La Russia: "Non ci sono le condizioni per la pace in Ucraina"

Un Mig-29 ucraino
Un Mig-29 ucraino Diritti d'autore LIBKOS/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Andrea Barolini
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Dopo il vertice di Gedda, al quale hanno partecipato una quarantina di nazioni (ma non la Russia), Mosca ha affermato che la situazione attuale non permette l'avvio di negoziati per la pace in Ucraina

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"Non c'è alcun presupposto per la pace e pertanto l'operazione militare proseguirà". La Russia ha respinto con forza le proposte di pace arrivate dal vertice di Gedda, che ha visto la partecipazione di alcune decine di Paesi di tutto il mondo, ma al quale la Russia stessa non è stata invitata. 

Ciò nonostante, da Mosca il vice-ministro degli Esteri Sergey Ryabkov ha affermato che "per quanto riguarda i partner Brics che erano presenti, è sottinteso che con loro avremo uno scambio di opinioni approfondito a diversi livelli". 

Discorso di Zelensky all'aeronautica

Nel frattempo, domenica 6 agosto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un discorso rivolto ai propri soldati, congratulandosi in particolare con con l'aeronautica militare per i successi ottenuti nella difesa contro i pesanti attacchi aerei russi. In particolare, nella notte precedente una serie di raid ha preso di mira basi aree e depositi per il trasporto di grano

Zelensky ha aggiunto che le forze armate ucraine sarebbero riuscite a distruggere più di 3.500 obiettivi russi, tra i quali figurano aerei, elicotteri, missili e droni. Ciò anche grazie agli aiuti militari occidentali. 

La Russia accusa Kiev di aver colpito il ponte Chongar

Da parte sua, invece, il Cremlino accusa Kiev di aver colpito i ponti che collegano la regione di Kherson alla Crimea. Funzionari di Mosca hanno pubblicato in particolare fotografie di danneggiamenti al ponte Chongar. Gli attacchi non hanno causato morti né feriti.

Infine, in un'intervista concessa al New York Times, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha spiegato che "la Russia non vuole annettere altri territori ucraini oltre alle quattro regioni già occupate. Vogliamo controllare la terra che, come scritto nella Costituzione, ci appartiene". Il dirigente ha inoltre affermato che "Putin sarà confermato con oltre il 90% alle elezioni che si terranno il prossimo anno".

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