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Gaza, von der Leyen al Parlamento Europeo: stop allo spargimento di sangue nella Striscia

Ursula von der Leyen ha ricevuto la fiducia giovedì dal Parlamento Europeo per un altro mandato di 5 anni alla guida della Commissione Europea
Ursula von der Leyen ha ricevuto la fiducia giovedì dal Parlamento Europeo per un altro mandato di 5 anni alla guida della Commissione Europea Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Jean-Francois Badias/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Méabh Mc Mahon
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Ad alcuni eurodeputati l'intervento è suonato come un cambiamento rispetto alla posizione tenuta finora dalla presidente della Commissione sul conflitto in Medio Oriente. Ma non a tutti: quattro liberali irlandesi hanno votato contro per via di Gaza

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Nel discorso al Parlamento Europeo a Strasburgo, che ha preceduto la conferma a presidente della Commissione, Ursula von der Leyen ha chiesto uno stop immediato allo "spargimento di sangue" in corso a Gaza.

“Voglio essere molto chiara: lo spargimento di sangue a Gaza deve finire ora. Troppi bambini, donne e civili hanno perso la vita a causa della risposta di Israele al brutale terrorismo di Hamas", ha detto von der Leyen nel suo intervento davanti agli eurodeputati giovedì mattina.

"La popolazione di Gaza non lo può più sopportare" ha aggiunto, "l'umanità non può più sopportarlo”.

Il dietrofront di von der Leyen sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza

Al decimo mese di guerra a Gaza, le parole della presidente sono suonate come una novità alle orecchie di molti. Ursula von der Leyen è stata spesso criticata, infatti, per le sue dichiarazioni e posizioni favorevoli a Israele.

Quattro eurodeputati irlandesi del gruppo liberale Renew Europe hanno votato contro la rielazione di von der Leyen, dissociandosi dal proprio gruppo, in disaccordo con la linea tenuta della Commissione sul conflitto in Medio Oriente, soprattutto dal 7 ottobre.

"Ho letto il suo programma, ho ascoltato i suoi interventi alle riunioni del nostro gruppo", ha commentato a Euronews l'eurodeputato irlandese, Barry Andrews.

"Purtroppo non ho sentito abbastanza da farmi pensare a un cambiamento di politica, in particolare su Gaza. E non abbiamo sentito nulla sulle sanzioni, sulla violenza dei coloni nè sulla Corte internazionale di giustizia o sulle richieste di un mandato di arresto presso la Corte penale internazionale. Abbiamo fatto degli sforzi per ottenere delle risposte, ma non sono arrivate", ha proseguito Andrews.

Andrews ha detto di avere ricevuto migliaia di lettere dai suoi elettori su questo tema. Ma l'Ue e gli Stati Membri in seno al Consiglio Europeo rimangono profondamente divisi sul conflitto israelo-palestinese, il che potrebbe spiegare la politica attendista della Commissione Europea.

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