Oman, primo viaggio del presidente siriano Assad dopo lo scoppio della guerra civile

Visita del presidente siriano Assad in Oman
Visita del presidente siriano Assad in Oman Diritti d'autore AP/AP SANA Syria state news agency
Di Debora Gandini
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La visita di Assad, che ha incontrato il sultano Haitham bin Tareq, si è svolta in concomitanza con “contatti segreti volti a estendere l’accordo per l’apertura dei valichi tra Turchia e Siria

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Primo viaggio ufficiale in Oman del presidente siriano Bashar al-Assad dopo oltre un decennio di guerra civile in Siria.

La visita di Assad, che ha incontrato il sultano Haitham bin Tareq, si è svolta in concomitanza con “contatti segreti volti a estendere l’accordo per l’apertura dei valichi tra Turchia e Siria dopo il sisma in cambio della proroga del congelamento delle sanzioni statunitensi”.

Inoltre il vaggio di Assad arriva proprio nel giorno del nuovo sisma e dopo il devastante terremoto del 6 febbraio. Una tragedia per un paese già sofferente e devastato dal lungo conflitto. Condizioni che hanno posto in primo piano la questione dell’invio urgente di aiuti umanitari al governo di Damasco, isolato a livello internazionale, sia dalla comunità occidentale che dagli stessi Paesi arabi dal 2011.

Damasco, dopo l'inizio della guerra civile, fu espulsa dalle diunioni della Lega araba e, eccetto i contatti con gli Emirati, a livello ufficiale è stato un decennio di gelo diplomatico.

Ora, dopo il terremoto, la Siria cerca di ripristinare le relazioni interrotte. Sia il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman al Safadi, che il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al Sisi, hanno telefonato ad Assad per esprimere vicinanza in un momento difficile.

La normalizzazione dei rapporti tra Damasco e Abu Dhabi è in corso da mesi. La scorsa settimana, Assad ha ringraziato gli Emirati per “gli enormi aiuti umanitari” forniti al suo Paese. “Gli Emirati sono stati tra i primi Paesi a schierarsi con la Siria e a inviare ingenti aiuti umanitari”, ha affermato Assad, sottolineando la risposta rapida di Abu Dhabi, “che riflette le profonde relazioni bilaterali”. 

La rielezione di Assad

Il presidente Bashar al-Assad ha prestato giuramento per il suo quarto mandato il 17 luglio del 2021. Più di 600 persone hanno presenziato alla cerimonia nel palazzo presidenziale a Damasco, che l'ha visto giurare sulla Costituzione e sul Corano.

Confermato a seguito di elezioni che l'opposizione non ha esitato a definire "farsa" con il 95,1% dei voti, lo scorso 26 maggio, Assad è al potere dal 2000.

Anche l'Unione europea e altri Stati occidentali non riconoscono il risultato del voto, contrariamente agli alleati Iran e Russia.

La Siria vive da anni uno storico deprezzamento della sua valuta, un'inflazione galoppante e un tasso di povertà che colpisce oltre l'80% dei suoi abitanti, secondo le Nazioni Unite. A pesare più di tutto è la guerra civile, che in oltre dieci anni ha mietuto quasi mezzo milione di vittime.

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