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Mike Lynch: il "Bill Gates britannico" da poco in libertà è deceduto nel naufragio in Sicilia

Mike Lynch
Mike Lynch Diritti d'autore Michael Liedtke/AP
Diritti d'autore Michael Liedtke/AP
Di Lulu Sinclair
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

A giugno l'imprenditore britannico, fondatore della società Autonomy, aveva vinto una battaglia legale durata oltre dieci anni con la giustizia statunitense. La vacanza con il suo veliero Bayesian sulle coste siciliane, però, è diventata una tragedia

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Mike Lynch non ha avuto molto tempo per godersi quella che aveva definito "una seconda vita". L'imprenditore britannico, infatti, era a bordo dello yacht, il Bayesian, naufragato nella notte di domenica al largo delle coste siciliane, a Porticello.

Insieme con Lynch, proprietario della barca intestata a una sua società, e a sua figlia diciottenne Hannah, sono disperse altre quattro persone, secondo quanto confermato dalla Protezione civile siciliana. Il veliero trasportava in totale 22 persone: 15 di esse sono state tratte in salvo, mentre è stata confermata la morte di un uomo, il cuoco di bordo.

Il magnate della tecnologia, cofondatore della multinazionale dell'informatica Autonomy Corporation e di altre società, era tornato nel Regno Unito solo a giugno dopo un'inaspettata assoluzione da parte del tribunale di San Francisco. Lynch aveva trascorso i 13 mesi precedenti a combattere la giustizia statunitense contro le accuse di cospirazione e frode telematica legate alla vendita della sua azienda a Hewlett-Packard (HP) nel 2011 per 11,7 miliardi di dollari (10,6 miliardi di euro).

Chi è Mike Lynch, il cosiddetto "Bill Gates britannico"

Mike Lynch, 59 anni, era noto come il “Bill Gates britannico”. Sin da giovane aveva dimostrato grandi abilità matematiche e informatiche e già negli anni universitari aveva iniziato a sviluppare varie start-up tecnologiche.

Nel 1996 aveva fondato Autonomy, società di software specializzata nell'analisi di grandi quantità di dati, considerabile come un precursore dell'Intelligenza Artificiale. La società ha avuto subito successo ed è stata quotata in borsa a partire dal 1998.

Grazie a questo, Lynch era diventato ed è uno degli uomini più ricchi del Regno Unito.

Non solo, nel 2011 era stato assunto come consulente del Governo per la tecnologia dall'allora premier David Cameron.

Dopo 13 anni di dispute legali, per Lynch era arrivata la piena assoluzione

Sempre nel 2011 l'imprenditore britannico aveva ricevuto un'offerta dal colosso americano Hewlett-Packard: oltre 11 miliardi di dollari per l'acquisizione di Autonomy. Di questi, cinque miliardi sarebbero finiti in tasca a Lynch.

Un anno dopo l’acquisizione, HP ha svalutato Autonomy di due terzi, dichiarando di avere scoperto “gravi irregolarità contabili” e accusando Lynch e il chief financial officer, Stephen Chamberlain, di aver gonfiato il valore della società.

HP aveva chiesto poi la sua estradizione per il processo negli Stati Uniti.

Lynch ha trascorso 12 anni a lottare contro questa decisione, finché non è stato costretto a volare negli Stati Uniti nel maggio 2023 per affrontare le accuse e attendere il processo.

Lynch è stato posto agli arresti domiciliari a San Francisco per 13 mesi, fino al processo, durato 12 settimane. Poiché meno dello 0,5 per cento dei processi penali federali negli Stati Uniti si conclude con un'assoluzione, le probabilità per Lynch non erano buone.

Lynch ha sempre ribadito di non essere colpevole e ha affermato che HP stava cercando di incolparlo di "rimorso dell'acquirente". In altre parole, ha spiegato, l'azienda si stava pentendo di quanto aveva pagato, ma era una loro scelta e, ha insistito, non si trattava né di cospirazione né di frode.

Se fosse stato giudicato colpevole, avrebbe rischiato fino a 25 anni di carcere.

La battaglia legale è durata più di dieci anni, ha comportato un lungo processo per frode civile nel Regno Unito che ha visto il risarcimento dei danni ad HP ed è costata a Lynch più di 30 milioni di dollari (27,2 milioni di euro)

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Il 6 giugno 2024, però, Lynch è stato scagionato da tutte le 15 accuse.

Finalmente gli è stato permesso di tornare nel Regno Unito

Il 27 luglio Lynch ha rilasciato un'intervista esclusiva al Times, spiegando la sua difesa dalle accuse, il processo e i milioni di documenti prodotti come prove. Ha raccontato di aver insistito per presentarsi al banco dei testimoni per dimostrare di non essere il "cattivo da pantomima" che i procuratori volevano far sembrare.

La decisione si è rivelata giusta. L'avvocato capo di Lynch, Brian Heberlig, ha detto nella sua arringa finale: "Questo era il momento per il procuratore di andare dritto alla giugulare con le migliori prove che aveva per dimostrare che Mike Lynch era colpevole. Che cosa è successo? Ne siete stati testimoni. Ha esaminato una cronologia di documenti, senza fare domande".

"Ci vuole un salto esponenziale, non giustificato dalle prove, per concludere che Mike ha commesso una frode", ha detto.

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Lynch, padre sposato di due figli, era finalmente libero di tornare a casa.

Nella stessa intervista, Danny Fortson del Times, che ha seguito il caso fin dall'inizio, ha scritto di aver avuto la sensazione che Lynch stesse "uscendo da qualcosa di simile a un'esperienza di pre-morte".

Lynch ha risposto: "È proprio così che l'ho gestita".

"È bizzarro, ma ora hai una seconda vita. La domanda è: cosa vuoi farne?".

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