NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Crisi alimentare, lo Zimbabwe ordina di abbattere 200 elefanti

FILE - Elefanti sono visibili su una strada che porta a una scuola alla periferia della Save Valley Conservancy, in Zimbabwe, giovedì 11 luglio 2024.
FILE - Elefanti sono visibili su una strada che porta a una scuola alla periferia della Save Valley Conservancy, in Zimbabwe, giovedì 11 luglio 2024. Diritti d'autore Tsvangirayi Mukwazhi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Tsvangirayi Mukwazhi/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Lo Zimbabwe autorizzerà la soppressione di 200 elefanti per la prima volta dal 1988. A spingere a una decisione così drastica e controversa, le preoccupazioni per la scarsità di cibo dopo un'ondata di siccità senza precedenti

PUBBLICITÀ

Lo Zimbabwe ha deciso di autorizzare la soppressione di 200 elefanti. Si tratta della prima volta che una simile decisione viene adottata dal lontano 1988. Le autorità della nazione africana hanno spiegato che ciò sarebbe necessario per via della grave crisi alimentare che sta colpendo la popolazione, a seguito di una pesantissima ondata di siccità: gli animali potranno infatti essere consumati dalla popolazione.

Secondo il ministro dell'Ambiente del governo di Harare, il Paese avrebbe oggi "più elefanti di quanti ne abbia bisogno". Una dichiarazione resa nel corso di un'audizione parlamentare, che ha preceduto la richiesta inviata a personale specializzato di abbattere i 200 esemplari.

Certamente una posizione come quella assunta dal governo dello Zimbabwe non può che suscitare polemiche. Il direttore dell'Autorità per i parchi e la fauna selvatica, Fulton Mangwanya, ha spiegato che la caccia agli elefanti verrà effettuata in un'area nella quale si è registrato il maggior numero "di incidenti con l'uomo": tra le zone prescelte c'è quella di Hwange, che ospita la più grande riserva di caccia a livello nazionale.

Per giustificare la loro scelta, le autorità hanno citato il caso della vicina Namibia, che ha adottato di recente una decisione analoga, facendo uccidere degli elefanti per consumo umano: la carne degli animali viene infatti essiccata, confezionata e consegnata alle comunità che non hanno ad oggi cibo a sufficienza per sfamarsi. Non si tratta di pochi casi isolati, dal momento che, secondo il Programma Alimentare Mondiale, lo Zimbabwe sta attraversando la peggiore ondata di siccità degli ultimi 40 anni, che si sta traducendo in una mancanza generalizzata di beni alimentari.

James Tshuma, agricoltore di Mangwe, nello Zimbabwe
James Tshuma, agricoltore di Mangwe, nello ZimbabweTsvangirayi Mukwazhi/AP

Alcuni esperti e attivisti per i diritti degli animali ritengono però che la decisione di abbattere gli elefanti potrebbe comportare un impatto negativo sull'immagine del Paese, nonché conseguentemente sull'industria turistica.

Ad oggi lo Zimbabwe ospita circa 100mila elefanti: si tratta della popolazione più numerosa al mondo, dopo il Botswana. Il WWF sottolinea però come nel continente siano rimasti ormai soltanto 415mila esemplari: una diminuzione drammatica rispetto ai 3-5 milioni dell'inizio del secolo scorso. Di conseguenza, le popolazioni di elefanti sono considerate in "pericolo" in numerosi Stati africani e asiatici (ad eccezione di Sudafrica, Botswana, Namibia e Zimbabwe, dove sono classificati come "vulnerabili").

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

"Stanno mangiando i cani": Perché Trump ha accusato gli immigrati di mangiare gli animali domestici

Proteste animaliste durante l'udienza del Papa

Lo zoo di Banksy a Londra: svelate tre opere di animali in tre giorni