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Bruxelles: chi farà parte della prossima Commissione europea?

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alle prese con la scelta dei commissari
La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alle prese con la scelta dei commissari Diritti d'autore Euronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

I membri dell'Ue hanno tempo fino al 30 agosto per proporre i propri candidati per l'esecutivo europeo: Euronews vi presenta gli europarlamentari che potrebbero ottenere un incarico a Bruxelles

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I 27 hanno trovato un'intesa su chi ricoprirà gli incarichi di vertice, ma chi farà parte della Commissione Ue per i prossimi cinque anni? Euronews vi presenta i volti che potrebbero influenzare la politica europea.

La settimana scorsa la tedesca Ursula von der Leyen ha ottenuto l'approvazione degli eurodeputati per un secondo mandato come presidente della Commissione europea e ora deve costruire la sua squadra di commissari.

Come i ministri di un governo nazionale, a ciascuno di loro viene affidato un mandato politico specifico, dalla politica commerciale, la migrazione o la gestione del bilancio dell'Ue. Von der Leyen può scegliere come progettare e assegnare i portafogli ministeriali, inclusi alcuni nuovi, come quello della difesa e degli alloggi.

Sebbene von der Leyen abbia chiesto di presentare le candidature formali entro la fine di agosto, molti nomi sono già stati annunciati o trapelati: la maggior parte dei leader sembra ignorare la sua richiesta di proporre candidati sia uomini che donne per garantire l'equilibrio di genere.

La lista completa dei candidati sarà presentata al Parlamento europeo in autunno e ognuno di loro sarà esaminato da commissioni specializzate prima che gli eurodeputati votino se approvare la lista nel suo complesso.

Ecco una lista dei candidati che ciascun Paese potrebbe inviare a Bruxelles e gli incarichi che puntano ad ottenere.

Austria

L'accordo di coalizione di governo consente al Partito Popolare Austriaco (ÖVP) di centro-destra di scegliere un commissario, anche se i Verdi, partner della coalizione, hanno messo in dubbio che ciò sia ancora valido dopo le dimissioni del primo ministro Sebastian Kurz.

L'ÖVP sembra preferire l'attuale ministro delle Finanze Magnus Brunner e il ministro delle Politiche europee Karoline Edtstadler. I Verdi hanno proposto Othmar Karas dell'ÖVP, già vicepresidente del Parlamento europeo.

A Bruxelles si vocifera che all'Austria potrebbe essere affidata l'agricoltura, che von der Leyen vorrebbe affidare a un membro del Partito Popolare Europeo, di cui anche lei fa parte. In alternativa all'Austria potrebbe andare il portafoglio dei servizi finanziari.

Belgio

Dopo le elezioni federali di giugno il Belgio sta cercando di formare il proprio governo, che potrebbe esserlo da una coalizione di cinque partiti. Le posizioni di vertice, tra cui quella di commissario europeo, saranno probabilmente concordate nell'ambito di questi colloqui.

Secondo fonti bene informate il partito principale, Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA), ha già usato la maggior parte della sua leva per rivendicare la premiership, quindi il ruolo nell'Ue potrebbe andare a un partner minore, molto probabilmente il centrista Movimento Riformista (MR).

Tra i potenziali candidati del MR figurano il commissario in carica Didier Reynders e Sophie Wilmès, ex primo ministro e ora europarlamentare. Se la scelta dovesse andare al partito socialista fiammingo Vooruit, il nome probabile sarebbe quello del ministro della Sanità belga Frank Vandenbroucke.

Il probabile portafoglio dipende dal candidato: Economia nel caso sia Reynders, Affari esteri nel caso sia Wilmès, Sanità nel caso sia Vandenbroucke.

Bulgaria

La Bulgaria è in crisi politica dopo che a inizio mese l'ultimo tentativo di formare un governo di minoranza guidato dal partito di centro-destra GERB è fallito. Questo avvicina la Bulgaria a un'altra tornata elettorale, allontanando le discussioni sui commissari Ue o sui loro portafogli.

Iliana Ivanova è l'attuale commissario per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù. Ha sostituito Mariya Gabriel, che si è dimessa nel maggio 2023 per assumere il compito di formare un nuovo governo di coalizione.

