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Ue, von der Leyen alla prova dell'Europarlamento: "Proteggere la democrazia da ingerenze"

Urusula von der Leyen
Urusula von der Leyen Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La presidente della Commissione europea parla all'Europarlamento per la sua seconda candidatura. Dubbi sul voto per von der Leyen da parte dei Verdi e Meloniani

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Difesa, protezione dei confini, sviluppo economico e tutela della ambiente. Sono questi alcuni dei temi principali del discorso programmatico di Ursula von der Leyen al parlamento di Strasburgo. La 65enne tedesca si è candidata per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europea. L'incognita è sui voti dei Verdi e sull'eventuale appoggio da parte di Giorgia Meloni.

"Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora. L'Europa è dinnanzi ad una scelta decisiva che definirà la nostra posizione nel mondo nel prossimo quinquennio. L'Europa non può controllare dittatori e demagoghi nel mondo ma può scegliere di tutelare la nostra democrazia", ha detto von der Leyen alla Plenaria dell'Eurocamera, spigando che è necessaria una scelta per una "Europa forte".

"Sono convinta che la versione dell'Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale sia comunque la migliore versione dell'Ue della storia. Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo", ha aggiunto la presidente della Commissione europea.

"Dobbiamo impedire che attori esterni interferiscano con i nostri processi democratici, la Commissione europea proporrà uno scudo democratico europeo", ha ancora spiegato von der Leyen e ha detto: "Oggi le nostre democrazie sono in pericolo, i nostri giornalisti, di cui plaudo il lavoro, stanno affrontando casi di spionaggio e campagne di disinformazione da parte di attori stranieri, soprattutto russi e cinesi. Mai gli attacchi ibridi sono stati a questo livello".

L'attacco a Viktor Orbán e i progetti per la Difesa

"Un presidente di un governo europeo si è recato a Mosca per incontrare Putin in una cosiddetta missione di pace. Quella era tutto tranne che una missione di pace. Era una missione di acquiescenza". Il riferimento è al primo ministro ungherese Viktor Orbán che si è recato in Russia per la cosiddetta "missione di pace. "Due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale e non è stato un raid per errore", ha aggiunto von der Leyen. E sulla Russia ha aggiunto "ci assicureremo che l'era della dipendenza energetica fossile dalla Russia sia finita una volta per tutte".

"Dobbiamo investire di più, investire insieme e concentrarci sui progetti europei. Uno scudo aereo non solo per proteggere il nostro spazio aereo ma anche come simbolo forte dell'unità dell'Ue in materia di difesa", ha poi spiegato von der Leyen.

Potenziata la difesa dei confini e nomina del Commissario per il Mediterraneo

"Proporrò di triplicare le unità di Frontex a 30 mila per proteggere meglio i nostri confini", ha detto von der Leyen parlando del problema immigrazione in Europa. "Dobbiamo fare in modo che la polizia possa lavorare in tutta Europa senza confini. Per questo proporrò di raddoppiare il personale di Europol e di rafforzarne il mandato. Voglio che Europol diventi un'agenzia di polizia veramente operativa, e dobbiamo anche fare di più per proteggere le nostre frontiere esterne", ha spiegato. "Il nostro confine orientale è diventato un bersaglio di attacchi e provocazioni ibride. Dobbiamo sempre ricordare che un confine di uno Stato membro è un confine europeo e faremo tutto il possibile per renderlo più forte", ha aggiunto von der Leyen che poi ha parlato della situazione migranti nel Mediterraneo.

"Nominerò un commissario per il Mediterraneo che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi", ha aggiunto la presidente dell'esecutivo europeo alla prova del voto dell'Eurocamera.

L'allargamento dell'Ue i piani economici

"Un'Unione più ampia è una Unione più forte. Per l'adesione ci si baserà sempre sul merito, ma completare la nostra Unione è anche nel nostro interesse. E sarà una priorità della mia Commissione", ha detto von der Leyen. "I Balcani Occidentali, l'Ucraina, la Moldavia, la Georgia, hanno scelto la libertà e non l'oppressione, hanno scelto la democrazia e alcuni di questi Paesi stanno pagando un prezzo elevato per queste scelte", ha spiegato la presidente. Sullo sviluppo economica ha detto che proporrà "un nuovo fondo per la competitività europea per finanziare in particolare i progetti di interesse comune europeo". "La nostra competitività ha bisogno di una forte spinta: i fondamenti dell'economia globale stanno cambiando: chi resta fermo resterà indietro, chi non sarà competitivo sarà dipendente. La corsa è aperta e voglio che l'Europa cambi marcia", ha detto von der Leyen. Poi sul Green deal ha detto: "Nella prima metà di quest'anno il 50 per cento della nostra produzione elettrica è arrivata dalle rinnovabili. L'investimento nella tecnologia verde è più che triplicato. Presenterò un nuovo accordo industriale di energia verde".

"Rafforzeremo il nostro lavoro per difendere tutti gli aspetti della nostra democrazia: difenderemo i media libera, la lotta alla corruzione e lo stato di diritto", ha ancora aggiunto la presidente della Commissione von der Leyen. "Lasciatemi concludere con le ultime parole pubbliche del mio amico David Sassoli ha rivolto agli europei solo qualche giorno prima di morire: 'La speranza siamo noi'. Noi europei siamo la migliore speranza in un mondo pericoloso. E la speranza dell'Europa resta nelle vostre mani, le forze democratiche", ha detto von der Leyen al termine del suo discorso.

Le dichiarazioni di voto di Verdi ed Ecr

"Se mi chiedete se Ursula von der Leyen è una candidata dei Verdi alla presidenza della Commissione europea o se il programma che ci ha illustrato è verde, posso rispondervi di no", ha detto la co-presidente dei Verdi Terry Reintke durante il suo intervento e ha aggiungo: "Ma abbiamo negoziato duramente, abbiamo fatto compromessi nelle ultime settimane e per me ciò che è fondamentale è che la maggioranza che regge oggi sia una maggioranza di gruppi democratici ed europeisti perché dobbiamo impedire all'estrema destra di ottenere potere e avere un impatto sul processo decisionale dell'Ue".

"Voglio deludere subito chi si aspetta un’indicazione di voto da parte dell’Ecr. Il nostro gruppo parlamentare è composto da partiti che non rinunciano alle loro prerogative nazionali. Ed ognuno si esprimerà sulla base del proprio interesse nazionale", ha spiegato poi il co-presidente del gruppo Ecr del Parlamento europeo, Nicola Procaccini, durante il suo intervento in plenaria.

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