"The Big One", in piazza contro i cambiamenti climatici. Tutte le mosse degli ambientalisti

Attivisti in piazza per il clima
Attivisti in piazza per il clima Diritti d'autore AP Photo/Alberto Pezzali
Diritti d'autore AP Photo/Alberto Pezzali
Di Ruth Wright
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In piazza per il futuro del nostro Pianeta. 30.000 persone si riuniranno davanti al Parlamento di Londra questo fine settimana per chiedere al governo britannico di interrompere immediatamente tutte le ricerche sui nuovi combustibili fossili

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In piazza per il futuro del nostro Pianeta. 30.000 persone si riuniranno davanti al Parlamento di Londra questo fine settimana per chiedere al governo britannico di interrompere immediatamente tutte le ricerche e gli esperimenti sui nuovi combustibili fossili.

Gli attivisti di Extinction Rebellion (XR) saranno al fianco di attivisti di altre 200 organizzazioni dal 21 al 24 aprile. In programma 117 eventi alla presenza di 90 relatori e artisti. 

Sono passati quattro anni da quando il movimento XR aveva bloccato diverse zone della capitale inglese, parcheggiando una barca rosa a Oxford Circus e portando il parlamento britannico a dichiarare un'emergenza climatica.

Il Direttore del settore clima di Greenpeace UK,Mel Evans sostiene che “Il governo del Regno Unito non riesce a fornire il tipo di azione globale necessaria per evitare un vero e proprio collasso climatico.”

Secondo l’ultimo rapporto sul clima il mese scorso, gli scienziati dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) hanno avvertito che il riscaldamento globale è probabile che raggiunga 1,5 gradi fra il 2030 e il 2052, se continua ad aumentare al tasso corrente".

Cosa chiedono i manifestanti?

Extinction Rebellion e altre 200 organizzazioni, tra cui Greenpeace e War on Want, "chiedono che il governo del Regno Unito interrompa immediatamente la ricerca di nuovi combustibili fossili in una transizione green. Questo dovrebbe essere fatto sotto la super visione di assemblee di emergenza dei cittadini per consentire alle persone di decidere come porre fine all'era dei combustibili fossili in modo rapido ed equo.".

Se i ministri del governo non daranno una risposta nelle prossime settimane, XR e le altre organizzazioni "intensificheranno le loro campagne e azioni in tutto il paese per costringerli a farlo".

"Intraprenderemo un'azione più radicale perché il tempo stringe per ogni essere umano e non umano vivo oggi”, si legge in una nota della conferenza stampa. “Non staremo a guardare mentre il tempo scade."

“The Big One”: gli attivisti per il clima

Da quando ha preso piede nel mondo alcuni anni fa, il movimento Extinction Rebellion ha fatto grandi passi in avanti.

In una dichiarazione intitolata "We Quit", il gruppo di protesta, famoso per le sue tattiche dirompenti, ha annunciato che ora "darà la priorità alla partecipazione rispetto all'arresto e alle relazioni rispetto ai posti di blocco".

The Big One è il primo grande evento dopo questo nuovo approccio. In programma fuori dalle Houses of Parliament di Westminster dal 21 al 24 aprile, sottolineando che sarà un evento per le famiglie, accessibile, accogliente, creativo e coinvolgente.

Rob Callender di Extinction Rebellion afferma che da quando hanno annunciato "We Quit" "il governo ha fatto annunci politici sul clima completamente sbagliati.

“Questa è la loro ultima possibilità per dimostrarci che sono seriamente intenzionati a salvare le nostre vite e il nostro futuro accettando di avviare negoziati sulle nostre richieste. In caso contrario, Extinction Rebellion non avrà altra scelta che ritirarsi e intensificare la lotta per costringere il governo a intraprendere le azioni drastiche e radicali necessarie per evitare il cambiamento climatico fuori controllo. Questa volta non siamo soli: gli alleati di questo blocco di 200 persone si faranno avanti al nostro fianco".

Victoria Jones/AP
Manifestazione a Londra in favore del climaVictoria Jones/AP

Chi parlerà e si esibirà al Big One?

The Big One sarà un evento al quale parteciperanno grandi movimenti per il clima e artisti di tutto il mondo.

Tra i relatori ci sono Caroline Lucas, ex leader del Partito dei Verdi del Regno Unito, Chris Packham, ambientalista autore e presentatore televisivo e Sir David King, direttore del Climate Crisis Advisory Group ed ex capo consigliere scientifico del governo britannico.