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Croazia

Diverse fonti hanno dichiarato a Euronews che l'attuale vicepresidente della Commissione Dubravka Šuica conserverà un incarico nell'esecutivo europeo. Di recente ha scelto di rimanere come commissario per la Democrazia e la Demografia, nonostante l'opportunità alternativa di ricoprire il ruolo di europarlamentare dopo le elezioni di giugno.

I diplomatici dell'Ue sostengono che Šuica sia una potenziale candidata per la sanità, anche se in un recente post su X sembra aver espresso interesse per la questione degli alloggi.

Cipro

Il candidato non è ancora noto e il commissario in carica Stella Kyriakides ha annunciato che non si ripresenterà.

Un diplomatico dell'Ue ha confermato a Euronews che Cipro è interessato al nuovo commissario per il Mediterraneo.

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Repubblica Ceca

In un post su X il primo ministro Petr Fiala ha annunciato che il suo governo ha "approvato all'unanimità" il ministro dell'Industria e del Commercio Jozef Síkela come candidato commissario ceco.

Síkela è noto a Bruxelles per il suo ruolo chiave durante la presidenza ceca, quando ha ottenuto un accordo su un tetto al prezzo del gas per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, dopo aver notoriamente detto che avrebbe "convocato tutte le riunioni del Consiglio Energia necessarie".

Sembra che la Repubblica Ceca abbia ignorato la richiesta della von der Leyen di proporre candidati sia uomini che donne, ma si dice che anche la nuova europarlamentare Danuše Nerudová sia in corsa.

In un altro post su X Fiala ha chiesto un incarico che rifletta il posto della Repubblica Ceca al "centro dell'Europa". L'esperienza negoziale di Síkela potrebbe renderlo un candidato forte per l'energia o il commercio.

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Danimarca

Non è ancora confermato ma i diplomatici dell'Ue suggeriscono che la proposta della Danimarca potrebbe essere il socialista Dan Jørgensen, ministro per la politica climatica e lo sviluppo globale.

Fino al 2013 è stato vicepresidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, ed è stato indicato per un portafoglio legato al clima.

Estonia

Il Consiglio europeo ha già nominato il primo ministro Kaja Kallas per ricoprire il ruolo di alto diplomatico dell'Ue, formalmente noto come Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza, anche se la nomina è soggetta alla conferma del Parlamento europeo.

Quando era Primo Ministro, Kallas è stata una delle voci più forti nel condannare l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, spingendo per sanzioni e sostegno militare.

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Finlandia

Il primo ministro Petteri Orpo ha confermato a giugno che il candidato finlandese a commissario è l'europarlamentare Henna Virkkunen. Virkkunen è entrata a far parte del Parlamento europeo nel 2014 dopo aver ricoperto vari ruoli nel governo finlandese, tra cui quello di Ministro dell'Istruzione, della Pubblica Amministrazione e dei Trasporti.

La sicurezza è una priorità, ma i diplomatici esprimono anche una preferenza per qualcosa legato alla competitività. Come eurodeputato, Virkunnen si è occupato di questioni legate ai trasporti, all'energia e al digitale.

Francia

Il presidente Emmanuel Macron ha confermato la sua intenzione di ricandidare il commissario in carica Thierry Breton il 27 giugno, secondo quanto riportato da Le Monde. Da allora, Macron è stato sconfitto alle elezioni parlamentari, l'instabilità politica in Francia e un cambio di primo ministro potrebbero ancora portare alla presentazione di un nuovo nome.

Breton è stato in precedenza amministratore delegato della società tecnologica Atos e ministro dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria. Alcuni suggeriscono che potrebbe essere riconfermato come commissario per il mercato interno, ruolo che ricopre dal 2019.

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Germania

Nominata dai leader dell'Ue ed eletta con voto segreto dai legislatori del Parlamento europeo, Ursula von der Leyen è il primo membro del Collegio confermato ufficialmente e ricoprirà il ruolo di Presidente.

Grecia

Il vicepresidente uscente della Commissione Margaritis Schinas è considerato da alcuni la scelta del primo ministro Kyriakos Mitsotakis, mentre altri sostengono che le probabilità per l'ex presidente del Comitato delle Regioni dell'UE Apostolos Tzitzikostas stanno migliorando. Ad Atene si dice che il ministro dell'Interno Niki Kerameus sia il probabile candidato donna.

Mitsotakis ha svolto un ruolo essenziale nell'assicurare un secondo mandato alla von der Leyen e potrebbe aspettarsi in cambio un portafoglio chiave. In diverse interviste, ha parlato di puntare a un portafoglio economico o legato alla difesa. Anche Tzitzikostas potrebbe essere una buona scelta per la politica di coesione.

