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Ue, solo rappresentanti minori al vertice ungherese dei ministri dell'Interno

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán Diritti d'autore Geert Vanden Wijngaert/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Geert Vanden Wijngaert/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Rita Kónya
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Molti Stati membri hanno boicottato l'evento informale organizzato dalla presidenza di turno ungherese del Consiglio dell'Unione europea a Budapest inviando rappresentanti di grado inferiore, come segretari di Stato o viceministri

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È iniziato a Budapest il vertice informale di due giorni dei ministri della Giustizia e degli Affari interni dell'Ue. Ma l'incontro, come altri eventi informali organizzati negli ultimi giorni dalla presidenza ungherese del Consiglio dell'Unione europea, è stato boicottato da diversi Stati membri con un livello inferiore di rappresentanza.

Alcuni dei politici presenti non hanno voluto commentare la mossa, mentre altri l'hanno definita una semplice espressione di opinione. “Penso che sia una reazione all'attività esterna dell'Ungheria, forse a volte non adeguata al quadro europeo. Alcuni Paesi hanno inviato politici di livello inferiore, altri hanno inviato ministri, non dico che sia un boicottaggio ma una sorta di espressione di un'opinione da parte degli Stati membri”, ha dichiarato il viceministro dell'Interno lituano Arnoldas Abramavičius.

"Non ho commenti da fare, sono la segretaria di Stato francese, rappresento il mio ministero, il signor Gérald Darmanin, sono qui solo perché siamo europei”, ha commentato invece Sabrina Agresti-Roubache.

Non è una novità che uno Stato membro sia rappresentato solo a livello di segreteria di Stato, ma se questa prassi dovesse diventare un fenomeno "di massa", minerà senza dubbio il prestigio della presidenza ungherese, che a novembre dovrebbe ospitare la riunione del Consiglio europeo a Budapest.

Il ministro degli Interni ungherese Sándor Pintér ha commentato il vertice e la scarsa partecipazione dicendosi comunque soddisfatto. "Il fatto è che ogni Stato membro ha partecipato all'incontro informale, tutti erano rappresentati. A volte come prima linea, a volte come seconda, ma anche il secondo gruppo di giocatori può giocare in maniera eccellente. Sono tutti esperti altamente qualificati, molto ben preparati per questo incontro, che è stato un incontro piuttosto costruttivo che ha contribuito alla sicurezza nell'Ue", ha detto Pintér.

Dopo l'incontro Pintér ha sottolineato che i partecipanti hanno convenuto che senza la cooperazione la sicurezza dell'Ue non può essere garantita e che le sfide devono essere affrontate più rapidamente. “Per far sì che i controlli alle frontiere si svolgano senza intoppi, ogni Stato membro deve avere il sistema pronto a funzionare correttamente. Questo migliorerà significativamente la sicurezza interna", ha detto il ministro.

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