Russia, in carcere l'attivista alleata di Navalny Ksenia Fadeyeva: è accusata di estremismo

Ksenia Fadeyeva
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Di Euronews
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La politica russa rischia una condanna a 12 anni di carcere. La stretta su attivisti e giornalisti è aumentata dall'invasione dell'Ucraina

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L'attivista russa Ksenia Fadeyeva, alleata del leader dell'opposizione attualmente detenuto Alexei Navalny, è stata incarcerata a sua volta con l'accusa di "estremismo". L'episodio è solo l'ultimo di una lunga serie nella stretta di Mosca nei confronti di attivisti politici, per i diritti umani e giornalisti indipendenti.

Fedeyeva dirigeva l'ufficio di Navalny a Tomsk e occupava un seggio nell'assemblea locale; è considerata una paladina della lotta alla corruzione. Se giudicata colpevole rischia una condanna fino a 12 anni.

La stessa accusa

All'inizio di quest'anno, lo stesso Navalny era stato condannato per estremismo a 19 anni di carcere. Si è trattato della sua quinta condanna penale e della sua terza e più lunga pena detentiva. Secondo i suoi sostenitori che i suoi sostenitori vedono si tratta di una deliberata strategia del Cremlino per mettere a tacere il suo più accanito oppositore.

Navalny è stato arrestato nel gennaio 2021 al ritorno dalla Germania, dove era in cura per un avvelenamento da agente nervino di cui ha accusato il Cremlino. Da allora è dietro le sbarre e i suoi stretti alleati hanno lasciato la Russia sotto pressione delle autorità a seguito delle proteste di massa che hanno scosso il Paese dopo l'arresto del politico. Il Cremlino nega di essere coinvolto nell'avvelenamento dell'oppositore.

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