NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Commissione Ue, è il giorno del voto su von der Leyen al Parlamento Europeo

Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
Il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Ebrahim Noroozi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Mared Gwyn Jones
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La presidente della Commissione europea ha bisogno della maggioranza assoluta degli eurodeputati per un secondo mandato. Soglia a 361: ha un sostegno ampio in teoria, ma possono essere decisivi Verdi e Fratelli d'Italia

PUBBLICITÀ

Ursula von der Leyen nel 2019 si è assicurata la presidenza della Commissione europea per un pelo, nominata con un margine di soli nove voti al Parlamento europeo, il più stretto mai registrato.

Cinque anni dopo, la 65enne tedesca si candida per un secondo mandato e nei corridoi di Strasburgo si avverte un inquietante senso di déjà vu.

Questo giovedì von der Leyen ha bisogno della maggioranza assoluta degli eurodeputati (720 in tutto) per assicurarsi altri cinque anni alla guida dell'esecutivo comunitario.

Sebbene il suo Partito Popolare Europeo (Ppe) sia fiducioso di avere i numeri e il mandato dopo l'imponente vittoria alle elezioni di giugno e la conferma dell'intesa con socialisti e liberali, il margine del voto potrebbe essere sottile anche quest'anno.

Commissione Ue, successi e insuccessi di von der Leyen

A von der Leyen è stato riconosciuto il merito di aver guidato il blocco in uno dei suoi periodi più tumultuosi, tra cui una pandemia globale, la guerra in Ucraina e la crisi energetica.

"Credo che tutti i membri del Parlamento europeo comprendano la posta in gioco. Non si tratta solo della personalità di Ursula von der Leyen, che ha dimostrato le sue capacità di leadership, ma anche di una questione di stabilità dell'Unione europea", ha dichiarato a Euronews il deputato del Ppe ed ex primo ministro lituano Andrius Kubilius.

Tuttavia, i conservatori più a destra hanno criticato il suo impegno per rendere l'Europa il primo continente al mondo neutrale dal punto di vista climatico, mentre gli alleati a sinistra hanno accusato di avere fatto concessioni alla destra diluendo le ambizioni dl Green Deal.

Chi è con von der Leyen e chi contro un secondo mandato

I Socialisti e Democratici (S&D) e i liberali di Renew probabilmente sosterranno la presidente uscente dopo che lei ha giurato di non perseguire una partnership con Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni nella prossima legislatura.

Insieme al Ppe, i tre gruppi centristi detengono un totale di 401 seggi, sufficienti a far passare la candidata. Ma è risaputo che nella segretezza del voto potrebbero esserci franchi tiratori.

Le delegazioni francese e slovena del Ppe hanno già fatto capirevoteranno contro la candidata principale del loro partito in caso di aperture a destra. Tra i liberali, la delegazione irlandese è pronta a unirsi all'opposizione per protestare contro la risposta della presidente alla guerra tra Israele e Hamas, mentre tedeschi, slovacchi e portoghesi sono indecisi.

I Verdi sono l'ago della bilancia della maggioranza in Commissione

L'incertezza non ha lasciato a von der Leyen altra scelta se non quella di pescare voti extra dai Verdi e dai Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) di destra, due gruppi ideologicamente lontani e con i Verdi (53 deputati) che hanno subordinato il loro sostegno alla condizione di escludere una cooperazione formale con il gruppo ora co-guidato da Nicola Procaccini e Joachim Stanisław Brudziński.

Un eurodeputato dei Verdi ha dichiarato a Euronews che è probabile che le daranno i loro voti, se non altro per evitare la "crisi istituzionale" che scoppierebbe se la sua candidatura cadesse.

"Ma non è ancora chiaro al 100 per cento cosa significhi quando promette di non collaborare con le forze di destra come l'Ecr", ha detto l'eurodeputato, parlando a condizione di mantenere l'anonimato.

Parlando ai giornalisti dopo un incontro di un'ora con l'Ecr martedì, von der Leyen ha descritto la sessione come "intensa" ed è stata avvicinata da un membro polacco del partito Diritto e Giustizia (PiS) mentre lasciava la stanza.

"Ha manipolato la procedura e non voteremo per lei", ha dichiarato ai giornalisti il deputato del PiS Arkadiusz Mularczyk.

