Ucraina: Chernihiv, il sogno dell'elettricità. Tecnici al lavoro giorno e notte: "La luce è vita"

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Di Cristiano Tassinari  & Euronews World
Armi al buio, in Ucraina.
Armi al buio, in Ucraina.   -  Diritti d'autore  Libkos/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.

A causa dei bombardamenti russi, la regione ucraina di Chernihiv è rimasta spesso e frequentemente senza elettricità già da marzo. Quando gli elettricisti riescono a collegare la luce anche solo per qualche minuto, è già una piccola vittoria.

Maksym e Anatolii sono soci. Hanno lavorato insieme durante i blackout a Chernihiv. Ora, 9 mesi dopo, stanno togliendo tutti i resti delle conseguenze dei bombardamenti.

Racconta Maksym Khropatyi, elettricista: 
"Abbiamo messo nuovi cavi e riparato quelli che si potevano aggiustare. Stiamo ricostruendo la linea elettrica, perché era molto danneggiata. L'elettricità non è qualcosa che si prende da un cesto e si porta a casa. Si produce tanto quanto si consuma. Ora, purtroppo, le condizioni sono queste, ma stiamo facendo l'impossibile perché tutto torni alla normalità. La luce è vita".

Screenshot Eurovision
Maksym al lavoro.Screenshot Eurovision

Un video realizzato proprio da Maksym con il cellulare mostra, da una distanza abbastanza ravvicinata, il fumo degli attacchi russi alle linee elettriche di Chernihiv, causando notevoli danni.

Il socio di Maksym, Anatolii Lavrenko, è molto soddisfatto del suo lavoro, anche se c'è ancora molto da fare: 
"Quando c'è elettricità anche solo per cinque minuti, va benissimo! Cosi qualcuno riesce a ricaricare il telefono. Un giorno sono tornato a casa e mio nipote era lì. Guerra o non guerra, aveva bisogno del telefono. E mi fa: "Nonno!", poi mi salta in braccio e mi dice: "Grazie, nonno! C'è la luce!". Ma due minuti dopo si è spenta. Mi è scesa una lacrima".

Screenshot Eurovision
"Voglio regalare l'elettricità a mio nipote!"Screenshot Eurovision

500 generatori in arrivo dal Giappone

Intanto, il gruppo giapponese Rakuten, specializzato nel commercio elettronico, ha donato 500 generatori all'Ucraina. Lo ha annunciato - come riporta il quotidiano "The Kyiv independent" - l'amministratore delegato Hiroshi Mikitani.
I generatori saranno spediti in Ucraina entro la fine dell'anno, per ovviare alle diffuse interruzioni di corrente.
I fondi per la donazione - denominata "Samurai Donation Project" - sono stati forniti personalmente da Mikitani.