Nel Regno Unito l'inflazione galoppa ancora. Perché?

Explainer: perché l'inflazione nel Regno Unito viaggia ancora a doppia cifra
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Di Sophia Khatsenkova
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Incidono diversi fattori, come la mancanza di innovazione e flessibilità nel mondo del lavoro. La Brexit fa la sua parte

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La Banca d'Inghilterra ha aumentato i tassi d'interesse del Regno Unito dello 0,25%, portandoli al 4,5%, il livello più alto dal 2008. Ridurre l'inflazione nel Paese è diventato quanto mai urgente, soprattutto dopo che a marzo di quest'anno la crescita dei prezzi si è attestata nuovamente sulla doppia cifra, registrando un 10,1%.

L'obiettivo è ridurla al 2%, ma il tasso di inflazione attuale è cinque volte più grande, il più alto tra le principali economie europee.

Regno Unito e Unione europea sono stati entrambi colpiti dalla pandemia e dagli effetti dell'invasione russa dell'Ucraina, ma l'economia dei Ventisette ha registrato un aumento dei prezzi medio dell'8,3% a marzo

Jacob Kirkegaard, economista del German Marshall Fund, ci ha spiegato il perché di questa differenza.

"Non c'è dubbio che il Regno Unito abbia un vero e proprio problema di inflazione, ma credo che tutto questo debba essere attribuito fondamentalmente a tre ragioni principali", ha spiegato.

Primo, "l'economia britannica ha avuto per molti anni livelli di produttività molto bassi", ha detto Kirkegaard, precisando che "un'economia con alti livelli di produttività e innovazione può dare luogo a un aumento dei salari e ad altri effetti senza che ci siano pressioni sui prezzi". Ma questo "non è il caso del Regno Unito", ha aggiunto.

In secondo luogo, il Regno Unito "soffre di un mercato del lavoro poco flessibile, visto che in alcune parti del Paese si registra una notevole carenza di manodopera". Non da trascurare "è il numero significativo di cittadini europei che stanno lasciando il mercato britannico dopo la Brexit".

Terzo, "la stessa Brexit ha provocato la rottura di tutti i flussi commerciali tradizionali che il Regno Unito aveva con il resto d'Europa", ha sottolineato l'economista.

Ma perché le altre economie europee sono riuscite a mantenere tassi di inflazione più bassi?

Il motivo principale, spiega Kirkegaard, sta nel fatto che "alcuni governi dell'Unione europea hanno attuato diverse misure di controllo dei prezzi dell'energia, ma non tutti in effetti lo hanno fatto".

Fallito l'obiettivo stabilito lo scorso febbraio di portare la crescita dei prezzi al 3,9%, ora la Banca d'Inghilterra ha cambiato piano. Il nuovo target è un'inflazione pari al 5,1% entro la fine dell'anno.

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