminare fondamentale di come le cose saranno fatte. Bene".
Dopo aver annunciato che le Olimpiadi comunque si faranno, il Comitato organizzatore di Tokyo 2020 - guidato dal battagliero presidente Yoshiro Mori - prova ora a convincere l'opinione pubblica: i sondaggi mostrano che l'80% dei giapponesi preferisce che le Olimpiadi siano rimandate o addirittura cancellate.
"Rischiamo di passare per egoisti"
Mai Tarumi, 33 anni, sarà una volontaria alle Olimpiadi.
In totale, i volontari "olimpici" di Tokyo 2020 saranno oltre 80.000.
"Se però insistono a volerle fare a tutti i costi e la situazione resta quella attuale, con decine di migliaia di persone ancora contagiate dal virus in molti paesi, penso che il mondo guarderà alle Olimpiadi con disprezzo, pensando che siamo egoisti. E mi sentirei male per questo. Personalmente preferirei che i Giochi fossero ancora rinviati, magari al 2022".
Cinque cerchi carichi di dubbi e perplessità
Un altro rinvio? Per gli organizzatori è "assolutamente impossibile". Per motivi economici, organizzativi, logistici...
I cinque cerchi olimpici, tirati a lucido, troneggiano sulla baia di Tokyo, ma il loro futuro resta avvolto dai dubbi e dalle perplessità.