Un anno in ostaggio del Covid-19. Tra lockdown, restrizioni, mascherine e il vaccino

Un anno in ostaggio del Covid-19. Tra lockdown, restrizioni, mascherine e il vaccino
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Di Debora Gandini
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Un anno in ostaggio del Covid-19. Tra lockdown, restrizioni, mascherine e la speranza risposta nel vaccino. Il 31 dicembre del 2019 le autorità sanitarie di Wuhan comunicano alcuni casi di polmonite virale. L'inizio della pandemia globale

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È passato un anno esatto da quando le autorità cinesi hanno segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità l’esistenza di un nuovo virus a Wuhan estremamente pericoloso, molto più dell’influenza. Un coronavirus anche mortale. Era il 31 dicembre del 2019. Il Covid-19 stava già contagiando la Cina, l’inizio della pandemia globale da Sars Cov2.

Da febbraio l’Europa, e poi il mondo intero, si sono trovati a lottare contro il virus che ha cambiato le nostre vite. Dalla provincia di Hubei, a Codogno, nel lodigiano. Il Covid-19 era ormai ovunque. La cooperazione europea a marzo iniziava a dare segni di cedimento. Il Nord Italia lottava contro la prima devastante ondata, mentre i paesi amici dell’Unione chiudevano i confini. Con conseguenze sulla forniture di mascherine e attrezzature mediche. Una mancanza di solidarietà riconosciuta da Bruxelles.

Nessuno era davvero preparato a una simile emergenza", aveva dichiarato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea. "Non siamo riusciti ad aiutare subito l’Italia, il paese più colpito. L’Europa chiede scusa per questo. Ma ora, oltre alle scuse, bisogna anche cambiare comportamento.“

Un anno in ostaggio del Covid-19, tra lockdown, restrizioni e il vaccino

Intanto il virus viaggiava. Lockdown, restrizioni, ospedali al collasso. Terapie intensive piene. Morti e contagi in aumento ovunque. Economie mondiali sotto pressione. La pandemia ha spinto le nazioni dell'UE a concordare un pacchetto di aiuti senza precedenti, sostenuto da prestiti collettivi. Un piano finanziario per uscire dalla crisi e un vademecum sanitario per affrontare possibili crisi simili, in futuro.

"Il Covid-19 è molto contagioso, è anche mortale, e ha privato moltissime persone dei propri cari, ha dichiarato il capo delle emergenze dell'Oms, Michael Ryan. Il suo attuale tasso di mortalità è ragionevolmente basso rispetto ad altre malattie emergenti. Ma dobbiamo sempre agire uniti. Dobbiamo prepararci per qualcosa che potrebbe essere ancora più grave in futuro. Negli ultimi 12 mesi, vite ed economie sono stati sconvolte da Covid-19, ha sottolineato il Direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesu, "Negli ultimi anni l'Organizzazione Mondiale della Sanità e i nostri partner avevano avvertito che il mondo non era preparato a una pandemia".

"Il Covid-19 è molto contagioso, è anche mortale, e ha privato moltissime persone dei propri cari. Ma dobbiamo sempre agire uniti. Dobbiamo prepararci per qualcosa che potrebbe essere ancora più grave in futuro."
Michael Ryan
Direttore emergenze dell'Oms

Sono più di 81 milioni i contagi da Coronavirus registrati nel mondo e ad oggi si contano quasi 1,8 milioni di morti a causa della pandemia, secondo i dati costantemente aggiornati della Johns Hopkins University. Le istituzioni e i governi affermano di essere preparati ad affrontare nuove emergenze, ma molto dipenderà anche dai comportamenti di tutti.

Il rischio mutazioni

Il rischio mutazioni è uno dei principali nodi e paure. Il virus è sempre mutato, anche se meno di quello dell’influenza. La variante più preoccupante è arrivata poche settimane fa. La variante scoperta in Inghilterra è la mutazione più significativa, ma sia Pfizer che Moderna si sono dette fiduciose che il vaccino possa comunque proteggere. In caso contrario, potranno "aggiornare" il vaccino in 6 settimane.

