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Parlamento europeo, quali saranno i Paesi più influenti nelle coalizioni? L'analisi di Euronews

Eurodeputati al Parlamento europeo
Eurodeputati al Parlamento europeo Diritti d'autore AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Jack Schickler
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

In attesa di capire come sarà il nuovo Parlamento europeo dopo le elezioni di giugno, l'analisi di Euronews è in grado di mostrare già chi avrà più influenza a Strasburgo

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Sembra ancora presto per parlare di come sarà il nuovo Parlamento europeo, eppure è già chiaro quali delegazioni di quali Paesi domineranno i principali blocchi politici. L'analisi di Euronews mostra come la delegazione tedesca sia la più importante con il gruppo più grande del blocco, il Partito Popolare Europeo (Ppe) di Ursula von der Leyen, ma domini anche con il piccolo partito dei Verdi.

L'Italia avrà un'influenza significativa sui socialisti di centro-sinistra e sul movimento di destra dei Conservatori e Riformisti (Ecr) dopo la vittoria di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e il buon risultato del Partito Democratico.

La Francia si distingue per la sua assenza dalle principali coalizioni paneuropee che determinano il flusso di fondi e di potere nel Parlamento. I gruppi più grandi - e le delegazioni nazionali al loro interno - possono aspettarsi di ottenere per primi posizioni di rilievo come la presidenza di commissioni.

Complessivamente, l'analisi di Euronews assegna tutti i principali partiti, tranne poche decine dei 720 eurodeputati, a uno dei sette principali raggruppamenti politici che probabilmente emergeranno dai colloqui che si svolgeranno nelle prossime settimane.

Il partito francese dei Repubblicani avrà solo sei eurodeputati nel Ppe, quello di centro-destra di Charles de Gaulle e Nicolas Sarkozy sta attualmente implodendo dopo che la sua leadership ha cercato di trovare un accordo con l'estrema destra alle elezioni parlamentari nazionali.

La scorsa settimana il presidente dei Repubblicani Eric Ciotti è stato espulso dopo il suo annuncio a sorpresa di un accordo con il Rassemblement National (Rn) alle prossime elezioni.

La lista centrista del presidente Emmanuel Macron ha ottenuto 13 legislatori dell'Ue, diventando così dominante all'interno del gruppo liberale Renew, Macron è però stato sconfitto alle europee dalla lista di Marine Le Pen, costringendolo a indire nuove elezioni.

Al contrario, i risultati rappresentano una buona notizia per la Polonia, che può vantare 23 eurodeputati nel Ppe e 20 nell'Ecr.

I risultati daranno probabilmente un'ulteriore spinta all'influenza di Varsavia nell'Ue, mentre le leadership di Berlino e Parigi stanno ancora facendo i conti con le sconfitte elettorali.

Nuovo Parlamento Ue: ancora tutto da definire

Mentre i seggi delle elezioni europee si sono chiusi domenica, molto resta ancora da definire. I gruppi dell'Ue non hanno ancora deciso formalmente la loro composizione, il che potrebbe significare la creazione di nuove alleanze o l'eliminazione di partner problematici.

Renew Europe si appresta a decidere se mantenere o meno i quattro eurodeputati del partito VVD di Mark Rutte, entrato in modo controverso in una coalizione con l'estrema destra olandese.

I cinque legislatori olandesi e tedeschi del partito paneuropeo Volt potrebbero scegliere di continuare a sedere con i Verdi, oppure optare per Renew. (Nei grafici qui sopra non sono indicati né l'uno né l'altro).

Nuovo Parlamento Ue: al momento domina l'incertezza

Al momento c'è particolare incertezza sul modo in cui alcuni partiti estremi potrebbero coalizzarsi.

I 30 politici del Rassemblement National costituiscono il più grande partito singolo del Parlamento europeo e potrebbero crescere ancora di più se si unissero alla manciata del partito francese Reconquest, in polemica con il suo stesso leader.

Probabilmente dominerebbero qualsiasi raggruppamento di estrema destra - alcuni sperano che potrebbero anche includere Fidesz, il partito di Viktor Orban, sempre più autoritario, o il polacco Diritto e Giustizia.

Anche se numericamente la destra radicale può vantare più di cento eurodeputati, non è chiaro se questo si tradurrà in un supergruppo estremista o se avrà accesso a posizioni influenti all'interno dell'amministrazione parlamentare. Ci sono significative differenze di opinione tra Varsavia e Budapest su questioni politiche chiave come l'Ucraina.

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Allo stesso modo i circa 60 eurodeputati della sinistra dell'europarlamento devono ancora decidere come riunirsi. Ci sono alcune importanti delegazioni di sinistra in cerca di una casa, tra cui un'alleanza guidata dalla tedesca Sahra Wagenknecht, il Movimento Cinque Stelle italiano e il partito Smer del primo ministro slovacco Robert Fico, quest'ultimo recentemente sospeso dal gruppo socialista.

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