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Guerra in Ucraina: droni ucraini colpiscono una nave in porto di fronte alla Crimea, Kuleba in Cina

Lanciarazzi multiplo Himars
Lanciarazzi multiplo Himars Diritti d'autore AP/Russian Defense Ministry Press Service
Diritti d'autore AP/Russian Defense Ministry Press Service
Di Maria Michela Dalessandro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Diversi attacchi ucraini con droni hanno colpito tra la notte di lunedì e martedì la Russia, in Crimea e nel Mar Nero ma anche nelle regioni di Brjansk e Belgorod, provocando morti e feriti. Il ministro degli Esteri ucraino è arrivato in Cina per incontrare il suo omologo cinese

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Nella mattina di martedì droni ucraini hanno attaccato una nave nel porto di Kavkaz nella Russia meridionale, di fronte alla penisola annessa della Crimea, uccidendo una persona e ferendone cinque tra i membri dell'equipaggio e il personale portuale. Secondo il governatore di Krasnodar Veniamin Kondratyev la nave colpita si trovava nello stretto di Kerch, dopo l'attacco è scoppiato un incendio poi domato.

Nella notte i sistemi di difesa aerea russe in servizio hanno inoltre distrutto e intercettato 21 droni ucraini in Crimea e nel Mar Nero, altri due nelle regioni di Brjansk e Belgorod. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.

Il ministro degli Esteri ucraino in Cina

Arrivato a Pechino il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba su invito del suo omologo Wang Yi, nella sua prima missione in Cina dall'inizio dell'invasione russa nel febbraio del 2022, allo scopo di discutere tutte le modalità praticabili per la ricerca di una soluzione politica alla guerra in corso.

La visita istituzionale di Kuleba durerà fino al 26 luglio: secondo quanto riferito dall'ufficio stampa del ministero degli Esteri ucraino "il tema principale delle discussioni sarà la ricerca di modi per fermare l'aggressione russa e il possibile ruolo della Cina nel raggiungimento di una pace consolidata e giusta". I due ministri degli Esteri si erano incontrati l'ultima volta a febbraio per la conferenza di Monaco sulla sicurezza.

Peskov: la Russia risponderà se nostri asset in Europa usati per Kiev

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che la Russia risponderà a un eventuale utilizzo dei proventi dagli asset russi in Europa per sostenere militarmente l'Ucraina invasa dalle truppe del Cremlino. "In un modo o nell'altro, ci sarà una risposta. Queste azioni da ladri non possono rimanere senza reciprocità - ha dichiarato Peskov -. "Naturalmente esploreremo la possibilità di perseguire legalmente le persone coinvolte nell'adozione e nell'attuazione di queste decisioni, poiché si tratta di una violazione del diritto internazionale, violazione dei diritti di proprietà e così via".

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