Mediterraneo, 400 migranti in pericolo. L'allarme della Sea Watch

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Di Debora Gandini
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Non si fermano i viaggi della speranza. "Seabird2 ha avvistato un barcone con circa 400 persone a bordo e contattato due navi mercantili nelle vicinanze". A dichiararlo con un tweet l'Ong Sea Watch

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Non si fermano i viaggi della speranza. "Seabird2 ha avvistato un barcone con circa 400 persone a bordo e contattato due navi mercantili nelle vicinanze". A dichiararlo con un tweet l'Ong Sea Watch. "Una di queste ha riportato di essere stata istruita da Malta di fornire carburante. 

Intanto sono sbarcati sulle Isole Canarie 145 migranti soccorsi da tre barconi a Lanzarote mentre una quarantina tra cui donne e bambini nella notte di domenica sono stati fatti sbarcati a Lampedusa. Sulle coste italiane non si fermano gli arrivi e i centri di accoglienza ormai sono quasi al collasso.

Sull’hotspot dell’isola al momento si trovano 1.847 persone, a fronte di una capienza nominale di 400 posti. Nelle ultime 24 ore nel porto di Lampedusa sono arrivate 974 persone, su 26 diverse imbarcazioni, soccorse da Guardia costiera e Guardia di finanza.

"Dopo un'ora di soccorsi ininterrotti, il nostro equipaggio - scrivono su Twitter - ha trovato circa 25 persone in acqua che erano lì già da circa 2 ore. L'equipaggio è riuscito a recuperare 22 sopravvissuti e 2 deceduti". E diversi migranti - 18 secondo quanto riferito dai superstiti alla Polizia - sarebbero dispersi dopo il naufragio. I sopravvissuti, tutti originari di Costa d'Avorio, Guinea, Camerun e Senegal, hanno riferito di essere salpati alle 3 di ieri da Sfax, pagando 3 mila dinari tunisini. Il mezzo usato per la traversata era un barchino in ferro di 7 metri.

Arrivi in aumento nel 2023

Gli sbarchi massicci degli ultimi giorni portano il totale dell'anno a 20.017 arrivi, più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo del 2022 (6.152). Per quanto riguarda i richiedenti asilo - oggetto di una stretta per la protezione speciale - lo scorso anno il 53% delle richieste si chiuso con un diniego.

Numeri sempre troppi alti per quanto riguarda le vittime. I morti ed i dispersi lungo la rotta del Mediterraneo centrale - la più letale - sono 323, secondo il progetto Missing migrants dell'Oim, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni. In tutto il 2022 ne sono stati stimati 1.410.

L'impennata di arrivi - evidenziano i dati del Viminale - si è concentrata in particolare nei tre giorni 9-11 marzo, quando sono giunte ben 4.566 persone. Le nazionalità più rappresentate sono ivoriani (2.410), guineani (2.380) e bengalesi (1.506). I minori non accompagnati sono 1.965. Il totale di immigrati inseriti nel sistema di accoglienza è in continua salita: 109.294 al 28 febbraio; erano 76.967 il 28 febbraio del 2022. In un anno c'è stato quindi un aumento di 32.327 ospiti (+42%). 

La maggior parte dei migranti (74.937) è in centri di accoglienza non gestiti dalla rete Sai, dove vivono invece in 33.244. In 1.113 si trovano negli hotspot. Sul versante delle domande di protezione internazionale, lo scorso anno ne sono state presentate 77.195, a fronte di 217.735 in Germania, 137.505 in Francia e 116.140 in Spagna.

La presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, durante l'apertura dei lavori della plenaria a Strasburgo, ha detto che "Abbiamo un dovere da compiere e una responsabilità, siamo una generazione di politici che non può dimenticare queste tragedie. Non dobbiamo rimanere indifferenti davanti a questi eventi, non possiamo accettare che il Mediterraneo diventi un cimitero", ha aggiunto.

Risorse addizionali per questo articolo • Agenzie Internazionali, ANSA

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