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Elezioni europee: voto anticipato in Portogallo e Malta, le differenze tra i vari Paesi

Seggio elettorale in Portogallo
Seggio elettorale in Portogallo Diritti d'autore Manuel Ribeiro / Euronews
Diritti d'autore Manuel Ribeiro / Euronews
Di Saskia O'Donoghue
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

In due Stati membri gli elettori hanno potuto già esprimere la loro preferenza recandosi in anticipo alle urne. In altri il voto si può inviare per corrispondenza. Ecco le differenze principali tra i Paesi dell'Ue

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Tra il 6 e il 9 giugno, circa 350 milioni di persone in 27 Stati membri dell'Unione europea saranno chiamati a eleggere 720 membri del Parlamento europeo.

Sebbene il Parlamento che verrà eletto rappresenterà tutti i membri del blocco, ogni Paese vota in modo leggermente diverso, e questo è particolarmente evidente quest'anno. (Qui tutto quello che c'è da sapere sul voto in Italia).

I diversi metodi di voto nei Paesi europei

Nonostante ogni Stato utilizzi il sistema di rappresentanza proporzionale, il che significa che la quota di voti di un partito si riflette sul suo numero di seggi, ogni singolo Paese utilizza una propria variante.

Diciannove Paesi utilizzano il sistema del voto preferenziale, in cui gli elettori possono esprimere la loro preferenza per uno o più candidati. In alcuni dei Paesi che utilizzano questo metodo, tra cui l'Italia, la Polonia, i Paesi Bassi e i Paesi nordici, gli elettori possono cambiare solo la posizione dei candidati in una singola lista. In altri, invece, possono scegliere candidati da liste diverse.

Workers push boxes full of voting ballots and election materials as they are prepared to be shipped to polling stations at the Inni Group in Kortrijk, Belgium on Wednesday
Workers push boxes full of voting ballots and election materials as they are prepared to be shipped to polling stations at the Inni Group in Kortrijk, Belgium on WednesdayVirginia Mayo/The AP

Alla fine, i candidati che ottengono il maggior numero di voti di preferenza vincono i seggi.

Il voto a lista chiusa è preferito da sei Paesi, tra cui Germania, Francia e Spagna. In questi Paesi gli elettori possono votare solo per una lista di partito e non possono modificare l'ordine dei candidati del partito nella lista.

L'ultimo metodo è il sistema del voto singolo trasferibile, utilizzato da Malta e Irlanda. In questo caso, gli elettori classificano i candidati in ordine di preferenza e l'eurodeputato viene scelto una volta raggiunta una certa soglia di voti.

I voti rimanenti vengono successivamente trasferiti al candidato successivo preferito dall'elettore per aiutarlo a superare il traguardo e potenzialmente a conquistare un seggio.

Nell'arco di quattro giorni, la stragrande maggioranza dei Paesi dell'Unione europea esprimerà tutti i propri voti, ma in due Paesi il voto anticipato è entrato in vigore per la prima volta.

Come funziona il voto anticipato in Portogallo

Molti portoghesi si sono recati alle urne già domenica con una settimana di anticipo. Durante le elezioni del 2019 era stato registrato il peggior tasso di astensione del Paese.

Quell'anno, circa il 68,6 per cento degli aventi diritto non ha votato, il tasso peggiore da quando il Paese è entrato a far parte dell'Unione europea nel 1986. Per mettere questo dato in prospettiva, il tasso in tutta Europa è più vicino al 50 per cento.

Quest'anno, i legislatori portoghesi hanno cercato di invertire la tendenza, consentendo a tutti i cittadini, non solo ai tradizionali elettori anticipati, come i malati e le persone all'estero, di votare in anticipo.

Seggio elettorale in Portogallo
Seggio elettorale in PortogalloManuel Ribeiro / Euronews

I cittadini hanno potuto votare anche lontano dal luogo in cui sono registrati, purché abbiano a portata di mano un documento d'identità. I portoghesi eleggeranno 21 deputati al Parlamento europeo.

Vota anticipato anche a Malta

A Malta il sistema elettorale è leggermente cambiato. La Commissione elettorale dell'isola mediterranea ha permesso agli elettori che saranno all'estero o ricoverati in ospedale il giorno delle votazioni, l'8 giugno, di votare già sabato primo giugno. Non è ancora chiaro quante persone abbiano colto l'opportunità di votare in anticipo.

Probabilmente, in futuro, altri Paesi adotteranno queste modalità di voto per aumentare il numero di elettori alle urne.

Come si svolgono le elezioni negli altri Paesi dell'Ue

In alcuni Paesi del blocco, sembra che non ci sia bisogno di introdurre il voto anticipato o di apportare modifiche al sistema esistente.

Ciò è particolarmente vero in Belgio, Grecia, Bulgaria e Lussemburgo, dove il voto alle elezioni dell'Ue è obbligatorio. Tuttavia, raramente vengono presi provvedimenti contro gli astenuti.

In tutti gli altri Paesi, la decisione di votare o meno spetta al singolo individuo, anche se le regole variano leggermente da un Paese all'altro. Belgio e Germania si sono recentemente uniti ad Austria e Malta per abbassare l'età di voto a 16 anni.

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Età e differenza di genere: cosa prevede la legge nei Paesi Ue

L'età non è solo un fattore per gli elettori, ma anche per i futuri eurodeputati. Nella maggior parte dei Paesi, un cittadino deve avere 18 anni per candidarsi alle elezioni, ma in Polonia e nella Repubblica Ceca deve avere 21 anni. In Romania l'età sale a 23 anni, mentre in Italia e Grecia è di 25 anni.

In diversi Paesi del mondo le donne sono gravemente sottorappresentate nei loro parlamenti. Questo è raramente il caso dell'Ue e, per quanto riguarda la rappresentanza, dieci Paesi, tra cui Francia, Italia, Belgio e Lussemburgo, impongono quote di genere nelle liste dei partiti.

In Grecia, Spagna, Portogallo, Croazia e Slovenia, i partiti in corsa per le elezioni devono schierare almeno il 40 per cento di candidati di ciascun genere. In Polonia, la percentuale è del 35 per cento.

La Romania è in ritardo: le donne rappresentano solo il 15 per cento del gruppo di eurodeputati della nazione, il che significa che il Paese è il più maschilista del Parlamento europeo.

Il Lussemburgo ha il maggior numero di rappresentanti femminili, con il 67 per cento, seguito da Finlandia e Svezia, rispettivamente con il 57 per cento e il 52 per cento.

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È interessante notare che questi due Paesi nordici non hanno quote di genere in vigore.

Dove è permesso il voto elettronico

Alcuni aspetti delle elezioni sono un po' antiquati. A differenza di alcune elezioni, che utilizzano sempre più spesso metodi digitali per la registrazione dei voti, nelle elezioni dell'Ue questo metodo è quasi sconosciuto. Solo l'Estonia permette ai suoi cittadini di votare elettronicamente. Altrove, circa 13 Stati, tra cui Germania, Italia, Spagna e Paesi nordici, consentono il voto per corrispondenza, soprattutto a beneficio dei cittadini residenti all'estero. Mentre da quest'anno tutti i greci hanno la possibilità di usare il sistema per corrispondenza.

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