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Paesi Bassi, Wilders minaccia la crisi di governo e chiede il rimpatrio di 10mila rifugiati siriani

Il deputato olandese Geert Wilders all'aeroporto di Schiphol, vicino ad Amsterdam, lunedì 9 settembre 2024.
Il deputato olandese Geert Wilders all'aeroporto di Schiphol, vicino ad Amsterdam, lunedì 9 settembre 2024. Diritti d'autore  Peter Dejong/ AP
Diritti d'autore Peter Dejong/ AP
Di يورونيوز
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Geert Wilders alza il tono contro l’immigrazione: il leader dell’estrema destra olandese chiede di chiudere le frontiere ai richiedenti asilo e rimpatriare 10.000 siriani. “Se non cambia nulla, il PVV lascerà il governo"

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In una nuova e pesante accelerazione della sua linea dura sull'immigrazione, il leader del Partito della libertà olandese (Pvv), Geert Wilders, ha dichiarato che il suo partito intende spingere per la chiusura totale delle frontiere ai richiedenti asilo entro poche settimane, con una minaccia esplicita: in caso contrario, il PVV si ritirerà dalla coalizione di governo.

“La nostra pazienza è finita. Gli elettori ci hanno dato un mandato chiaro e pretendono risultati immediati, soprattutto su asilo e immigrazione”, ha dichiarato Wilders in una conferenza stampa che ha scosso il già fragile equilibrio politico dell’Aia.

Obiettivo: rimpatrio dei siriani e stop ai centri d’accoglienza

Tra le proposte annunciate da Wilders figura un pacchetto di misure drastiche: chiusura dei centri di accoglienza, rimpatrio immediato di 10.000 rifugiati siriani, blocco del ricongiungimento familiare e divieto di costruzione di nuove strutture per i richiedenti asilo. “Coloro che abusano del diritto d’asilo devono essere espulsi" ha detto.

La maggior parte della Siria oggi è sicura”, ha affermato, citando esempi di Paesi europei, come la Germania, dove misure simili sarebbero già in atto. Wilders ha inoltre chiesto che vengano espulsi tutti i migranti condannati per reati sessuali o violenti.

Le norme Ue e gli obblighi internazionali

Le richieste del leader del Pvv si scontrano, però, con i vincoli legali internazionali. Secondo esperti e giuristi, molte delle proposte di Wilders violano convenzioni europee e internazionali sui diritti umani, che vietano la deportazione forzata di rifugiati verso Paesi dove potrebbero subire persecuzioni.

Alcune delle misure invocate dal Pvv richiederebbero una revisione radicale della partecipazione dei Paesi Bassi agli accordi Ue, spingendo il Paese verso un possibile isolamento giuridico e politico.

Una pressione crescente sulla coalizione

La dichiarazione di Wilders arriva in un momento in cui la coalizione di governo è ancora in fase di consolidamento. Dopo mesi di negoziati, l’estrema destra è entrata per la prima volta in una posizione centrale nella politica olandese, e la retorica incendiaria del Pvv sta mettendo alla prova la tenuta dell’alleanza.

Abbiamo fatto abbastanza concessioni. È ora di un vero cambiamento in questo Paese”, ha detto Wilders, lasciando intendere che la permanenza del Pvv al governo dipende da un’azione immediata sull’immigrazione.

Il nuovo fronte aperto da Wilders rischia di polarizzare ulteriormente il dibattito europeo sull’asilo e l’accoglienza. Le sue parole hanno già attirato critiche da parte di forze politiche e organizzazioni per i diritti umani nei Paesi Bassi e all’estero.

Mentre l’Ue tenta faticosamente di trovare un equilibrio tra solidarietà e controllo delle frontiere, l’approccio del Pvv rischia di innescare un precedente per altri movimenti populisti del continente, proprio alla vigilia delle elezioni europee.

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