Le statistiche sono state segretate dopo i recenti attacchi dell'Ucraina alle infrastrutture che forniscono carburante all'esercito russo
Il Servizio Statistico Federale della Federazione Russa (Rosstat) ha interrotto completamente la pubblicazione dei dati sulla produzione di prodotti petroliferi. I media hanno sottolineato il fatto dopo la pubblicazione, il 28 agosto, del rapporto sull'andamento della produzione industriale in Russia per il periodo gennaio-luglio.
La lista dei dati statistici messi a disposizione da Rosstat non include informazioni sui volumi mensili di produzione di carburanti, olio combustibile, propano e butano liquefatti, coke e semi-coke da carbon fossile. Inoltre, non fornisce dati su alcune produzioni di gas. L'agenzia ha ammesso nel rapporto che "le informazioni sulla produzione di prodotti petroliferi non vengono pubblicate in base ad una decisione del governo russo".
L'edizione russa del Kommersant ha chiesto un commento al ministero dell'Energia, che ha risposto che "spesso i dati statistici sulla produzione di carburanti pubblicati dal Rosstat possono essere utilizzati per esercitare pressioni ingiustificate sul mercato e creare tensioni artificiali".
C'è però chi ha osservato come i dati siano stati nascosti proprio dopo i recenti attacchi dell'esercito ucraino a depositi di petrolio che riforniscono l'esercito russo e dopo all'esplosione della raffineria di Omsk, che ha causato la perdita del 41% della sua capacità produttiva, secondo quanto riportato dalla Reuters. Questo impianto di importanza strategica produce un decimo di tutta la benzina e il gasolio utilizzati in Russia.
A fine maggio, la Rosstat aveva segretato le statistiche sulla produzione di benzina in Russia. Il ministero dell'Energia aveva in quel caso dichiarato che i dati erano stati resi inaccessibili per ragioni di sicurezza a causa della "situazione geopolitica". Il 1 agosto, la Russia ha introdotto un nuovo divieto per le esportazioni di carburanti per autotrazione, che durerà fino alla fine dell'anno.