Cinque droni hanno sorvolato la base che ospita sottomarini nucleari della Francia. I militari hanno attivato le difese di artiglieria, Avviate indagini mentre si aggrava l’allarme sui sorvoli di velivoli russi senza pilota in Europa
Cinque droni non identificati hanno sorvolato giovedì sera la base nucleare strategica di Île Longue in Bretagna, nel nord-ovest della Francia, dove sono schierati i sottomarini della forza di deterrenza atomica.
Lo riferiscono fonti della gendarmeria citate dai media locali e dall’Afp. I militari incaricati della sicurezza hanno attivato i sistemi anti-drone e aperto il fuoco per tentare di neutralizzare i velivoli.
La base, situata nella rada di Brest, garantisce la manutenzione dei quattro sottomarini nucleari francesi, di cui almeno uno è sempre operativo per assicurare la capacità di risposta nucleare.
Secondo le autorità, cinque droni sono stati rilevati intorno alle 19:30 mentre sorvolavano un’area rigorosamente vietata al traffico aereo non autorizzato.
La Prefettura locale ha fatto sapere che “diversi sorvoli rilevati hanno provocato la reazione prevista dai militari presenti”, senza entrare nei dettagli sui mezzi impiegati o sull’esito dell’azione, per ragioni di sicurezza operativa. È stata comunque aperta un’inchiesta per chiarire l’origine e le finalità dell’incursione.
Quali sono i precedenti di droni russi sulla Francia
I sorvoli irregolari nella zona non sono un fatto isolato. Nella notte tra il 17 e il 18 novembre era già stato segnalato un drone sopra la penisola di Crozon, area che comprende anche Île Longue, sebbene in quel caso non sopra installazioni militari.
Giovedì sera, inoltre, le condizioni di visibilità erano particolarmente favorevoli grazie alla cosiddetta “superluna”.
L’episodio arriva in un contesto europeo segnato dal moltiplicarsi di segnalazioni di droni vicino ad aeroporti e siti sensibili, compresi quelli militari. Le autorità francesi, al momento, ritengono prematuro attribuire l’azione a un coinvolgimento russo, anche se diversi Paesi europei parlano apertamente di minacce ibride.
Nei giorni scorsi, durante la visita a Parigi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, altri cinque droni erano stati segnalati anche nei pressi dell’aereo presidenziale ucraino in Irlanda.
Secondo il presidente del comitato militare della Nato, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, gli Alleati stanno valutando risposte “più aggressive” alla guerra ibrida condotta da Mosca.