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Come gestire in modo sostenibile l'invasione delle meduse nel Mediterraneo?

In collaborazione conThe European Commission
Come gestire in modo sostenibile l'invasione delle meduse nel Mediterraneo?
Diritti d'autore euronews
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Di Denis Loctier
Pubblicato il
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Sono sempre di più a causa di vari fattori, tra cui il riscaldamento dei mari. Gestirle in modo sostenibile è possibile: possono essere usate nella produzione di cosmetici, come fertilizzanti o per catturare le particelle di microplastica. E sono anche buone a tavola.

Kerteminde è una città portuale nella Danimarca centrale. Sorge sulle rive di un fiordo circondato da campi, colline e foreste. È un paradiso per la fauna marina: qui alcuni scienziati dell'Università della Danimarca meridionale stanno studiando le meduse. Il loro numero è cresciuto così tanto che stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza delle altre specie.

Considerate da sempre incubo dei bagnanti, le meduse spesso intasano le reti da pesca e bloccano le condutture idriche. Si teme persino che possano sostituire tutte le altre specie marine. Ma per Jamileh Javidpour, che le studia da oltre 20 anni, non ne sappiamo ancora abbastanza per fare previsioni.

I ricercatori monitorano la temperatura dell'acqua, la salinità e altri fattori per comprendere le cause della fioritura. Sembra che le meduse prosperino a causa della pesca eccessiva, che elimina i loro predatori e concorrenti, e del deflusso agricolo che riduce l'ossigeno nell'acqua. A differenza di altre specie, le meduse non sono disturbate da bassi livelli di ossigeno.

Secondo i ricercatori quest'invasione di meduse può essere gestita in modo sostenibile. Le meduse, ad esempio, sono una fonte alternativa di collagene per i cosmetici, o possono essere usate per catturare le particelle di microplastica,  aiutando così a pulire i nostri oceani. Il progetto GoJelly, finanziato dall'Unione europea, ha ideato un metodo per utilizzare il muco delle meduse per filtrare le acque reflue prima che raggiungano l'oceano.

"Catturano le particelle e le impacchettano in un filtro di muco biologico per eliminarle", dice Jamileh Javidpour, professore dell'Università della Danimarca meridionale".

I possibili usi delle meduse sono molteplici. A Lecce i ricercatori dell'Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) stanno sperimentando l'utilizzo delle meduse come fertilizzanti per le piante. Le meduse vengono congelate e poi essiccate sottovuoto per ottenere una polvere bianca, che contiene sali, aminoacidi, minerali e altri nutrienti presenti nelle meduse, facilmente assorbibili dalle piante.

Gli esperimenti condotti dimostrano che le piante crescono meglio con i nutrienti delle meduse rispetto a un substrato con soli sali. "C'è una chiara differenza nella crescita delle piante - dice Stefania De Domenico, ricercatrice dell'Ispa -. Quelle su cui abbiamo utilizzato la polvere di meduse sono più rigogliose rispetto al campione di controllo".

Le meduse potrebbero anche aiutare a curare alcune malattie. Anche se ancora nella fase iniziale della ricerca, gli scienziati hanno trovato nelle meduse  dei composti bioattivi che possono innescare la morte delle cellule del cancro al seno in condizioni sperimentali. "Gli estratti di queste meduse hanno un'attività anti-proliferativa sulle colture di cellule umane - dice Antonella Leone, primo ricercatore del Cnr-Ispa -. Abbiamo osservato che possono ridurre la proliferazione delle cellule cancerose, mentre non hanno alcun effetto sulle cellule non cancerose".

E visto che le meduse finiscono spesso nelle reti da pesca, perché non mangiarle? In Asia è una pratica comune. Un gruppo di chef e ristoranti partecipa a un progetto europeo focalizzato sull'uso delle meduse a tavola. "Le meduse spesso non sono ben viste perché possono pungere e far male - dice lo chef Fabiano Viva -. Le persone pensano che siano anche dannose da mangiare. Sfatiamo questo mito: alcune meduse non sono affatto dannose. Anzi, sono buone da mangiare".

I ricercatori, guidati da Antonella Leone, hanno sviluppato un metodo sicuro per conservare le meduse senza utilizzare i sali di alluminio, comuni in Asia ma considerati dannosi in Europa: i sali di calcio sono un'alternativa più sicura e preservano meglio la consistenza della medusa.

Ma prima che possano essere servite al pubblico, l'uso delle meduse a tavola deve essere approvato ufficialmente. "È necessaria l'autorizzazione dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare per garantire ai consumatori un prodotto sicuro - dice Leone -. Inoltre dobbiamo studiare attentamente l'intero processo, dalla pesca alla preparazione, per garantire che sia sicuro e sostenibile".

La sostenibilità è fondamentale: le quantità di meduse nel Mediterraneo è in aumento, ma i ricercatori mettono in guardia dalla pesca su larga scala di queste specie. Nei mari di tutto il pianeta sono in corso indagini e campionamenti per approfondire la conoscenza delle meduse. Eliminarne troppe dai nostri mari prima di averle comprese appieno potrebbe causare potenzialmente più danni che benefici all'ambiente marino. "Spero che potremo continuare a studiare a fondo questi organismi nel loro ambiente naturale - dice Leone -. Se c'è la possibilità di utilizzare un composto che può essere utile all'uomo, deve essere fatto in modo sostenibile".

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