Nella lista ci sono Afghanistan, Guatemala, ma anche Germania, Belgio e Paesi Bassi. Lo svela una studio dell'Università di Bristol
Gli effetti devastanti delle temperature torride rischiano di mettere in ginocchio i paesi meno preparati ad affrontarli.
I ricercatori dell'Università di Bristol hanno dimostrato che temperature estreme senza precedenti, combinate con la vulnerabilità socioeconomica, mettono in serio pericolo alcune regioni del mondo. L'Afghanistan e l'America centrale sono tra i paesi più a rischio, insiema a Pechino e all'Europa centrale. Se in queste aree densamente popolate si verificassero temperature record, secondo gli scienziati milioni di persone ne risentirebbero.
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I ricercatori hanno utilizzato i dati climatici a disposizione per capire dove nel mondo è più probabile che vengano battuti i record di temperature, e quindi quali sono le comunità più a rischio.
Hanno scoperto che le anomalie di temperatura non colpiscono situazioni specifiche e che gli estremi si possono quindi verificare ovunque. "Estremi statisticamente non plausibili" si sono verificati nel 31 per cento delle regioni analizzate tra il 1959 e il 2021.
"Abbiamo notato che alcune delle ondate di caldo più inaspettate hanno causato decine di migliaia di decessi correlati al calore", afferma il coautore dello studio Dann Mitchell, professore di Scienze atmosferiche presso l'Università di Bristol Cabot Institute for the Environment.
I ricercatori aggiungono che i paesi che devono ancora sperimentare le ondate di caldo più intense sarebbero particolarmente suscettibili ai danni da esse provocati. Anche l'aumento della popolazione, insieme a scarse assistenza sanitaria e fornitura di energia, aumentano i rischi.
Caldo estremo, quali sono i paesi più vulnerabili?
Nonostante il caldo possa colpire ovunque, alcune parti del mondo risentirebbero maggiormente delle conseguenze delle temperature estreme.
L'Afghanistan, che lo studio definisce "uno dei paesi meno sviluppati a livello globale", desta particolare preoccupazione. Sebbene la regione abbia solitamente estati calde, un evento meteorologico anomalo potrebbe portare a temperature superiori ai limiti tollerati del corpo umano. La popolazione in crescita è un altro fattore che esacerba i potenziali rischi derivanti dal caldo estremo.
In America centrale, gli autori dello studio hanno evidenziato come paesi "da bollino rosso" anche Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama.
In Europa, Germania, Belgio e Paesi Bassi hanno una densità di popolazione tale da metterli a rischio. Ma, in quanto nazioni sviluppate, è molto più probabile che abbiano strategie in atto per mitigare i rischi.
Nei paesi a rischio servono piani d'azione
Gli scienziati dell'Università di Bristol chiedono ai responsabili politici delle regioni a rischio di elaborare piani d'azione per ridurre la possibilità di decessi e di altri danni associati a eventi climatici estremi.
"Dal momento che le ondate di caldo si verificano con maggiore frequenza, bisogna essere ben preparati", afferma l'autore principale dello studio e scienziato del clima, Vikki Thompson.
Questo significa migliorare la comprensione delle comunità non pronte ad affontare climi estremi e dare priorità alla mitigazione degli effetti nelle regioni più vulnerabili. Visto che il cambiamento climatico aumenta la frequenza, l'intensità e la durata delle ondate di calore, c'è il potenziale rischio di migliaia di morti in più a livello globale.
"Identifichiamo le regioni che potrebbero essere state fortunate finora: alcune di queste hanno una popolazione in rapida crescita, altre sono nazioni in via di sviluppo, altre sono già molto calde", conclude Thompson, secondo il quale "bisogna chiedersi se i piani d'azione per il calore per queste aree sono sufficienti".
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