La speranza è riposta nelle fiale. Il 2021 sarà l’anno della più grande vaccinazione di massa della storia Una luce in fondo al tunnel. Intanto mascherine, distanziamento fisico e restrizioni restano la base, per contenere i contagi e sconfiggere questo virus.

Cosa sappiamo del vaccino

È il vaccino contro la Covid-19 che più rapidamente si sta diffondendo nel mondo (senza contare lo Sputnik V, in Russia), viene già somministrato in modo massiccio nel Regno Unito e negli Stati Uniti e potrebbe presto essere inoculato a tutti noi europei.

Le agenzie farmaceutiche statunitensi, canadesi e britanniche hanno pubblicato l'elenco dei componenti del vaccino Pfizer/BioNTech. Si tratta di un obbligo legale ma anche di una misura a scopo precauzionale, perché si sospetta che possa provocare delle reazioni in persone con una storia di gravi allergie.

La stessa Pfizer, nella sua pagina informativa sul vaccino, afferma che la Food and Drug Administration (FDA) statunitense non ha ancora approvato il vaccino, ma ne ha solo autorizzato l'uso a causa della situazione di emergenza causata dalla pandemia.

Il fragile mRNA deve essere trasportato in una particella contenente principalmente lipidi (grassi) e zuccheri per poter entrare nelle cellule del corpo. Pertanto, deve essere conservato a temperature di -70ºC - uno dei suoi principali svantaggi di questo vaccino, e una vera e propria sfida logistica per l'approvvigionamento di massa.

Covid-19: ora che abbiamo trovato un vaccino, come facciamo a farlo arrivare a tutti quanti?

I lipidi presenti nel vaccino Pfizer BioNTech sono:

(4-idrossibutile) azandiolo) bis (esano-6,1-diolo) bis (ALC-3015)

(2 esadecanoato), 2 - [(

Glicole polietilenico

) -2000] -N, N-di tetradecil acetamide (ALC-0159)

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1,2-distearoyl-sn glicero-3-fosfocolina (DPSC)

Colesterolo

Contiene anche saccarosio, che aiuta a preservare le particelle, e una soluzione salina abbastanza comune, composta da:

fosfato di sodio monobasico

cloruro di potassio diidrato

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cloruro di sodio

fosfato monobasico di potassio

La funzione principale dei sali è quella di regolare l'acidità del vaccino.

In un'analisi del vaccino da parte di un gruppo di esperti, la rivista del Massachusetts Institute of Technology (MIT) spiega che Pfizer probabilmente non ha pubblicato il 100% degli ingredienti: non sono noti infatti la sequenza genetica dell'mRNA del virus e gli esatti nucleosidi che ha modificato.

"Riteniamo che Pfizer non abbia specificato esattamente quale sequenza utilizza o quali nucleosidi ha modificato. Questo significa che il contenuto del vaccino potrebbe non essere pubblico al 100%", dice l'autore, Antonio Regalado.

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Alla luce di tutto ciò, è difficile dire cosa abbia causato le reazioni allergiche di due dipendenti del servizio sanitario britannico. Alcuni esperti ritengono che potrebbe essere dovuta ad una reazione scatenata dalla stimolazione del sistema immunitario.

L'opuscolo pubblicato da Pfizer descrive anche i possibili effetti collaterali:

dolore nel punto di iniezione

affaticamento

mal di testa

dolore muscolare

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brividi

dolore alle articolazioni

febbre

gonfiore o arrossamento nel punto di iniezione

nausea

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sensazione di disagio

linfonodi gonfi (linfoadenopatia)

Si legge anche che c'è una "remota possibilità" di una grave reazione allergica e di gravi e sconosciuti effetti collaterali. Avverte inoltre che in questo momento non si sa per quanto tempo il vaccino possa proteggere dal virus che causa la Covid-19.

Il vaccino è stato sviluppato a tempo di record e solleva molti interrogativi, ma i suoi ingredienti sono abbastanza comuni, al di là della tecnologia dell'RNA messaggero. Non contiene né l'alluminio né altri misteriosi componenti che gli vengono attribuiti in certi forum anti-vax.

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