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Il lato oscuro delle Olimpiadi di Parigi 2024

Il lato oscuro delle Olimpiadi di Parigi 2024
Diritti d'autore euronews
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Di Monica Pinna
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La Francia vuole distinguersi organizzando i Giochi più sostenibili della storia e stabilendo un nuovo modello per le prossime edizioni. Ce la farà? A quale costo? L'inviata Monica Pinna è andata a Parigi per fare luce sulle zone d'ombra di questa grande celebrazione dello sport

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Parigi è la protagonista indiscussa delle Olimpiadi 2024. La Francia vuole distinguersi organizzando i Giochi più eco-sostenibili della storia e stabilendo un nuovo modello per le prossime edizioni. Parigi 2024 ha una particolarità: molte delle gare si svolgono nel centro della città, vicino ai monumenti più iconici di Parigi. Il 95% delle infrastrutture utilizzate sono già esistenti o temporanee, il che ha permesso di contenere i costi a circa nove miliardi di euro. Sono i Giochi più economici degli ultimi decenni. Il Comune è convinto che l'evento lascerà comunque un'eredità enorme. 

"I Giochi sono stati un grande acceleratore per la città - spiega Pierre Rabadan, vicesindaco con delega allo Sport del Comune di Parigi -. Siamo riusciti a portare a termine in 4-5 anni opere che avrebbero richiesto 10-15 anni per essere realizzate. Questo ci ha permesso di trasformare interi quartieri".

Lo sport resta un lusso nelle periferie parigine

Sono stati realizzati enormi investimenti nel nord della capitale francese. Il villaggio olimpico è la più grande infrastruttura permanente costruita pre l'occasione. Si trova a Seine-Saint-Denis, il dipartimento più povero della Francia continentale. Viene presentato come un eco-quartiere all'avanguardia e con un futuro. Dopo i Giochi si trasformerà in un nuovo quartiere per 6.000 residenti. I progetti si scontrano peró con la realtà. Gli appartamenti faticano a essere venduti. Il prezzo medio di 7.000 euro al metro quadro è troppo alto per Seine-Saint-Denis.

Questo dipartimento è diventato un luogo chiave per i Giochi. Qui si trova anche lo Stade de France, rinnovato per l'occasione, e un nuovissimo centro acquatico da 175 milioni di euro. Tuttavia, lo sport in questo dipartimento è ancora un lusso.

"La maggior parte degli impianti sportivi di Seine-Saint-Denis ha tra i 40 e i 50 anni - spiega Serge Reitchess, ex insegnante di sport che fa parte di CoPer 93, un movimento locale per la promozione dello sport a scuola e l'uguaglianza nello sport -. Abbiamo sedici impianti ogni 10.000 abitanti, mentre la media della regione di Grand Paris è di 25 e la media nazionale è di 50".

Serge Reitchess, Portavoce CoPer 93, Associazione per la Promozione dell'Educazione Fisica - Stadio de la Briqueterie, Bagnolet, Seine-Saint-Denis
Serge Reitchess, Portavoce CoPer 93, Associazione per la Promozione dell'Educazione Fisica - Stadio de la Briqueterie, Bagnolet, Seine-Saint-DenisMonica Pinna

Le Olimpiadi hanno sbloccato oltre un miliardo di euro per questo distretto, ma i residenti affermano che ben poco è stato destinato alle strutture sportive di prossimità. Secondo gli amministratori locali, le ristrutturazioni e i nuovi impianti sportivi sono ancora troppo scarsi e non equamente distribuiti. Da anni chiedono un piano di investimenti pubblici.

I residenti aggiungono che le ristrutturazioni non sempre tengono conto delle reali esigenze locali. Alix Rivière, portavoce della Federazione dei Genitori FCP 93, spiega che su due ore di corso di educazione fisica, gli studenti perdono in media un'ora nel viaggio di andata e ritorno per raggiungere la palestra. "È come se, ad esempio, l'aula di inglese o di francese fosse a 20 minuti di distanza dalla scuola. Una palestra è come un'aula".

"Pulizia sociale" a causa dei Giochi?

Le Olimpiadi si presentano come "aperte" e "inclusive". Ma il collettivo “Il Rovescio della Medaglia" accusa gli organizzatori di aver compiuto un anno di "pulizia sociale" in vista delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi.  Stando al collettivo, che riunisce quasi cento associazioni e ong, oltre 12.500 persone sono state sfrattate nell'ultimo anno, quasi il 40% in più rispetto al 2021-2022. Le associazioni di beneficenza affermano che vengono allontanate senza che venga loro offerta una soluzione permanente. 

"Da mesi, l'unica cosa che la Prefettura vuole fare, con la complicità del Municipio, è sgomberare tutto ciò che non vogliono vedere durante le Olimpiadi - dice Mathieu Pastor del collettivo di residenti "20ème Solidaire" -. I minori non accompagnati e tutte le persone che vivono in strada vengono allontanati e viene proposto loro di salire su autobus diretti a Orléans, Angers o Marsiglia".

Manifestazione davanti alla Maison des Métallos, centro culturale parigino occupato per 3 mesi da giovani migranti, evacuato per ospitare la Casa del Giappone durante i Giochi
Manifestazione davanti alla Maison des Métallos, centro culturale parigino occupato per 3 mesi da giovani migranti, evacuato per ospitare la Casa del Giappone durante i GiochiPinna, Monica/

All'inizio di giugno circa 200 minori non accompagnati migranti sono stati espulsi dal centro culturale "Maison des Métallos". Sono stati portati in una palestra comunale a Parigi. E' stata la fine di tre mesi di occupazione e, secondo le associazioni, l'ennesimo caso di pulizia sociale dovuto ai Giochi Olimpici. "Ogni giorno, a Parigi, a decine di giovani viene negato lo status di minore. Perché così, poi, nessuno deve piú occuparsi di loro - dice Pastor -. Il Comune si rifiuta di affrontare questa situazione, anche se è un Comune di sinistra con enormi risorse, che ha accesso a centinaia di migliaia di case vuote, che potrebbe lanciare sequestri, ma che non fa nulla".

Trovare soluzioni a lungo termine

Il Comune di Parigi risponde che vuole trovare soluzioni a lungo termine per chi dorme in strada, indipendentemente dai Giochi Olimpici. Alla domanda sul perché il Comune non ci abbia pensato in anticipo, Rabadan risponde: "non è una nostra responsabilità. Lo Stato deve stanziare i fondi per poter occupare questi luoghi. Una volta che si hanno i locali, bisogna metterli a disposizione, pagare le associazioni per accogliere le persone che si trovano lì: è un investimento”.

La Francia riuscirà a creare un precedente per i prossimi Giochi? Prima delle risposte, arriveranno le medaglie. Il tempo delle polemiche è finito. La torcia è passata agli atleti, mentre la macchina olimpica guarda già verso Los Angeles 2028.

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