L'UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), riunito ad Atene per il 66° meeting dell'industria turistica, delinea due scenari per il 2021. Quello ottimista prevede da luglio un aumento del 66% del turismo, quello meno ottimista parla di ripresa soltanto da settembre. E non è la stessa cosa
Comunque vada, sarà un altro anno difficile per il turismo.
Gli ultimi numeri mostrano, infatti, che gli arrivi di turisti internazionali in Europa sono diminuiti di oltre l'80% nei primi tre mesi del 2021.
Sebbene esista un significativo desiderio di normalità, anche nel viaggiare, i potenziali turisti sono ancora riluttanti a decidere sui viaggi futuri.
Come dare loro torto?
Ma cosa servirebbe per cambiare questa situazione?
UNWTO: "Useremo tutti gli strumenti per rilanciare il turismo"
Spiega Zurab Pololikashvili, Segretario generale di UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo): "Questo è il nostro compito, la nostra responsabilità: per coordinare e collegare tutti i diversi mercati, tutti i diversi paesi, per riavviare e recuperare il turismo il più velocemente possibile. Non vogliamo perdere questa opportunità e vogliamo utilizzare tutti gli strumenti, a partire dalla vaccinazione e dal Green Pass".
"La parola chiave è fiducia"
La giornalista di Euronews, Symela Touchtidou, inviata al 66° Meeting di WTO ad Atene (2-4 giugno 2021), analizza la situazione.
"La chiave per far sì che le persone si sentano di nuovo sicure nel viaggiare è la fiducia. L'Organizzazione Mondiale del Turismo sottolinea la necessità di coordinare e armonizzare i diversi protocolli di sicurezza nel mondo. Il certificato digitale europeo Covid ne è un esempio. L'Organizzazione Mondiale del Turismo sta collaborando con la Commissione europea per usarlo come modello anche per altre zone del mondo".
Commissarione europea: "Il certificato Covid è la prova tangibile dell'Europa che funziona"
Margaritīs Schinas, vice-presidente greco della Commissione europea, appare soddisfatto:
"Il certificato Covid dell'Ue è la prova tangibile che l'Europa può agire con solidarietà e determinazione. Dal primo luglio, il certificato sarà disponibile in tutta l'Unione europea e sarà anche uno standard globale per l'industria del turismo nel suo complesso".
Gli esperti del turismo sostengono che la ripresa dovrebbe essere pianificata a lungo termine e basata sulla sostenibilità del settore e delle comunità locali.
Il ministro greco: "La sostenibilità è anche sociale ed economica"
Harry Theoharis è il ministro del Turismo greco:
"La lezione principale che abbiamo imparato durante la crisi è che la sostenibilità è una nozione complessa. Ha tre dimensioni e spesso ci occupiamo soltanto della parte ambientale. Ma il lato sociale ed economico è venuto prepotentemente alla ribalta durante la pandemia. Ora abbiamo bisogno di trovare il nuovo equilibrio tra queste tre dimensioni".
La ministra portoghese: "La priorità è il turismo tutto l'anno"
In Portogallo sta già accadendo. Il paese ha scelto un percorso di sostenibilità cinque anni fa e gli sforzi stanno già dando i loro frutti.
Rita Marques, Segretaria di Stato portoghese del Turismo:
"La nostra strategia ha diverse priorità, ma si basa soprattutto su un concetto fondamentale: il turismo durante tutto l'anno. È per questo che abbiamo lavorato molto duramente con le industrie degli eventi e con l'industria del golf, al fine di fornire una buona esperienza turistica in Portogallo durante tutto l'anno. Per 365 giorni su 365. Questa è la prima priorità. Seconda priorità: cerchiamo di accogliere i turisti in tutte le zone del paese, e non solo nelle grandi città, non solo nel sud, in Algarve, a Madeira...".
I due scenari: ripresa a luglio o a settembre?
L'Organizzazione Mondiale del Turismo ha delineato due scenari per il 2021.
Quello ottimista prevede da luglio un aumento del 66% degli arrivi internazionali rispetto ai minimi storici dello scorso anno. L
o scenario meno ottimista prevede, viceversa, una ripresa soltanto da settembre,
E, in questo caso, sarebbe sicuramente troppo tardi per salvare la stagione.