Kiev lancia Brave 1, un progetto per sviluppare la migliore tecnologia militare

L'intelligenza militare in guerra
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Di Debora Gandini
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Sistemi di difesa e sicurezza informatica, creazione di armamenti non tradizionali che potrebbero operare in autonomia e cambiare il metodo delle operazioni militari

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L'Ucraina scommette su droni e Intelligenza artificiale per vincere la guerra. Kiev lancia Brave 1, un progetto ambizioso per sviluppare la migliore tecnologia militare con l'aiuto di esperti di tutto il mondo.

Sistemi di difesa e sicurezza informatica, creazione di armamenti non tradizionali, come armi automatizzate che potrebbero operare in autonomia e cambiare il metodo delle operazioni militari. Un’operazione non semplice anzi a detta di molti controversa. Il dibattito centrale verte infatti sul ruolo degli esseri umani e dei soldati.

Cesar Pintado, professore presso l'Osservatorio di Intelligence, Sicurezza e Difesa del CISDE fa notare che "ci sono costantemente missioni interrotte per questioni etiche, legali, tecniche o semplicemente per l'evoluzione del combattimento stesso" . 

Secondo Anna Nadibaidze, PhD Fellow presso il Centro di studi sulla guerra della University of Southern Denmark,“questo comporta una perdita del fattore morale perché, con un soldato in carne ed ossa c'è sempre la possibilità che questo possa avere compassione ed empatia. Con sistema addestrato sui dati e programmato per fare qualcosa non si può ottenere questo risultato".

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Progetto Brave 1screenshot

Pro e contro dell'IA in guerra

Droni, cani robot o robot umanoidi, in futuro non troppo lontano, potrebbero tuttavia essere usati in conflitti armati per evitare un gran numero di vittime. Ci sono tuttavia una serie di rischi, quando si utilizza l'intelligenza artificiale, gli algoritmi potrebbero falsare dati con errori di identificazione facciale biometrica o non riuscire a dare una giusta valutazione della situazione in corso.

L’idea che i cosiddetti robot assassini acquisiscano una propria sul campo di battaglia è qualcosa di futuristico, uno scenario da film di fantascienza, sostengono alcuni esperti. 

L’uso dell’intelligenza artificiale in guerra sta generando grande preoccupazione nella comunità internazionale. A livello civile, gli esperti del settore hanno chiesto una sospensione di sei mesi dello sviluppo di questa tecnologia per studiarne le possibili conseguenze. Mentre c’è chi invita i paesi ad accelerare la regolamentazione.

“I governi di tutto il mondo sono molto interessati a investire in questo campo della tecnologia militare e continuano a investire parecchio denaro”, sottolinea Anna Nadibaidze. “C'è un urgente bisogno di affrontare questo problema con regole giuridicamente vincolanti perché attualmente le normative internazionali e il diritto umanitario internazionale non sono sufficienti per affrontare queste enormi sfide.”

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