PUBBLICITÀ

Tuttavia, ha ammesso che alcuni membri del suo gruppo finiranno per dare i loro voti a von der Leyen, come quelli appartenenti al Partito Civico Democratico (Ods) della Repubblica Ceca e alla Nuova Alleanza Fiamminga (Nva) del Belgio.

Si ritiene che il discorso che von der Leyen terrà in mattinata in Parlamento per presentare il suo programma per i prossimi cinque anni, spingerà a decisioni dell'ultimo minuto.

Cosa chiede Meloni in cambio del sostegno von der Leyen

Non è ancora chiaro come voteranno i 24 deputati di Fratelli d'Italia (FdI) dopo che la premier italiana, furiosa per essere stato esclusa dal processo di negoziazione per le prossime alte cariche dell'Ue, si è astenuta al Consiglio europeosulla riconferma di von der Leyen.

Meloni ha chiesto sin dalle elezioni di giugno un ruolo per il suo partito FdI e per un governo, il suo, che sono stati ampiamente confermati dal voto popolare. L'obiettivo è un vicepresidente esecutivo con un delega di peso, magari con poteri sulla concorrenza visti gli interessi dell'Italia in materia.

PUBBLICITÀ

Meloni ha però giocato a carte coperte e ci si attende che per decidere aspetterà di visionare il discorso di von der Leyen, che giovedì mattina intorno alle 8 dovrebbe inoltrare il testo ai gruppi parlamentari.

Fratelli d'Italia valuterà con attenzione ciò che sarà detto sulla transizione ecologica e verificherà se ci sarà il "superamento dell'approccio ideologico che ha caratterizzato la legislatura appena conclusa" ha detto l'eurodeputato FdI, Carlo Fidanza.

Commissione, i motivi per eleggere von der Leyen e quelli per non farlo

Ci sono alcune contingenze che potrebbero pesare in un senso o nell'altro nella conferma della politica tedesca. Mercoledì è stata pubblicata una sentenza della Corte di Giustizia europea sull'acquisto di vaccini per il Covid-19, che ha condannato l'esecutivo Ue per non avere dato "accesso sufficientemente ampio" ai contratti di acquisto.

La causa, intentata proprio dal gruppo dei Verdi europei, ha dato un duro colpo all'immagine della presidente della Commissione.

PUBBLICITÀ

Diversi eurodeputati hanno ammesso, al contempo, che il fallito attentato di Donald Trump negli Stati Uniti la scorsa settimana, e la possibile spinta che il candidato repubblicano potrebbe ricevere nella prossime presidenziali, renderebbe più importante tenere alla Commissione una leader che ha mostrato un sostegno fermo all'Ucraina con aiuti militari, finanziari e umanitari stimati in circa 100 miliardi di euro.

Quale scenario in caso di bocciatura alla Commissione delle candidata

Se la candidatura di von der Leyen dovesse essere bocciata, i 27 leader europei avrebbero fino a un mese di tempo per proporre un nuovo nome.

Molti eurodeputati, tuttavia, potrebbero mettere da parte le loro rimostranze e unirsi intorno a von der Leyen, un personaggio familiare con credenziali collaudate, piuttosto che rischiare una sostituzione improvvisa.

"Quando non sappiamo come si comporteranno gli americani alle elezioni, l'Europa ha bisogno di stabilità, e la stabilità si ottiene con la nomina della leadership istituzionale dell'Unione europea", ha dichiarato Andrius Kubilius.

PUBBLICITÀ

"Chi voterà contro la von der Leyen servirà gli scopi che Putin vuole raggiungere e forse anche quelli che Orbán vuole raggiungere" ha aggiunto "la destabilizzazione dell'Unione europea, l'indebolimento dell'Unione europea".

Questa minaccia è stata resa ancora più evidente dalle reazioni compatte alla cosiddetta "missione di pace" del primo ministro ungherese Viktor Orbán, che lo ha portato in modo controverso a Kiev, Mosca, Pechino e nella tenuta di Donald Trump in Florida.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Ue: la pressione degli ultraconservatori su von der Leyen per i portafogli da assegnare

Ue, von der Leyen alla prova dell'Europarlamento: "Proteggere la democrazia da ingerenze"

Covid-19, accolto il ricorso contro la Commissione Ue per l'acquisto poco trasparente dei vaccini