L'EMA e L'FDA, le agenzie per il farmaco europea e statunitense frenano ancora sul via libera ad AstraZeneca. Il vaccino è stato invece approvato nel Regno Unito, dove da lunedì affiancherà quello Pfizer-BioNtech
Dal 4 gennaio i cittadini del Regno Unito potranno ricevere un secondo vaccino anti-Covid. Il Paese è il primo al mondo ad aver approvato quello sviluppato da AstraZeneca in collaborazione con l'Università di Oxford e l'Irbm di Pomezia.
Diversamente da quanto previsto, non è invece imminente il via libera da parte dell'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, che ha chiesto più dati al gruppo farmaceutico. Così come anche da parte dell'FDA negli Stati Uniti, dove per ora si continuerà a iniettare solo i prodotti di Moderna e di Pfizer-BioNtech.
Quest'ultimo è l'unico vaccino attualmente in uso nell'Unione europea e a Singapore, primo Paese asiatico ad averne ricevuto le dosi e la cui somministrazione è iniziata il 30 dicembre.
Il russo Sputnik V viene somministrato dal 5 dicembre nella madre patria, e dal 29 in Bielorussia e in Argentina. Da lunedì in Russia verranno vaccinati anche gli over 60 - finora esclusi in attesa di ulteriori test - e Vladimir Putin ha detto che sarà presto fra loro.
In Turchia è arrivato il vaccino cinese della Sinovac Biotech, ma si dovrà attendere due settimane di test prima dell'avvio delle somministrazioni. Il governo ha intenzione di acquistare anche il Pfizer-BioNtech.
Mentre è in atto nei Paesi più ricchi l'accaparramento delle dosi, l'Organizzazione mondiale della sanità, per bocca del suo direttore generale Tedros Ghebreyesus, ha rinnovato l'appello per il finanziamento del programma COVAX per una distribuzione equa in tutto il mondo del vaccino.
Il piano, a cui hanno aderito oltre 150 Paesi, tra cui quelli dell'Unione europea, necessita urgentemente, ha detto Ghebreyesus, di quattro miliardi di dollari per l'acquisto di vaccini da destinare alle Nazioni più povere.