Ungheria

Lunedì Viktor Orbán ha confermato la candidatura dell'attuale commissario europeo per l'Allargamento e le Politiche di vicinato Oliver Várhelyi.

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I diplomatici dell'Ue riferiscono che Budapest spera ancora di ottenere il portafoglio per l'Allargamento e la politica di vicinato, anche se è raro che un Paese mantenga la stessa persona nello stesso incarico.

L'Irlanda

Michael McGrath è il candidato del governo irlandese a commissario. È stato ministro delle Finanze dal dicembre 2022 al giugno 2024, e in precedenza ministro della Spesa pubblica. McGrath ha contribuito alla creazione del fondo sovrano irlandese che utilizza le imposte sulle società del Paese per ridurre le tasse universitarie, le bollette energetiche e i costi degli asili nido. È probabile che l'Irlanda cerchi un portafoglio incentrato sull'economia, come i servizi finanziari.

Italia

Un nome spesso citato è quello del ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, attualmente responsabile del Fondo per la ripresa e la resilienza dell'Italia. Fitto è un nome già noto in Europa, essende l'ex presidente del gruppo di destra Ecr. In alternativa la scelta potrebbe ricadere su Elisabetta Belloni, direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Fitto potrebbe essere adatto al portafoglio ambito dell'Italia, che comprenderebbe la politica di coesione - la gestione di un terzo del bilancio dell'Ue -, la supervisione del fondo di ripresa e resilienza del blocco e la gestione del piano di von der Leyen per ridurre gli oneri amministrativi. In caso contrario, potrebbe essere un portafoglio alimentare (che comprende l'agricoltura e la sicurezza alimentare) o l'industria.

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Lettonia

La Lettonia ha scelto di inviare a Bruxelles la stessa persona, il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, attualmente responsabile per il commercio e l'economia.

Il Paese cercherà probabilmente un portafoglio economico legato alla competitività o alla crescita. Ma Dombrovskis potrebbe anche contribuire alla ricostruzione economica dell'Ucraina, data la sua vicinanza alla questione, o a qualcosa legato alla sicurezza dell'Ue.

Lituania

Secondo i media lituani il ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis è il probabile candidato. Se così fosse, probabilmente cercherebbe un ruolo di politica estera, come l'allargamento o la difesa. Ha il sostegno pubblico di Manfred Weber, leader del PPE.

Lussemburgo

In Lussemburgo sono stati fatti due nomi: in base all'accordo di coalizione tra il Partito cristiano-sociale (CSV) e il Partito democratico (DP), l'eurodeputato Christophe Hansen sarebbe la scelta ufficiale per sostituire l'attuale commissario lussemburghese per l'Occupazione e gli Affari sociali, Nicolas Schmit, il principale candidato dei socialisti alle recenti elezioni europee.

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Hansen ha esperienza nelle commissioni del Parlamento europeo per il commercio internazionale, l'occupazione e gli affari sociali, i trasporti e il turismo. Ma i diplomatici dell'Ue hanno anche suggerito che Hansen potrebbe ottenere l'agricoltura, che von der Leyen vuole affidare al Partito Popolare Europeo.

Malta

Il primo ministro Robert Abela ha confermato la scelta di Malta per la Commissione europea: Glenn Micallef. Si tratta dell'ex capo di gabinetto del premier e sarà il primo non politico a diventare commissario di Malta.

In un'intervista ai media maltesi in cui ha confermato la scelta, Abela ha spiegato di aver voluto evitare di scegliere qualcuno del suo governo perché "il Paese ha bisogno di un lavoro mirato nei ministeri".

In precedenza Abela aveva scelto il ministro della Salute Chris Fearne, ma Fearne è ora sotto processo per uno scandalo di corruzione che riguarda la privatizzazione degli ospedali. Dopo la decisione giudiziaria iniziale Fearne ha ritirato la sua candidatura all'Ue, pur sostenendo la sua innocenza.

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Paesi Bassi

Il primo ministro olandese Dick Schoof ha optato per la via sicura e ha deciso di riconfermare l'attuale commissario Wopke Hoekstra. "Questo dà ai Paesi Bassi un candidato forte per un portafoglio sostanziale", ha dichiarato Schoof in un post su X.

