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Trump vara nuova strategia di sicurezza nazionale: la "civilizzazione" dell'Europa rischia di "essere cancellata" dai migranti

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump affiancato dal Vicepresidente JD Vance (a sinistra) e dal Segretario di Stato Marco Rubio.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump affiancato dal Vicepresidente JD Vance (a sinistra) e dal Segretario di Stato Marco Rubio. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Andrew Naughtie
Pubblicato il
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La Casa Bianca ha pubblicato la nuova dottrina di sicurezza nazionale lamentando il rischio che alcuni membri della Nato diventino "non europei" e le "aspettative irrealistiche" del vecchio continente sulla pace in Ucraina

L'amministrazione Trump ha pubblicato venerdì una nuova strategia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti in cui descrive l'Europa come un continente in declino che affronta il rischio di una "cancellazione della civiltà".

Secondo il presidente degli Stati Uniti il declino della "civiltà europea" sarebbe dovuto a diversi fattori tra cui "politiche migratorie che stanno trasformando il continente", "censura della libertà di parola e dell'opposizione politica", "crollo delle nascite, perdita di identità nazionale e di fiducia in se stessi".

Nelle 33 pagine del nuovo documento, gli Usa avvertono che "se le tendenze attuali in Europa dovessero continuare, il continente sarà irriconoscibile in 20 anni o meno", un'eco della retorica di varie figure e movimenti della destra europea.

Il documento delinea la visione dell'amministrazione sul ruolo degli Stati Uniti nell'ordine globale, ribadendo il mantra "America First" di Donald Trump e insistendo sul fatto che egli è un "presidente di pace" che si schiererà dalla parte del non interventismo.

Tuttavia, il documento accusa nello specifico i governi europei di "sovversione dei processi democratici" e le istituzioni sovranazionali tra cui l'Unione Europea di "minare la libertà e la sovranità politica".

JD Vance pronuncia un discorso sul futuro dell'Europa alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, febbraio 2025.
JD Vance tiene un discorso sul futuro dell'Europa alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, febbraio 2025. AP Photo

Nuovo attacco degli Usa all'identità europea dopo Vance a Monaco

Si tratta di idee che l'amministrazione Trump e i suoi collaboratori hanno proposto in precedenza. Basti guardare le parole del vicepresidente Usa all'ultima Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, a febbraio, dove in carica da appena una mese si spinse a dire: "L'Europa si sta ritirando da suoi valori fondamentali".

Secondo JD Vance la "migrazione di massa" era e rimane la minaccia più urgente per la "nostra civiltà condivisa", incluso per via del terrorismo portato nelle città europee.

Nel corso di quest'anno la Casa Bianca e la maggioranza repubblicana hanno promesso "deportazioni di massa" dei migranti irregolari e attaccato più volte i presunti tentativi di "censurare" negli Usa e all'estero le voci di destra, descrivendo gli attivisti di sinistra come terroristi, in particolare sull'onda dell'assassinio di Charlie Kirk lo scorso settembre.

Quali politiche ha adottato finora la Casa Bianca sui migranti

L'amministrazione Trump ha anche presentato i gruppi etnici di origine non europea (tra cui hatiani e somali) come pericolosi e sgraditi negli Stati Uniti e ha tagliato del 94 per cento il numero di ammissioni di rifugiati all'anno, dando la priorità ai sudafricani bianchi per lo status di rifugiato con la motivazione che siano vittime di "genocidio".

Sul fronte europeo, la Casa Bianca sembra accogliere le idee anti-migrazione dei partiti sovranisti che da tempo sostengono che identità dell'Europa sia in messa in pericolo da politiche migratorie poco severe. Non a caso nel teso si legge che "la crescente influenza dei partiti patriottici europei è effettivamente motivo di grande ottimismo".

Tra questi c'è il maggiore partito di opposizione ormai in Germania, Alternative für Deutschland, la cui leader Alice Weidel incontrò in quel occasione alla Conferenza il numero due degli Stati Uniti.

Da Berlino il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha ribattuto che la Germania "non crede di avere bisogno di consigli da nessun Paese" in materia di democrazia e valori fondamentali,

Casa Bianca lega sicurezza all'appartenenza etnica

La strategia incolpa anche un presunto deficit di "autostima" dell'Europa per quelle che definisce "aspettative irrealistiche" sulla guerra della Russia in Ucraina, che non può essere raggiunta a causa di "governi di minoranza instabili" e della loro "sovversione del processo democratico".

Il documento sottolinea che "l'interesse principale" degli Stati Uniti è quello di negoziare una "rapida cessazione" del conflitto, prevenire "un'escalation involontaria" delle ostilità e "ristabilire la stabilità strategica" con la Russia.

Questo approccio alla pace per l'Ucraina, che non critica la Russia, è un altro segnale del crescente divario tra l'amministrazione Trump e gli alleati europei che cercano invece di mettere sotto pressione Mosca affinché ponga fine all'invasione.

Se da un lato la nuova dottrina sulla sicurezza Usa chiarisce che l'Europa "rimane strategicamente e culturalmente vitale per gli Stati Uniti" e insiste sul fatto che è nell'interesse di Washington "impedire a qualsiasi avversario di dominare l'Europa", dall'altro inquadra questa priorità di sicurezza in termini etnici.

"È più che plausibile che, al più tardi entro qualche decennio, alcuni membri della Nato diventino a maggioranza non europei", si legge nel documento. "In quanto tali, si apre la questione se vedranno il loro posto nel mondo, e la loro alleanza con gli Stati Uniti, allo stesso modo di chi li ha preceduti e ha firmato il Trattato della Nato", nel 1949.

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