NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Acqua in bottiglia: Italia in testa alla classifica europea e mondiale, perché è un problema

L'Italia è il maggior consumatore di acqua in bottiglia dell'UE.
L'Italia è il maggior consumatore di acqua in bottiglia dell'UE. Diritti d'autore Pixabay
Diritti d'autore Pixabay
Di Saskia O'DonoghueRosie Frost
Pubblicato il
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Si stima che quasi la metà di tutte le bevande analcoliche consumate nell'Ue sia costituita da acqua confezionata in qualche forma. Alto il consumo in Italia, un problema per l'ambiente

PUBBLICITÀ

Se visitate regolarmente l'Italia, avrete notato l'apparente riluttanza del Paese a bere l'acqua del rubinetto. Ogni italiano consuma in media 208 litri di acqua in bottiglia all'anno, un dato che va in direzione contraria rispetto alla lotta agli sprechi.

Secondo la società di ricerche di mercato CSA Research, solo il 29,2 per cento delle persone in Italia beve acqua del rubinetto ogni giorno e che quasi la metà (43,3 per cento) beve esclusivamente acqua in bottiglia.

L'Italia è il maggior consumatore di acqua in bottiglia in Europa e il secondo a livello mondiale dopo il Messico, dove l'acqua del rubinetto non è sicura da bere quanto nel Belpaese.

L'acqua del rubinetto nella maggior parte dell'Italia non solo è perfettamente sicura da bere, ma è anche la quinta migliore in tutta Europa in termini di qualità complessiva dopo Austria, Svezia, Irlanda e Ungheria.

Ma perché gli italiani sono così restii a bere l'acqua del rubinetto e perché l'acqua in bottiglia è così popolare?

La ricerca di CSA ha rilevato che quasi il 29 per cento di coloro che bevono solo acqua in bottiglia dicono di farlo perché non amano il sapore dell'acqua del rubinetto. Altre quattro persone su dieci dicono di non "fidarsi" dell'acqua del rubinetto, mentre circa tre su dieci degli intervistati considerano l'acqua in bottiglia più sicura.

Quali Paesi europei consumano più acqua in bottiglia

Il mercato globale dell'acqua in bottiglia è in rapida crescita, con una stima di 550 milioni di famiglie che consumeranno acqua in bottiglia nel 2024. Ciò equivale a più di 446 miliardi di litri d'acqua all'anno o a circa un milione di bottiglie al minuto.

In Europa, si stima che ci siano circa 75 milioni di consumatori di acqua in bottiglia, di cui l'80 per cento nel nord del continente preferisce l'acqua frizzante.

L'Italia è in testa a molti Paesi europei per quanto riguarda il consumo di acqua in bottiglia, ma altri non sono molto indietro.

Bottled water creates a lot of plastic waste.
Bottled water creates a lot of plastic waste. Pexels

Una ricerca di mercato condotta da GlobalData nel 2022 ha rilevato che, dopo l'Italia, al secondo posto si trova la Germania con 167 litri pro capite. Segue il Portogallo con 140 litri pro capite all'anno, quindi l'Ungheria con 138,8 litri pro capite e la Spagna con 135,4 litri.

Complessivamente, in Europa, la ricerca ha rilevato che il 48 per cento delle bevande non alcoliche consumate nell'Ue nel 2022 era costituito da acqua confezionata.

L'acqua in bottiglia è un problema?

Se ipotizziamo che ogni famiglia nel mondo consumi due bottiglie d'acqua al giorno, il totale globale è di 210 miliardi di bottiglie all'anno. Ciò corrisponde relativamente bene alle stime precedenti, secondo le quali ogni anno si consumano 480 miliardi di bottiglie di plastica, di cui la metà è costituita da acqua.

Nell'Ue ogni persona ha generato in media 36,1 kg di rifiuti di imballaggio in plastica nel 2021. Ciò equivale a un totale di 16,13 milioni di tonnellate prodotte ogni anno nel blocco, di cui solo 6,56 milioni sono state riciclate.

Nell'ambito del Green Deal, si punta a garantire il riciclo del 55 per cento dei rifiuti di imballaggio in plastica entro il 2030. Le norme specifiche per i rifiuti marini prevedono un obiettivo del 25 per cento di plastica riciclata nelle bottiglie in PET entro il 2025 e del 30 per cento in tutte le bottiglie per bevande entro il 2030.

L'Italia sta anche cercando di migliorare la fiducia dei cittadini nell'acqua del rubinetto. Il Centro nazionale per la sicurezza dell'acqua ha effettuato oltre 2,5 milioni di analisi chimiche e microbiche in 18 regioni diverse, coprendo il 90 per cento della popolazione tra il 2020 e il 2022.

PUBBLICITÀ

A livello nazionale, il 99,1 per cento dei campioni è risultato conforme agli standard idrici e il 98,4 per cento è risultato conforme ad altri fattori che non influiscono sulla salute ma che possono modificare il sapore, l'odore o il colore dell'acqua.

La pubblicazione di questi risultati è il primo passo verso la creazione di un "registro dell'acqua" che renderà disponibili al pubblico italiano i dati sulla qualità dell'acqua di rubinetto.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Come l'azione collettiva può aiutarci a combattere il cambiamento climatico

Ambiente, Danimarca: caffè, pasti e biglietti gratis ai turisti che raccolgono rifiuti con Copenpay

Perché le zone a basse emissioni mostrano l'impatto dell'Ue sulla nostra vita