Tra gli artisti presenti la cantante folk Martha Tilston, il comico Mark Thomas, la band psych pop She Drew the Gun e la Dan Spanner Big Band.

Il programma completo è disponibile qui.

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ONG ambientaliste, sindacalisti, attivisti contro il razzismo e attivisti per il clima sta co-organizzando l'evento.

Più di 30 organizzazioni sono elencate come sostenitori, e poi ci sono gruppi di protesta come Right to Roam e Don't Pay UK, e ONG come Earthday.org e CAFOD. Euronews Green ha parlato con alcune organizzazioni che stanno sostenendo questa protesta.

Friends of the Earth: The Big One in linea con il nostro modo di lavorare

“Con il costo della vita, le crisi climatiche in aumento e l'azione del governo che non riesce a eguagliare la portata di queste emergenze, pensiamo che sia fondamentale far parte di questa manifestazione che riunisce diverse organizzazioni di movimenti ambientali, ma anche lavoratori dei settori sanità e giustizia sociale, ” afferma Dave Timms, responsabile degli affari politici di “Friends of the Earth”.

L'ONG ha una lunga storia nel sostenere azioni legali e non violente per proteggere le comunità e l'ambiente, ha una reputazione meno radicale rispetto a XR o a Greenpeace; la sua posizione ufficiale, ad esempio, non approva "danni indiscriminati e senza scopo alla proprietà".

"Extinction Rebellion sta progettando una protesta pacifica, sicura e inclusiva e sono in contatto regolare con la polizia per facilitare lo svolgimento dell'evento", ha affermato Timms.

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Global Justice Now: promuovere un movimento generazionale

Il direttore di Global Justice Now, Nick Dearden, ha affermato che il potenziale di Big One risiede nella sua inclusività.

L'azione di massa dell’evento di aprile può aiutare a promuovere un "movimento generazionale".

"Il desiderio di fare qualcosa di molto ampio non significa che siamo meno radicali nelle nostre richieste", afferma Dearden. "Dobbiamo trasformare radicalmente il modo in cui funziona la nostra economia, a livello nazionale e globale, e non abbiamo dubbi sulla portata della sfida che ci attende per raggiungere questo obiettivo".

Greenpeace: vinciamo come movimento

"È chiaro che solo lavorando insieme la società civile si sconfiggeranno gli interessi per vogliono mettere anteporre i profitti alla salute delle persone e del pianeta", ha sottolineato Mel Evans, responsabile del clima di Greenpeace UK.

“O vinciamo come movimento o perdiamo come singole organizzazioni. Ecco perché The Big One promette di essere un momento così importante nella lotta per la giustizia climatica e perché ci stiamo impegnando".

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Fossil Free London: l’importanza dell’unità

La ragion d'essere di Fossil Free London è rendere la capitale il più inospitale possibile per l'industria dei combustibili fossili. In poche parole fare qualche cosa di molto dirompente per i capi del petrolio e del gas: ad esempio, l’interruzione della festa di addio dell'ex CEO della Shell Ben van Beurden o l’irruzione durante il discorso del capo della BP Bernard Looney a Londra il mese scorso.

“La crisi climatica può essere facilmente ignorata perché è una crisi che persiste. Purtroppo, a volte, viene messa, un po’ a margine. Ma ci sono momenti che attirano la nostra attenzione. Come gli avvertimenti allarmanti da parte di scienziati dell'IPCC. E poi ci sono le temperature impazzite. Noi attivisti possiamo fare qualcosa per cambiare, con la nostra volontà e la nostra unità nel plasmare il mondo che vogliamo vedere. The Big One sarà uno di questi momenti.”

Come supportare The Big One

Finora più di 28.000 persone hanno risposto all’appello per la grande mobilitazione, secondo i dati ufficiali di Extinction Rebellion.

Tutte le informazioni principali sono sul loro sito web, compresi i modi per fare volontariato e donare. Le organizzazioni di supporto, tra cui anche PCS Union, War on Want e Women of Color Global Strike, hanno stilato una guida. Oppure ci si potrà semplicemente presentare in uno dei quattro giorni tra il 21 e il 24 aprile.

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"Se entriamo in contatto gli uni con gli altri, possiamo apportare cambiamenti nella società", ha aggiunto Wells. "Le persone che avvertono l'entità della crisi che stiamo affrontando e si ritrovano a pensare che riciclare non possa essere un'azione sufficiente dovrebbero rivolgersi al Big One e scoprire come possono apportare un cambiamento importante".

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