Sabato, durante un comizio, il leader del partito di estrema sinistra francese La France insoumise Jean-Luc Mélenchon ha detto ai sostenitori che è giunto il momento che il Paese riconosca la statualità palestinese
L'estrema sinistra francese si è riunita sabato in vista delle elezioni europee, mentre la campagna elettorale entra nelle ultime due settimane. Durante un comizio il leader del partito di estrema sinistra La France insoumise (Lfi) Jean-Luc Mélenchon ha detto ai sostenitori che è giunto il momento per la Francia di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina.
"La Francia deve riconoscere lo Stato palestinese adesso. Il rapporto di forza deve dimostrare che il mondo intero condanna questo genocidio", ha detto Mélenchon agli elettori di Aubervilliers, vicino a Parigi. Anche la candidata di Lfi Manon Aubry si è unita a lui sul palco, dichiarando che il suo partito, se eletto, perseguirà sanzioni contro Israele e interromperà l'invio di armi al Paese.
I loro commenti si inseriscono in un contesto di crescente condanna globale della dura offensiva militare di Israele a Gaza. Mercoledì Spagna, Irlanda e Novergia hanno annunciato il riconoscimento formale dello Stato di Palestina in una mossa coordinata e altamente simbolica, dopo mesi di negoziati con un più ampio gruppo di Paesi europei intenzionato a fare questo passo.
Il riconoscimento dello Stato palestinese mira esplicitamente al compimento della soluzione dei due Stati, che prevede per l'appunto la creazione di due Nazioni separate che permettano a ebrei e palestinesi di vivere fianco a fianco in modo pacifico e indipendente. Soluzione osteggiata da Israele fin dal 1947, che sostiene che "alimenterà l'instabilità" del Medio Oriente.
Ad oggi lo Stato palestinese è stato riconosciuto da 139 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite.