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Russia: al via il processo ad Alexei Navalny, accusato di "estremismo"

Alexei Navalny durante un videomessaggio dal carcere.
Alexei Navalny durante un videomessaggio dal carcere. Diritti d'autore AP/Moszkvai Városi Bíróság Sajtószolgálata
Diritti d'autore AP/Moszkvai Városi Bíróság Sajtószolgálata
Di Euronews - AFP
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Il processo contro il "nemico" di Vladimir Putin si tiene nel tribunale della colonia carceraria di Melekhovo, dove Navalny si trova incarcerato da oltre due anni. Il suo team continua a postare a suo nome sui social network, parlando sempre di "processi politici"

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Alexei Navalny rischia 30 anni di carcere in un nuovo processo, con l'accusa di "estremismo". 

Navalny, noto per le sue indagini anti-corruzione, sta già scontando una pena detentiva di 9 anni per "frode", una condanna che Navalny considera "politica".

882 giorni di carcere

47 anni, sopravvissuto ad un avvelenamento con gas nervino nell'agosto 2020 (ed essere stato curato in Germania, ma dopo volle tornare in Russia), di cui incolpa il Cremlino (Mosca è stata condannata dalla Corte di Giustizia di Strasburgo), Navalny è stato incarcerato dal gennaio 2021 (882 giorni di carcere!) e rischia ora fino a 30 anni di carcere in questo nuovo processo, al via da lunedì 19 giugno, in cui è accusato, tra l'altro, di "estremismo" e "riabilitazione dell'ideologia nazista". 

AP/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
La polizia russa interviene contro una protesta a favore della libertà di Alexei Navalny. (Mosca, 4.6.2023)AP/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Il processo si svolge nella colonia carceraria di altissima sicurezza IK-6 di Melekhovo, 250 km a est di Mosca, dove Navalny si trova in carcere.

I contorni dell'accusa non sono ancora chiari - si parla anche di "terrorismo" - in quanto la difesa di Navalny ha avuto solo dieci giorni per esaminare i 196 volumi del fascicolo.

 Con Navalny, siede sul banco degli imputati Daniel Kholodny, ex direttore tecnico del canale Navalny Live.

I giornalisti non sono ammessi nell'aula, ma in una stanza separata dove possono seguire l'udienza attraverso il sistema televisivo a circuito chiuso. 

"Anche se è ovvio, a giudicare dallo spessore dei volumi, che sono un criminale metodico e diligente, è impossibile capire esattamente di cosa sono accusato", ha commentato, ironicamente, Navalny.

Navalny accusa il Cremlino di volerlo tenere in carcere a vita, per eliminarlo dalla vita politica e sociale russa.

Attraverso il suo team, Navalny continua continua comunque a postare regolarmente sui social network, denunciando, in particolare, la guerra in Ucraina. 

Navalny "è sotto processo per la sua attività politica", ha dichiarato una delle sue portavoce, Kira Iarmych

882 giorni di carcere.

Duro regime carcerario

Secondo i suoi sostenitori, Navalny è sottoposto a un trattamento particolarmente duro in carcere, dove ha perso peso e viene messo in isolamento al minimo pretesto.

In un messaggio pubblicato all'inizio di giugno, Navalny ha dichiarato di essere stato mandato per la sedicesima volta in una "cella disciplinare", dove i prigionieri sono tenuti in isolamento in condizioni assai dure.

Navalny ha anche accusato l'amministrazione carceraria di averlo "molestato", ad esempio facendogli incontrare un compagno di cella con un'infezione virale e un cattivo odore, o costringendo i detenuti ad ascoltare i discorsi del presidente russo Vladimir Putin.

Oppositori nel mirino

Come Navalny, la maggior parte degli oppositori che non sono andati in esilio sono stati imprigionati negli ultimi anni, in particolare dall'inizio del conflitto in Ucraina.

Ne sono un esempio Vladimir Kara-Mourza, condannato ad aprile a 25 anni di carcere per "alto tradimento", e Ilia Iachine, condannato a dicembre a otto anni e mezzo di carcere per aver criticato la guerra in Ucraina.
Pochi giorni fa, stessa sorte per Lilia Chanysheva, attivista vicina a Navalny, condanna a 7 anni e mezzo per "estremismo". 

In occasione del suo 47° compleanno, all'inizio di giugno, Navalny ha dichiarato di essere di buon umore, nonostante le difficoltà della sua detenzione. 
"È chiaro che non vorrei svegliarmi in questo buco, ma fare colazione con la mia famiglia, dare un bacio sulle guance ai miei figli, aprire i miei regali e dire 'Wow, questo è esattamente ciò che ho sognato'", ha scritto.

Ma, ha aggiunto Navalny, un "futuro migliore" è possibile solo "se un certo numero di persone è disposto a pagare per il diritto di avere delle proprie idee".

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Euronews racconta

L'arrivo di Navalny "avvelenato" all'ospedale Charitè di Berlino. 23.8.2020

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