Il partito cristiano-democratico di Hoekstra non è più al governo, ma nessun altro partito ha presentato un candidato. È probabile che i Paesi Bassi cerchino una carica legata alle finanze, al commercio o all'economia.

Polonia

Il ministro degli Esteri Radosław Sikorski si era già detto in passato in cerca di un incarico di vertice a Bruxelles. Ma il ruolo diplomatico principale è stato affidato a Kallas, e non è chiaro se lascerebbe il suo ruolo di governo per una posizione minore come quella di commissario alla difesa. Alcuni media hanno anche indicato Piotr Serafin per un posto legato alla politica energetica. Serafin è attualmente ambasciatore della Polonia presso l'Ue e in precedenza è stato capo dello staff del primo ministro Donald Tusk quando era a capo del Consiglio europeo.

Portogallo

Miguel Poiares Maduro, ex ministro dello Sviluppo regionale, è la prossima scelta del Portogallo come commissario per la ricerca, l'innovazione e la scienza, una carica che il Paese ha ricoperto in passato. Potrebbe anche essere candidato per l'agricoltura. Poiares Maduro è legato al PSD di centro-destra, che fa parte del Partito Popolare Europeo di von der Leyen.

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Romania

Il Presidente Klaus Iohannis è stato precedentemente indicato come candidato alla guida della Commissione europea e si è anche proposto per il posto di vertice della Nato. Ma non è chiaro se lascerebbe Bucarest per una posizione minore, dato che potrebbe far precipitare le elezioni anticipate.

Tra gli altri nomi circolano quelli degli eurodeputati Siegfried Mureşan, candidato a commissario nel 2019, e Mihai Tudose, potente politico della contea di Tulcea.

La scelta di Tudose consentirebbe a von der Leyen di rafforzare la rappresentanza del centro-sinistra nel suo collegio, il che potrebbe rivelarsi fondamentale quando cercherà di ottenere i voti dei 136 socialisti del Parlamento in autunno.

Ciolacu, alle prese con le elezioni di novembre, potrebbe cercare di sostenere che gli basterebbe nominare un uomo dopo gli ultimi due commissari donne. Il primo ministro romeno ha espresso l'intenzione di negoziare per un portafoglio economico.

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Slovacchia

Il presidente Peter Pellegrini ha confermato che riconfermerà Maroš Šefčovič per un quarto mandato come commissario. Da quando è entrato a far parte della Commissione, Šefčovič, diplomatico di carriera già ambasciatore della Slovacchia presso l'Ue, ha assunto qualsiasi incarico gli sia stato affidato, dalle risorse umane alla politica digitale, dal cambiamento climatico alla Brexit.

Come molti altri, la Slovacchia sarebbe probabilmente più interessata a uno dei temi politici più importanti del mandato, come la competitività, l'industria, l'energia o il green deal. Ma si dice che Pellegrini sia alla ricerca di un portafoglio economico forte.

Slovenia

Tomaž Vesel, già presidente della Corte dei Conti nazionale, sarà la scelta della Slovenia. È stato annunciato come candidato dal Primo Ministro Robert Golob prima delle elezioni europee.

Ad aprile Golob ha espresso la sua preferenza per alcuni portafogli, come democrazia, concorrenza, bilancio o servizi finanziari.

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Spagna

Teresa Ribera, uno dei ministri più influenti del governo di Pedro Sánchez, è la candidata ufficiale per un posto nel Collegio dei commissari: Madrid vuole qualcosa in cambio per rinunciare a un pezzo così importante del suo esecutivo.

Il governo a guida socialista intende negoziare per ottenere un vicepresidenza di peso nell'esecutivo Ue: quella responsabile per il Green Deal, l'energia e l'ambiente. Per i sostenitori ciò si adatta all'attuale portafoglio di Ribera e alla precedente responsabilità per la riforma del mercato dell'elettricità dell'Ue.

Svezia

Il governo svedese ha annunciato che Jessika Roswall diventerà il primo commissario europeo svedese di centro-destra dopo avere rivestito per meno di due anni l'incarico di ministro per gli Affari europei e la cooperazione nordica. Laureata in legge, Roswall è stata anche membro del Parlamento, dove si è occupata di questioni fiscali e di politica dei consumatori.

Quando a luglio è stata annunciata come candidata, Roswall ha parlato di questioni importanti sia per la Svezia che per l'Ue, come la guerra in Ucraina, la competitività, il clima e la criminalità.

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